Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

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:lol:
Caz, Vendola che cosa si era fumato, ha gli occhi persi nel vuoto come un cane sotto la pioggia abbandonato.

MAmma miaaaaaaaaaaaaaaaaa
sembra uno zoo chi ci rappresenta ziopork:wall:
te credo che siamo sempre sott'acqua!!!

guarda questa.....e' Stanlio al femminile:lol::lol::lol:
 

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:lol:
sembra uno zoo chi ci rappresenta ziopork:wall:
te credo che siamo sempre sott'acqua!!!

guarda questa.....e' Stanlio al femminile:lol::lol::lol:

per la prima volta gli occhi tradiscono la paura della fine del gioco e maledicono il giorno di esser entrati in gioco più grande di loro dove ci sono potenze superiori ergo giochetti da vassallo di quartiere nisba...

Non c'è più il giardinetto di proprietà :lol:
 
nove, ma una volta postavi belle faighe e adesso questi obrobriii, maronna... che brutti!

esco per riunione... ci aggiorniamo più tardi!
 
Reazione convulsa a crisi debito non riguarda singolo Paese

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 lug - "I mercati
incorporano la possibilita' che un default di un Paese
membro dell'Eurozona si verifichi e non metta a rischio la
moneta unica". Ne e' convinto Ronald Leven, executive
director and senior currency strategist di Morgan Stanley,
argomentando questo concetto con l'andamento osservato dal
cross euro-dollaro nell'ultimo periodo. L'analista,
intervenuto in un incontro organizzato da Etf Securities, ha
comunque sottolineato che la sua banca "non ritiene
probabile" un default della Grecia alla luce degli sforzi
che stanno affrontando le istituzioni per evitarlo. Leven,
commentando il convulso comportamento dei mercati
nell'ultimo periodo a causa della crisi dei conti pubblici
ha detto che "e' un problema generale per il quale i mercati
reagiscono alla stessa maniera".
Man-


(RADIOCOR) 19-07-11 16:52:28 (0227) 5 NNN
 
signori vi saluto
e vi auguro una buona serata....
qui minaccia pioggia e io levo le tende
 

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uhe! che è successo? speravo di tornare con un bel +4... e invece mi trovo sto cu.o a mongolfiera...

vabbè sarà aper domani

ciao ragazzi!

e.
 
L'Italia non corre come i big europei


Le grandi multinazionali si sono già lasciate alle spalle la crisi innescata dalla finanza. La panoramica fornita dallo studio di R&S-Mediobanca, che copre 375 gruppi dell'industria e dei servizi di tutto il mondo, rivela che il giro d'affari dei big internazionali è a un passo dall'agguantare i livelli del 2008, ma quanto a redditività il calendario è già stato riportato indietro di due anni (e i dati del primo trimestre di quest'anno confermano il trend). Ma in questo quadro roseo sono le multinazionali tricolori l'eccezione in negativo.

Il recupero del 2010
A livello globale, la crescita dei ricavi per le multinazionali industriali è stata del 15,2% lo scorso anno. L'Europa è cresciuta più del Nord-America - +15,4% contro +13,8% - ma è l'area emergente russo-asiatica a dare stacco a tutti con un incremento del fatturato del 27,6%. Anche il resto del mondo - Africa, Sud-America e Australia - si è dato da fare con un progresso del 20,5%. Risultato: rispetto all'ultimo esercizio pre-crisi - quello del 2008 - il livello delle vendite è sotto di appena il 5% in Europa e del 7% in Nord-America, mentre Russia e Asia hanno spiccato il volo con il 23% dei ricavi in più di due anni fa. Già complessivamente in linea con il 2008, invece, il livello dei profitti, misurato dal rapporto utile/fatturato che è del 9,5% nell'America settentrionale, del 7,4% in Europa, del 12,1% nell'area russo-asiatica. Sono però le multinazionali a stelle e strisce a vantare un Roe da far invidia: 24,5% di return on equity contro il 17,9% dei gruppi del Vecchio continente e il 19,8% degli orientali.

Le cifre dei ricavi in realtà sono gonfiate dal fatturato energetico, grazie al petrolio salito alle stelle, ma ovunque il Roe della manifattura è comunque superiore a quello dell'industria petrolifera.

Il bello della ripresa multinazionale è che gli anni di crisi non sono stati vissuti da cicala, bensì da formica, cosicchè la struttura patrimoniale di questi
 
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