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Dopo aver ripetutamente detto che non sarebbero serviti altri fondi pubblici per il settore bancario, il Governo Spagnolo ha annunciato il bailout di Bankia (terza per asset nel paese). Secondo la stampa internazionale, si parlerebbe di un ammontare compreso tra i 7 e i 10bn di Euro. In un’intervista Rajoy non esclude altri interventi, qualora fossero necessari per “riattivare il credito e salvare il sistema finanziario Spagnolo”. Bankia nasce dalla fusione di 7 saving banks e finisce con la richiesta di nuovi fondi pubblici. Nel breve termine la nazionalizzazione riduce alcuni rischi a livello locale.
Restando in Spagna, la settimana scorsa il CEO di Banco Santander, Emilio Botin, ha dichiarato che la propria banca ha fatto presente alla BCE l’esigenza di nuove LTRO. La probabilità che questo accada è attualmente molto bassa, ma una richiesta di questo tipo evidenzia come il sistema bancario iberico stia diventando sempre più dipendente da queste iniezioni di liquidità, originariamente intese come misure temporanee.
Si ma Santander e BBVA che pure hanno preso soldi dai precedenti LTRO li hanno utilizzati per la maggior parte per pagare il proprio debito (BBVA) o ridepositandola il BCE in caso di emergenza (Santander) il vero problema è che su 68 miliardi di acquisti di titoli spagnoli da parte delle banche spagnole negli ultimi 3 mesi Santander e BBVA ne hanno fatti solo 5 mentre in resto è stato fatto dalla casse locali che quindi si sono ancor di più correlata all'andamento dello spread spagnolo con le conseguenze nefaste che la cosa può comportare e con l'effetto circolare che ne consegue. Il Tesoro spagnolo emette debito che comprano le banche spagnole le quali vengono salvate dallo stato spagnolo che deve ulteriormente indebitarsi.