Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

:ciao:


13:49 - Crisi: S&P, le medie imprese dovranno rifinanziare 3500 mld $ entro 2018
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - Le medie
imprese europee (che rappresentano circa un terzo
dell'economia e dell'occupazione del Vecchio Continente)
dovranno rifinanziare da qui al 2018 qualcosa come 3.500
miliardi di dollari, di cui 2.700 miliardi da rifinanziare e
800 miliardi di nuovi investimenti. Una cifra monstre che,
secondo un report di Standard & Poor's, le imprese stesse
faranno fatica a raccogliere a fronte della crisi del
credito. L'agenzia di rating, oggi, ha lanciato in
particolare il primo indice europeo di riferimento per le
medie imprese con fatturato sotto gli 1,5 miliardi e un
ammontare di debito non superiore a 500 milioni. "In Europa
le aziende hanno tradizionalmente fatto affidamento sui
prestiti bancari, ma il deleveraging e la restrizione di
alcune regolamentazioni stanno causando scarsita' di capitali
in Europa", ha commentato Alexandra Dimitrijevic, direttore
generale di Standard & Poor's.
 
Ftse banche

Il ftse banche, daily e weekly.
Cerco di farla breve:

1) questa volta, sul daily, i sistemi di market timing di DeMark non hanno individuato correttamente il top di breve, formalmente è ancora tutto in essere, ma la struttura grafica mi pare davvero deteriorata. Comunque, anche qui, come su estoxx, è il tdst a 8722 ad arginare: dovesse cedere, sono possibili accelerazioni al ribasso anche violente.

2) ancora più interessante è il fatto che nella fascia 8450-8750 è presente anche un livello di supporto tdst di medio, precisamente a 8448.
Come da regole di DeMark, se il supporto tiene, potremmo assistere ad un' altra puntata del laterale in onda da mesi fra gli 8450 e gli 11100 circa del tdst weekly resistenziale; in caso contrario, i conteggi gialli di combo e marroni di sequential incrementerebbero di molto le possibilità di completarsi e con esse quelle di rivedere il paniere delle banche ripiombare ai livelli di fine luglio scorso.
 

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:ciao:


13:49 - Crisi: S&P, le medie imprese dovranno rifinanziare 3500 mld $ entro 2018
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - Le medie
imprese europee (che rappresentano circa un terzo
dell'economia e dell'occupazione del Vecchio Continente)
dovranno rifinanziare da qui al 2018 qualcosa come 3.500
miliardi di dollari, di cui 2.700 miliardi da rifinanziare e
800 miliardi di nuovi investimenti. Una cifra monstre che,
secondo un report di Standard & Poor's, le imprese stesse
faranno fatica a raccogliere a fronte della crisi del
credito. L'agenzia di rating, oggi, ha lanciato in
particolare il primo indice europeo di riferimento per le
medie imprese con fatturato sotto gli 1,5 miliardi e un
ammontare di debito non superiore a 500 milioni. "In Europa
le aziende hanno tradizionalmente fatto affidamento sui
prestiti bancari, ma il deleveraging e la restrizione di
alcune regolamentazioni stanno causando scarsita' di capitali
in Europa", ha commentato Alexandra Dimitrijevic, direttore
generale di Standard & Poor's.



ciao Dog :up:;):)
 
Vendite dettaglio: Cia, alimentari travolti da crollo consumi

ROMA (MF-DJ)--Gli italiani spendono sempre meno per la tavola, nonostante le offerte della Grande distribuzione che dall'inizio della crisi sono aumentate sia in termini di pressione (+9%) che di profondita' dello sconto. Alla voce "cibo e bevande" ormai va solo il 19% della spesa complessiva delle famiglie, crollano anche i consumi di alimenti base come pasta e latte. Questo il commento della Cia-Confederazione italiana agricoltori ai dati sulle vendite al dettaglio di aprile diffusi dall'Istat.

Dovrebbe essere il settore piu' "resistente" ai colpi della crisi, visto che si puo' fare a meno di molte cose ma non del cibo, e invece anche il capitolo alimentare - sottolinea la Cia- e' ormai travolto dal crollo generale dei consumi degli italiani.

