MARMAF
nick latente e prudente
Beato a chi è in spiaggia... ce l'ho a 20 mt da qua..... ma nisba...
ma il profumo del mare.... quello arriva!!
Beato a chi è in spiaggia... ce l'ho a 20 mt da qua..... ma nisba...
ma il profumo del mare.... quello arriva!!
Come dicevo stamattina il problema del debito USA non è risolto ed il deleveraging in realtà si è svolto come un gran trasferimento del debito dalle banche e dai privati allo stato con l'innalzamento del debito pubblico USA su livelli vicini a quelli della WW2.
In una situazione del genere un rialzo dei tassi soprattutto se avviene in maniera rapida ed incontrollata avrebbe degli effetti collaterali gravissimi.
E' per questo che il gran parlare del tapering ha di fatto innervosito gli operatori dei mercati soprattutto in quanto la sua fine e' stata legata dalle autorità monetaria all'andamento di alcune variabili macro prima considerate meramente numericamente ed ora riviste negli ultimi speech qualitativamente e quindi più difficili da focalizzare. La ricerca di trasparenza in realtà sta complicando il processo di exit strategy.
Le grandi case di invstimento e tutto il mainstream finanziario è fortemente preoccupato della fine del tapering e non perde giorno senza presentare studi che dimostrano che iniziare il tapering adesso è troppo affrettato in quanto i fondamentali dell'economia USA sono deboli.
C'è da dire che mentre tutti si focalizzano sul dato della disoccupazione nel frattempo il PCE cioè il deflatore del PIL cioè la misura dell'inflazione che più pace a Bernanke è ampiamente sotto la soglia desiderata sopra il 2% e questo dovrebbe far capire che veramente la ripresa non è forte e c'è il rischio che la deflazione prenda di nuovo il sopravvento con il rischio di rivalutare in questo modo il debito ed indebolire il valore degli asset.
In ogni caso il bombardamento dei media è sul dato dell'occupazione, che sebbene sappiamo tutti sia un dato ritardatario per eccellenza viene ora sviscerato in tutte le sue componenti per negare che la soglia del 7% sia la soglia giusta per cominciare un consolidamento degli acquisti.
Vi metto qua un grafico che mostra queste preoccupazioni con il calo della partecipazione alla forza lavoro che fa scendere rapidamente i disoccupati pur non essendo vero, con la crescita solo dei lavori a più basso salario o quasi e poi ancora con la crescita dei part time rispetto ai full time e con misurazione proxy che mostrano che se si considerasse un tassi di partecipazione stabile oppure corretto per il tasso demografico il tasso di disoccupazione sarebbe decisamente superiore.
Ed ora quindi cosa potrebbe succedere? A mio modo di vedere nelle prossime settimane ci sarà ancora nervosismo soprattutto se usciranno dati positivi in attesa del tapering che a mio modo di vedere sarà ancora più graduale del previsto per non spaventare il mercato e su quello ci potrebbe essere una reazione positiva. Poi dipenderà molto dai dati considerando che il miglioramento dei dati sull'occupazione è obiettivamente in fase calante e che aspettare quel dato rischia di creare una bolla speculativo sul capitale che grazie ai tassi bassi sta sviluppando di nuovo una mole di utili correlati all'andamento finanziario molto elevati perché la pressione sui salari è molto bassa.
Come qualche economista USA suggerisce in realtà in concordanza con il tapering l'economia USA dovrebbe avere il coraggio di aumentare il salario minimo orario soprattutto per i lavori a più basso salario, questo creerebbe una certa inflazione (avvicinando i dati al dato di inflazione desiderato) e riducendo sul breve gli utili delle imprese ma alzandoli sul medio grazie ad un potenziale di spesa più elevato. ma mi sa che la fame del capitale non può accettare una scelta del genere.
Buon fine settimana...
Buongiorno a tutti...bèh tu ti sei spiegato molto bene Gipa, ma la situazione attuale, soprattutto in USA rimane molto incerta a mio modo di vedere.
