Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

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Chiusa ad ulteriori risposte.
ormai siete tutti grandicelli e vaccinati , per capire che e' tutto legato agli spreads.....
ora il primo grafo e' lo spread bund vs btp, che , e auguratevi che stia creando le corna x poi ritracciare, se questo nn dovesse avvenire.... nel grafo seguente ho messo il FIB, cerchiando il mese di novembre e oggi....
poco da dire a riguardo ;)

Ma il vero catalizzatore della discesa nell’azionario e dell’allargamento degli spread è stato questo rumor sul potenziale downgrade della Francia da parte di Moody’s, infondato e dovuto ad un errore di un analista che ha riportato male quanto scritto in un report. E poi, con la Francia già in negative outlook da parte di tutte e tre le agenzie di rating, non sarebbe una grande novità. Le elezioni pesano sulla Francia, che vede allargare lo spread contro Germania a 150bps sul 10Y, non lontano dai massimi di novembre (188bps) e anche il CDS allarga in modo marcato, nonostante il paese trovi un ottima domanda ad ogni asta. Hollande non piace molto ai mercati in parte perché vorrebbe rinegoziare il fiscal compact, e punta su una politica fiscale meno rivolta al consolidamento fiscale e riduzione della spesa. Storicamente, la Francia tende a recuperare ogni under performance precedente alle elezionie secondo i nostri economisti, tra un candidato e l’altro la differenza non è poi molta. Domenica primo round elettorale.
Un altro rumor di ieri (assolutamente non confermato) è quello per cui ci sarebbero grossi movimenti di portafoglio in uscita dal mercato azionario e a beneficio dell’obbligazionario. Questo spiegherebbe in parte la straordinaria performance dei Bund. L’altro fattore sarebbe il flusso di liquidità in eccesso, creata dalla BCE con le LTRO, dalla periferia ai paesi core.
Non ci sono solo notizie negative, perché dal meeting di IMF/World Bank uscirà un fondo potenziato: il target è $400bn e per ora sono arrivati commitment per $320bn. Contribuirnno Eurozona ($200bn), Giappone ($60bn), Paesi scandinavi ($26bn), Polonia ($8bn), Svizzera e altri piccoli paesi ($26bn). La Korea del Sud si è impegnata a fornire “more than its fair share”, ma la forte resistenza di USA e Canada significa che raggiungere quota $600bn (la quota in precedenza anticipata) sarà quasi impossibile. Questi fondi sono principalmente destinati a fornire assistenza finanziaria a paesi dell’euorozona che dovessero richiedere assistenza finanziaria e si sommano a quelli disponibili dalla combinazione di ESM e EFSF. In totale il firewall sarebbe di $1.4trillion.
 
Ma il vero catalizzatore della discesa nell’azionario e dell’allargamento degli spread è stato questo rumor sul potenziale downgrade della Francia da parte di Moody’s, infondato e dovuto ad un errore di un analista che ha riportato male quanto scritto in un report. E poi, con la Francia già in negative outlook da parte di tutte e tre le agenzie di rating, non sarebbe una grande novità. Le elezioni pesano sulla Francia, che vede allargare lo spread contro Germania a 150bps sul 10Y, non lontano dai massimi di novembre (188bps) e anche il CDS allarga in modo marcato, nonostante il paese trovi un ottima domanda ad ogni asta. Hollande non piace molto ai mercati in parte perché vorrebbe rinegoziare il fiscal compact, e punta su una politica fiscale meno rivolta al consolidamento fiscale e riduzione della spesa. Storicamente, la Francia tende a recuperare ogni under performance precedente alle elezionie secondo i nostri economisti, tra un candidato e l’altro la differenza non è poi molta. Domenica primo round elettorale.
Un altro rumor di ieri (assolutamente non confermato) è quello per cui ci sarebbero grossi movimenti di portafoglio in uscita dal mercato azionario e a beneficio dell’obbligazionario. Questo spiegherebbe in parte la straordinaria performance dei Bund. L’altro fattore sarebbe il flusso di liquidità in eccesso, creata dalla BCE con le LTRO, dalla periferia ai paesi core.
Non ci sono solo notizie negative, perché dal meeting di IMF/World Bank uscirà un fondo potenziato: il target è $400bn e per ora sono arrivati commitment per $320bn. Contribuirnno Eurozona ($200bn), Giappone ($60bn), Paesi scandinavi ($26bn), Polonia ($8bn), Svizzera e altri piccoli paesi ($26bn). La Korea del Sud si è impegnata a fornire “more than its fair share”, ma la forte resistenza di USA e Canada significa che raggiungere quota $600bn (la quota in precedenza anticipata) sarà quasi impossibile. Questi fondi sono principalmente destinati a fornire assistenza finanziaria a paesi dell’euorozona che dovessero richiedere assistenza finanziaria e si sommano a quelli disponibili dalla combinazione di ESM e EFSF. In totale il firewall sarebbe di $1.4trillion.

scolta......finiscila zioporko :wall::wall::wall::wall:

.....sei un corvaccio pazzesco :wall::wall::wall:


:D:D:D;)
 
Ultimamente il MIB sembra un ragazzino in pubertà, si raspa che una meraviglia, gli ci vorranno pure gli occhiali oltre al bastone per reggersi.
 
per ora tranquillo e quasi verde... ma il gesso è sempre pronto... oggi manca quel corvaccio di kuelo!!!

ennesima linguaccia... speriamo chiusa sul serio...
 
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