osservati questo che ti diverti
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ciao
sicuramente x come '' lavori '' tu i titoli hai sicuramente ragione
ti faccio pero' una premessa, visto che, nn ci conosciamo da molto purtroppo.
Io ragiono in termini assoluti, mi spiego meglio, quando ''intercetto'' un titolo, in questo caso Enel, il mio modo di lavorare e' relativ, ovvero se un titolo come enel da 3,10 mi arriva a 2,85 , inizio a coprirlo ovvero a comprarlo con un quarto di posizione destinata al titolo ( sempre che nn vi sia aria di default societario chiaramente) , non cerco il BOTTOM . ma mi creo un accumolo graduale .
ciao e a dopo![]()
Il sito ora sembra funzionare.
Hai sicuramente ragione, d'altronde sei un professionista, e ti ringrazio di dividere col forum le tue operatività e il tuo interessante notiziario economico.
Io invece non ho tempo per seguire i mercati, lo faccio ogni tanto per cui cerco delle entrate per ridurre al minimo il risk/benefit...per cui non è detto che riesca ad entrare sempre sul titolo...ma va bene cosi' non facendo questo di lavoro e quindi non essendo costretto al gain per forza.
Ti dico di piu', a volte quando ho carichi di lavoro stressanti non ho neanche la voglia e la lucidità di aprire la piattaforma e seguo da lontano.
Pero' vi leggo quando posso e trovo interessante quello che scrivete di economia. Scusate se non ho tempo per kazzeggiare ma il tempo che posso dedicare al forum è proprio pochino.
saluti a tutti
La Cina e' in evidente rallentamento e così anche il resto Dell Asia , tanto che il Giappone ha dovuto avviare una politica di QE nel tentativo di indebolire lo Yen e stimolare la propensione al rischio e se lo ha fatto e' xche' la BOJ Nn vedeva nulla di buono all orizzonte x i prox mesi.
L Europa e' in recessione e credo che i prossimi mesi la situazione congiunturale possa addirittura peggiorare, le politiche fiscali di correzione dei deficit che molti pesi Ue hanno implementato lo scorso anno stanno entrando in vigore solo ora, quindi x Italia e Spagna FRancia e Grecia la situazione congiunturale rischia di peggiorare per Nn parlare poi del Portogallo .
Alla luce di quanto detto sopra, l attenzione doglio operatori si e' spostata oltre oceano , in America , quindi alla sua crescita , ( unica area economica in controtendenza ) e x la prima volta dopo la crisi del 2007 i mercati hanno smesso di vedere la Cina come leading indicator e si sono rifocalizzate sugli USA come ai vecchi tempi.
Il primo trimestre Dell anno si conclude con il segno positivo x le principali borse mondiali, come del resto avevamo tutti prospettato in questo 3D
Dal mio punto di vista da adesso arriva il bello:
Il dibattito tra gli operatori si concentra sulla domanda chiave di questo momento;"siamo alla fine della crisi e all inizio di un nuovo ciclo espansivo Dell economia?" e' normale che dopo un periodo di rialzo iniziato nell autunno scorso , quando le previsioni degli investitori trovavano un ampio consenso sulle prospettive disastrose che ci attendevano alla partenza del 2012 ma che non si sono avverate , ora tutti si chiedono se la crisi iniziata alla fine del 2007 e' giunta alle sue fasi finali. Alcuni mercati azionari hanno gia' metabolizzato tale possibilita' come quelli americani e quello tedesco .
Sembra infatti che la marea di denaro in circolazione si sia concentrata in due sole piace borsistiche, quella tedesca e quella statunitense, mentre tutti gli altri sono rimasti decisamente trascurati. AAnche i mercati emergenti non sono stati al momento cosi' brillanti come le sopracitate piazze, nonostante importanti flussi di capitale si sono allocati in quest area gia' da inizio anno.
E' evidente la divergenza di vedute tra gli operatori dei mercati azionari e obbligazionari e le dichiarazioni delle banche centrali,min particolar modo della Fed , che non sembra così sicura che la crisi sia finita e continua a trasmettere nell sue dichiarazioni un autlook incerto .
