Grande pericolo" di una recessione in Germania
L'allarme lanciato da quattro istituti tedeschi, tra cui l'Ifo. Attacco contro la Bce, che con le sue misure contro la crisi non sta facendo altro che alimentare la crescita dell'inflazione.
Roma - "Grande pericolo" di una recessione in Germania. Che le cose nel motore dell'economia numero uno in Europa non andassero bene - o non andavano, sicuramente, come in passato, lo si sapeva da tempo (anche se alcuni dati macro continuavano a confermare la sua solidità di fondo).
Ma ora quattro think tank - l'Ifo di Monaco, l'Ifw di Kiel, l'IW di Halle e l'RWI di Essen - scendono in campo, lanciando l'allarme. Gli istituti non mancano di attaccare la Banca centrale europea, affermando che le misure anti-crisi annunciate non faranno altro che alimentare l'inflazione nei 17 paesi che utilizzano l'euro.
"La crisi dell'euro sta avendo un impatto negativo sull'attività economica tedesca", hanno scritto congiuntamente i quattro istituti, nelle stime che vengono pubblicate due volte l'anno. "Nel caso in cui la situazione dell'Eurozona dovesse continuare a deteriorarsi, le conseguenze colpiranno l'economia della Germania. Esiste un forte pericolo che la Germania scivolerà in recessione".
E' vero che il pil tedesco è salito +0,5% nel primo trimestre facendo poi +0,3% nel secondo trimestre, ma "ci sono molti segnali secondo cui l'espansione dell'economia rallenterà il passo verso la fine dell'anno". Il risultato è che il Pil salirà quest'anno di un misero +0,8% - secondo le loro proiezioni - e +1% nel 2013. Il punto, però, è che tali stime (riviste al ribasso rispettivamente dal +0,9% e dal +2% attesi in precedenza) sono state elaborate secondo il presupposto che la situazione, nell'Eurozona, si stabilizzerà. Nel caso contrario, la recessione sarà un serio rischio.