Signori, buona sera o bonan vesperon.
Sono all'Eliseo, a preparar le valigie di Carlà e le sue corna future al nanù.
Detto questo, passo alla mia operatività che sarà esclusivamente data da macchina.
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Di quello che succede a livello burocratico mi fraga una cippa anche perchè chi manovra, come tutti sappiamo, ha già da tempo schierato le truppe ed esse lasciano delle tracce, sempre.
Il problema è tradurre i loro movimenti e il tempo di schieramento/attivazione.
Ora, io ho da diverso tempo importanti e potenti divergenze volumetriche, prima su DAX e ora verso i PIGS.
Prezzi in forte divergenza rialzista, una Spagna totalmente ribaltata in rapporto all'andamento di agosto/aprile.
Tanto per chiarire, i movimenti di questa ottava passata non hanno in alcun modo modificato le mie variabili di prezzo che anzi hanno ripreso a spingere.
Cosa diversa su America e un poco su DAX, quest'ultimo mi ha fatto tutto il messe in forte divergenza volumetrica, l'esatto contrario di quando saliva su a 7200 per settimane ma ultimamente ha perso un pò di spinta in rapporto a Francia, Italia, Spagna e sopratutto Londra. La piazza londinese è quella messa meglio per me.
Ho un € forte, lungo.
I volumi di venerdì sono stati inferiori al minimo del 23 e le nostre banche hanno retto, sommiamoci la forza della Spagna e quella precedente della Francia, otteniamo un allarme contrario al movimento in essere.
LE mie variabili di prezzo sono in posizione similare al settembre 2011, nonostante la spinta ribassista non si fosse esaurita quelle andavano a razzo confermate dagli indicatori volumetrici. I mercati fecero un +30% in poco tempo, fine ottobre.
Quindi per quanto riguardo Noi, Spagna, Francia e Inghilterra, la posizione è solo lunga o gessata.
L'America mi crea dei problemi, è sempre molto positiva ma gli ultimi giorni mi segnano "strano". Il DAX invece sembra abbia solo rallentato.
Ritengo che non sia assolutamente da escludere un passaggio A a B, America mercati PIGS oppure A + B trascurando un pò Francoforte ma solo a livello di risultati. Cosa assurda se letta ora, come lo era in dicembre parlare di TORO ma quello che leggo è questo.
Quindi, dopo tutto questo, e non escludendo lo scenario agostiano che presenterebbe, ora, la stessa % di metà tragitto di allora ovvero servirebbe un -20% circa per combaciare, dico come sono, rimango e farò.
Attualmente gessato al 100%, 85/85. Prezzi quasi alla pari, pochi centinaia di punti dal pareggio.
Visto la differenza sostanziale di alcune variabili mie guida rispetto agosto, ho deciso di mantenere tale posizione anche in presenza di crollo dei mercati. Quindi per me possono andare a 11K di MIB, rimarrò in posizione, non chiuderò il lungo e di certo non attiverò nessun corto puro, solo gesso.
Questo nello scenario catastrofico il quale però non è più prioritario poichè troppe cose mi dicono il contrario e anzi V.
Quindi domani, da subito, cercherò di capire le intenzioni delle manine, se partir subito, scrollare ancora o altro. L'intenzione è quella di sganciare al più presto le coperte nel caso i corsi fortifichino le variabili mie, basta veramente poco.
Se non si fosse capito ancora, sono longhista anche se gessato, aspetto solo delle conferme.
Chiuso discorso puramente tecnico, da calcolatore.
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A livello umano, che conta poco assai, registro una sensazione di meno tensione o un poco di ottimismo, per l'elezioni francesi. E' una cosa di pancia ma io non trado con la pancia, uso solo numeri e a volte li "limo" pure nei casi estremi.
Però la pancia arriva dopo i dati che sopra ho espresso, sarà un caso, sarà una coincidenza negativa poichè forse verran catalogati come pause scaturite dagli eccessi, per poi riprendere. Bò...come macchina però mi devo attenere a ciò che vedo e operare in quel verso e quindi più che metter in campo le difese, come quelle in essere, non posso fare.
Se fossi gestore, gestore di fondi pensione, se avessi una minima certezza sul fatto che l'Europa mandi in kulo i krukki, a questi prezzi e solo perchè ci sono questi prezzi, comprerei a mani basse Italia, Spagna, Irlanda e anche un poco di Francia, Grecia, Portogallo. La parte da leone la farebbe ovviamente l'Italia per le ovvie caratterische industriali soffocate ma ancora esistenti e con potenziali di ritrovata espansione enorme.
Per far questo serve metter a cuccia i krukki però e la Francia ha dato il là; sta ai krukki decidere se vivere o morire perchè queste sono le uniche scelte, le vendete correranno come sempre nella storia.
Io credo che così sarà, i dati che raccolgo li posso leggere in questo modo e se così non sarà bè, non ci resta che morire quindi chi se ne frega.
Signori,
buona notte, bonan nokton.