A inizio anno ci hanno fatto una testa tanto con il fiscal cliff e poi proprio quando questo a iniziato a mordere è calato il silenzio sulle inf oal riguardo e nel contempo lo spoore ha ripreso a macinare sino a giugno, quando sulle parole di Bernanke si è avuto un piccolo storno, per lo più dovuto, quindi le dichiarazioni di Berny sono state più il pretesto che la causa, anche perchè poi sono state prontamente ritrattate dallo stesso e le trimestrali (financials su tutti) insieme con i dati macro, hanno voluto dimostrare un'economia USA in continua ripresa, al cospetto di ogni altra considerazione...e di qui il focus dei media sui dati occupazionali...focus che come già detto non vi è stato sul lato fiscale e da questo si capisce la strategia di Obama e Berny al riguardo.
Ora è invetiabile che dopo tanti anni di politiche espansive e non convenzionali si cerchi un exit strategy, la quale a mio modo di vedere deve essere messa in campo, almeno in un primo momento, da colui che l'ha posta in essere, ovvero Berny, i lquale prima di lasciare deve giocoforza accollarsi "la prima pietra" di questa faticosa e dolorosa decisione, non lasciando tutta l'incombenza al suo/sua successore.
Qui sul 3D ci siamo detti più e più volte le perplessità in merito alla consistenza della ripresa economica reale made in USA e di quant osempre più la finanza si sia distaccata dal contesto economico reale...su questo le ultime trimestrali sono la prova lampante.
Per me il malato USA non può correre senza il doping finanziario, così come i valori di spoore ci stanno indicando...al max potrebbe restare in piedi e camminare, ma non correre.
Qui tra i vari twist,tarp e qe e il cross compeltamente a favore...i frutti che potevano avere gli hanno avuto tutti in USA, ma ora?...
Ci sta che una BCE, dopo la BOJ dia il cambio alla FED sul piano monetario globale ma, per quanto riguardo il loro mercato, bèh gli indici sono alle stelle e la loro economia a mezz'aria ma non certo con prospettive stellari e quindi, o l'economia si affretta a colmare il gap...o gli indici convergono verso di essa e quindi abbassando le proprie quotazioni e le proprie pretese.
Il repentino rialzo del T-bond è un monito e la schizzofrenia del $ idem.
ottimo Dog, in realtà condivido molto la tua analisi ma permettimi di dire qualche cosa sul fiscal cliff..
Come dici tu il fiscal cliff è stato quasi un non evento sugli utili delle imprese sebbene sul PIL abbia influenzato i dati dei primi due trimestri e forse anche dell'ultimo 2012 in maniera positiva.
Le motivazioni perchè il consolidamento fiscale non è stato un evento è stato dato dalla ripresa dell'immobiliare USA che ne ha limitato gli effetti parzialmente, dalla distribuzione dei dividendi straordinari da parte di molte imprese USA prima di gennaio 2013 fornendo liquidità al sistema da spendere e quindi permettendo ai consumi che ricordiamocelo pesano oltre il 70% del PIL di avere un trend positivo ed infine grazie al QE che come ho già spiegato è un ottimo meccanismo per ritardare gli effetti di fenomeni macro negativi
La cosa che ancora non riesco a capire e quindi a farmene un'idea è come, una nazione/economia che vive di consumi e che si aspetta un PIL al 3% a gennaio 2013 e lo veda uscire costantemente ed ampiamente disatteso riesca a far credere al mondo e ai mercati che al contrario vi sia una crescita seppur lenta o peggio una sorta di stabilizzazione della congiuntura economica interna.
Del resto lo stesso Berny, a giugno nel suo speech menzionava quant ofosse stato importante, impattante e veloce il peso dei sequester e di quanto questi avevano inciso sul PIL.
Quindi da una parte abbiamo immobiliare, disocuppazione, $ e consumi verdi e, dall'altra PIL, inflazione e qe/tapering che fungono da allarme rosso...ed è qui che faccio fatica a pesare correttamente i due schieramenti di dati per capire come saranno i prox mesi sui mercati USA.
Mi viene da dire che ciò che di buono potesse uscire sin qui è ampiamente uscito...quindi le aspettative ora potrebbero essere deluse.