(END) Dow Jones Newswires

June 25, 2013 07:19 ET (11:19 GMT)


chi fa la spesa queste cose non le vede certo da oggi, ad iniziare dal crollo non solo degli acquisti di chi ci va, ma proprio delle presenze ai supermercati :rolleyes:
 
Alitalia: Lupi, in nuovo piano riveda alleanza Air France

ROMA (MF-DJ)--"Nel nuovo piano Alitalia, mi auguro che si riveda se e' ancora opportuna un'alleanza con Air France".

Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine di un convegno, spiegando che "nel 2008 aveva senso l'alleanza" con il vettore francese, "ma dopo il mercato e' cambiato". Per il ministro "se le opportunita' sono nel resto del mondo e il mercato e' quello noi siamo piu' vicini di Parigi per quelle compagnie che possono usare noi come hub". Lupi spiega che sarebbe "piu' strategica un'alleanza con la Russia e la Cina, ma non spetta a me".

(END) Dow Jones Newswires

June 25, 2013 07:30 ET (11:30 GMT)


difatti spetta a loro farti un gesto dell' ombrello con dito medio alzato, l' unico possibile :-o

ma tanto l' idea è di farla comprare dalle ferrovie, complimenti :clap::clap:
sempre i primi agli esami di coglioneria applicata :wall:


del resto, lui ha inventato la cassa integrazione perpetua :-o
"Lupi: in decreto-lavoro proroga Cig per lavoratori del settore aereo, che scade nel 2015"

:clap::clap::clap:
 
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14:16 - *** Bce: Draghi, in Eurozona qualche segnale di stabilizzazione, ripresa a fine anno
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Ma restano incertezze

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - La Bce "vede
qualche segnale di stabilizzazione" a livello di fiducia
nell'Eurozona, anche se "restano le incertezze". Lo ha detto
Mario Draghi, presidente della Bce, intervenendo alla
riunione annuale del comitato economico della Cdu a Berlino,
aggiungendo che "gli stimoli monetari e il miglioramento dei
mercati finanziari saranno di sostegno a una ripresa alla
fine dell'anno". "In termini di politica monetaria - ha
continuato Draghi - la stabilita' dei prezzi e' garantita e
le prospettive generali dell'economia richiedono il
mantenimento di un orientamento accomodante". la situazione
"e' migliorata" e la frammentazione dei mercati finanziari
"e' in diminuzione - ha detto ancora Draghi - ed emergono
segnali preliminari di una stabilizzazione".
 
14:16 - ***Crisi: Draghi, problemi strutturali in molti Paesi europei
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Troppo tempo per permessi, sistemi giudiziari lenti

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - Molti Paesi
europei "hanno problemi strutturali: ci vuole troppo tempo
per ottenere una licenza, un permesso o altre autorizzazioni
amministrative rispetto ad altri Paesi. Il sistema
giudiziario e' piu' lento e la normativa piu' complessa". Lo
ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in un
discorso a Berlino, aggiungendo che le riforme strutturali
"possono danneggiare qualche interesse di parte ma
rafforzerebbero nettamente l'efficacia, la competitivita' e
anche l'equita' delle nostre economie". La politica
monetaria, ha ammonito Draghi, "e' soltanto una piccola parte
dell'agenda complessiva necessaria per superare la crisi e
per porre le basi per una crescita sostenibile e un ritorno
alla creazione di posti di lavoro. I Governi, le parti
sociali e altri importanti agenti economici devono anch'essi
assumersi le proprie responsabilita'". Uno dei nodi e'
proprio quello delle riforme strutturali: ci sono una serie
di indicatori, ha ricordato Draghi, da quello sulla
competitivita' globale a quello sulla facilita' di fare
business, che definiscono in modo preciso l'agenda delle
riforme: "solo un gruppo limitato di Paesi dell'Eurozona si
situa ai primi posti di queste classifiche". La Germania "e'
tra loro grazie alle riforme strutturali avviate qui con
determinazione dieci anni fa" e che sono "una fonte di
ispirazione per altri Paesi".
 