Pero' diciamocelo ragazzi , se la crisi fosse terminata o in via di esaurimento la grande occasione d investimento sarebbe su tutti i mercati " periferici" rimasti praticamente vicini ai minimi degli ultimi 4 anni e il discorso sarebbe valido sia x le borse che x i bonds . Sarebbe infatti difficile immaginare la fine della crisi economica e finanziaria una aspettativa di miglioramento economico anche x questi paesi che invece rimangono in prospettiva uno dei fattori principali ndi insabilita' dei mercati finanziari.
Dal mio punto di vista e' invece in arrivo un rallentamento della crescita economica x i prossimi mesi e non un accelerazione .
La Cina e' in evidente rallentamento e così anche il resto Dell Asia , tanto che il Giappone ha dovuto avviare una politica di QE nel tentativo di indebolire lo Yen e stimolare la propensione al rischio e se lo ha fatto e' xche' la BOJ Nn vedeva nulla di buono all orizzonte x i prox mesi.
L Europa e' in recessione e credo che i prossimi mesi la situazione congiunturale possa addirittura peggiorare, le politiche fiscali di correzione dei deficit che molti pesi Ue hanno implementato lo scorso anno stanno entrando in vigore solo ora, quindi x Italia e Spagna FRancia e Grecia la situazione congiunturale rischia di peggiorare per Nn parlare poi del Portogallo .
Alla luce di quanto detto sopra, l attenzione doglio operatori si e' spostata oltre oceano , in America , quindi alla sua crescita , ( unica area economica in controtendenza ) e x la prima volta dopo la crisi del 2007 i mercati hanno smesso di vedere la Cina come leading indicator e si sono rifocalizzate sugli USA come ai vecchi tempi.
Ora sono i dati americani che dettano la tendenza e anche se la Cina rallenta e' un problema secondario xche in questo momento la psicologia dei mercati cerca appoggio sul fatto che negli ultimi mesi i dati americani hanno sorpreso in meglio le aspettative degli economisti.
Gli operatori son consapevoli che la situazione macro usa e' ancora incerta ma si sentono cmq protetti dal fatto che , in caso di improvvisi peggioramenti ,la Fed aprira' le porte a un nuovo QE.
ADa quello che vedo nei recenti dati macro americani mi sembra di capire che questa performance Dell economia americana e' al momento al massimo che potremmo vedere x quest anno, un tasso di crescita del 2,2% e' compatibile in questo contesto di develeraging .gli stati uniti crescono piu' Dell Europa xche' Nn hanno ancora iniziato a correggere il trend del debito pubblico mentre gli altri hanno gia' iniziato politiche fiscali di aggiustamento, ma prima o poi anche gli americani dovranno iniziare a farlo .
oRa penso che in sintesi , le attese di ulteriori miglioramenti della crescita usa mossa no deludere gli operatori, che i mercati azionari si trovano a lottare con la fascia alta del range , che Nn sussistano particolari rischi di recessione e che il 2012 si dovrebbe confermare come anno di attesa e di ampio trading range x l equity.
Da come la vedo io , e parlo per me, sono arrivato nel momento in cui bisogna difendere i gians dei primi tre mesi dell anno , e di cercare di trovare punti di entrata dove prendere posizione, ma visto che , stiamo x entrare in un periodo , dove le borse , storicamente hanno avuto significative correzioni, preferiro' stare piu' sull albero che mettere in discussione i gains del primo trimestre. Ora penserò alle vacanze pasquali .
Saluti
Il primo trimestre Dell anno si conclude con il segno positivo x le principali borse mondiali, come del resto avevamo tutti prospettato in questo 3D
Dal mio punto di vista da adesso arriva il bello:
Il dibattito tra gli operatori si concentra sulla domanda chiave di questo momento;"siamo alla fine della crisi e all inizio di un nuovo ciclo espansivo Dell economia?" e' normale che dopo un periodo di rialzo iniziato nell autunno scorso , quando le previsioni degli investitori trovavano un ampio consenso sulle prospettive disastrose che ci attendevano alla partenza del 2012 ma che non si sono avverate , ora tutti si chiedono se la crisi iniziata alla fine del 2007 e' giunta alle sue fasi finali. Alcuni mercati azionari hanno gia' metabolizzato tale possibilita' come quelli americani e quello tedesco .