14:17 - *** Bce: Draghi, tutti riconoscano che siamo in euro assieme
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Stessi obiettivi Buba non vuol dire stessi strumenti

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - Tutti i
responsabili politici ed economici dell'Eurozona "devono
riconoscere che siamo tutti assieme nell'Unione monetaria e
che le politiche, ma anche la mancanza di politiche, crea un
effetto di spillover verso altri Paesi membri". Lo ha detto
Mario Draghi, presidente della Bce, intervenendo alla
riunione annuale del consiglio economico della Cdu, il
partito del cancelliere tedesco Angela Merkel, dedicato a
"Una Germania forte per un'Europa forte". Si tratta, ha
continuato Draghi, di "un'enorme responsabilita' da parte dei
Governi e di altri responsabili". La Bce, ha ricordato
Draghi, "ha un mandato chiaro sul quale misurare le nostre
azioni" e cioe' "la stabilita' dei prezzi nel medio termine,
definita come un tasso di inflazione annuale di poco
inferiore al 2%". "Con questo obiettivo - ha detto -
continuiamo per 17 Paesi quanto e' stato realizzato per la
Germania dalla Bundesbank. La nostra storia e' piu' recente,
ma con qualche orgoglio posso dire che la Bce ha raggiunto
quest'obiettivo per gli ultimi 15 anni" ed e' impegnata "a
fare lo stesso anche in futuro". Tuttavia, ha ammonito
Draghi, "avere gli stessi obiettivi non vuol dire per forza
usare gli stessi strumenti". La Bce, infatti, "ha ereditato
il suo obiettivo dalla Bundesbank, ma si muove in un contesto
nuovo e diverso".
 
14:17 - *** Crisi: Draghi, con spesa a debito non si cresce
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Ridurre peso tasse quando danneggia crescita e lavoro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - Un nodo
essenziale nell'Eurozona e' quello "del risanamento dei conti
a sostegno della crescita". Lo ha detto il presidente della
Bce, Mario Draghi, in un discorso a Berlino. "Dobbiamo tenere
presente - ha aggiunto - che la spesa pubblica a debito non
porta alla crescita". Il debito pubblico dell'Eurozona, ha
ricordato Draghi, "e' cresciuto di quasi venti punti
percentuali rispetto al pil negli ultimi quindici ani e di
oltre 50 punti percentuali negli ultimi trent'anni. Nello
stesso periodo di tempo, la crescita e' diminuita, passando
da una media del 3,8% negli anni '70 al 2,1% degli anni '90 e
quasi a zero ora. La spesa a debito non e' riuscita a evitare
la stagnazione economica". Il risanamento dei conti puo'
essere fatto, tuttavia, in modo tale da essere molto piu' a
sostegno della crescita "tagliando la spesa improduttiva,
mettendo a punto un piano di rientro di medio termine
credibile e dettaglio e abbassando il peso delle tasse quando
e' un danno, in particolare, per l'attivita' economica e
l'occupazione".
 
14:17 - *** Crisi: Draghi, a meta' 2012 rischio collasso mercati credito
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - "A meta' 2012 la
crisi ha assunto una nuova dimensione" e la Bce "vedeva il
rischio di un collasso totale dei mercati del credito". Lo ha
detto il presidente della Bce, Mario Draghi, descrivendo, in
un discorso a Berlino, le tappe della crisi nell'Eurozona.
Allora, "i rischi per la sostenibilita' dei conti pubblici e
la crescente sfiducia dei mercati verso alcuni Paesi
dell'Eurozona ha iniziato a estendersi ai settori bancari"
degli stessi Paesi. "Gli stretti legami - ha ricordato Draghi
- tra il debito sovrano e le banche minacciavano la
stabilita' dell'intero settore bancario di alcuni Paesi". Gli
investitori internazionali "hanno improvvisamente perso
fiducia rispetto alla capacita' di sopravvivenza dell'area
dell'euro nella sua composizione attuale" e la possibilita'
che "gli impegni presi da alcuni Governi e alcune societa'
private in alcuni Paesi non potevano essere soddisfatti in
euro e' diventata reale". Alla fine, "la frammentazione delle
condizioni finanziarie era diventata cosi' grave - ha detto
Draghi - da mettere a rischio la nostra capacita' di gestire
la politica monetaria per l'Eurozona nel suo insieme. In
questo contesto, dovevamo intervenire". Da quando, quasi un
anno fa, e' stato annunciato il piano Omt per l'acquisto di
titoli di Stato di Paesi sotto stress "l'eccesso di
liquidita' nelle economie 'core' e' stato in parte
riassorbito mano a mano che depositi e risparmio sono
ritornati verso la periferia". I tassi di interesse in
Germania "sono aumentati mentre sono scesi" nei Paesi
periferici.
 

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