Sembra infatti che la marea di denaro in circolazione si sia concentrata in due sole piace borsistiche, quella tedesca e quella statunitense, mentre tutti gli altri sono rimasti decisamente trascurati. AAnche i mercati emergenti non sono stati al momento cosi' brillanti come le sopracitate piazze, nonostante importanti flussi di capitale si sono allocati in quest area gia' da inizio anno.
E' evidente la divergenza di vedute tra gli operatori dei mercati azionari e obbligazionari e le dichiarazioni delle banche centrali,min particolar modo della Fed , che non sembra così sicura che la crisi sia finita e continua a trasmettere nell sue dichiarazioni un autlook incerto .
Pero' diciamocelo ragazzi , se la crisi fosse terminata o in via di esaurimento la grande occasione d investimento sarebbe su tutti i mercati " periferici" rimasti praticamente vicini ai minimi degli ultimi 4 anni e il discorso sarebbe valido sia x le borse che x i bonds . Sarebbe infatti difficile immaginare la fine della crisi economica e finanziaria una aspettativa di miglioramento economico anche x questi paesi che invece rimangono in prospettiva uno dei fattori principali ndi insabilita' dei mercati finanziari.
Dal mio punto di vista e' invece in arrivo un rallentamento della crescita economica x i prossimi mesi e non un accelerazione .
La Cina e' in evidente rallentamento e così anche il resto Dell Asia , tanto che il Giappone ha dovuto avviare una politica di QE nel tentativo di indebolire lo Yen e stimolare la propensione al rischio e se lo ha fatto e' xche' la BOJ Nn vedeva nulla di buono all orizzonte x i prox mesi.
L Europa e' in recessione e credo che i prossimi mesi la situazione congiunturale possa addirittura peggiorare, le politiche fiscali di correzione dei deficit che molti pesi Ue hanno implementato lo scorso anno stanno entrando in vigore solo ora, quindi x Italia e Spagna FRancia e Grecia la situazione congiunturale rischia di peggiorare per Nn parlare poi del Portogallo .
Alla luce di quanto detto sopra, l attenzione doglio operatori si e' spostata oltre oceano , in America , quindi alla sua crescita , ( unica area economica in controtendenza ) e x la prima volta dopo la crisi del 2007 i mercati hanno smesso di vedere la Cina come leading indicator e si sono rifocalizzate sugli USA come ai vecchi tempi.
Ora sono i dati americani che dettano la tendenza e anche se la Cina rallenta e' un problema secondario xche in questo momento la psicologia dei mercati cerca appoggio sul fatto che negli ultimi mesi i dati americani hanno sorpreso in meglio le aspettative degli economisti.
Gli operatori son consapevoli che la situazione macro usa e' ancora incerta ma si sentono cmq protetti dal fatto che , in caso di improvvisi peggioramenti ,la Fed aprira' le porte a un nuovo QE.
ADa quello che vedo nei recenti dati macro americani mi sembra di capire che questa performance Dell economia americana e' al momento al massimo che potremmo vedere x quest anno, un tasso di crescita del 2,2% e' compatibile in questo contesto di develeraging .gli stati uniti crescono piu' Dell Europa xche' Nn hanno ancora iniziato a correggere il trend del debito pubblico mentre gli altri hanno gia' iniziato politiche fiscali di aggiustamento, ma prima o poi anche gli americani dovranno iniziare a farlo .
oRa penso che in sintesi , le attese di ulteriori miglioramenti della crescita usa mossa no deludere gli operatori, che i mercati azionari si trovano a lottare con la fascia alta del range , che Nn sussistano particolari rischi di recessione e che il 2012 si dovrebbe confermare come anno di attesa e di ampio trading range x l equity.
Da come la vedo io , e parlo per me, sono arrivato nel momento in cui bisogna difendere i gians dei primi tre mesi dell anno , e di cercare di trovare punti di entrata dove prendere posizione, ma visto che , stiamo x entrare in un periodo , dove le borse , storicamente hanno avuto significative correzioni, preferiro' stare piu' sull albero che mettere in discussione i gains del primo trimestre. Ora penserò alle vacanze pasquali .
Saluti