Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2 (3 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
sullo Shaeffer, la % di bull in crescita e di bear in decrescita da giugno a oggi
intendevo : un mondo troppo ottimista

Più che altro ci sono pochi bear ma per quanto riguarda i bull i recenti picchi si sono avuti con bull di qualche punto % sopra sebbene la divergenza sia quasi a livelli di correzione. Come ho scritto nel commento precedente penso che agosto potrebbe essere un po turbolento fino a quando la FED non fa capire cosa vuole fare esattamente...
 

FreeWind69

...armonia
Come dicevo stamattina il problema del debito USA non è risolto ed il deleveraging in realtà si è svolto come un gran trasferimento del debito dalle banche e dai privati allo stato con l'innalzamento del debito pubblico USA su livelli vicini a quelli della WW2.
In una situazione del genere un rialzo dei tassi soprattutto se avviene in maniera rapida ed incontrollata avrebbe degli effetti collaterali gravissimi.
:bow::up:


E' per questo che il gran parlare del tapering ha di fatto innervosito gli operatori dei mercati soprattutto in quanto la sua fine e' stata legata dalle autorità monetaria all'andamento di alcune variabili macro prima considerate meramente numericamente ed ora riviste negli ultimi speech qualitativamente e quindi più difficili da focalizzare. La ricerca di trasparenza in realtà sta complicando (ed allungando?) il processo di exit strategy.
Le grandi case di invstimento e tutto il mainstream finanziario è fortemente preoccupato della fine del tapering e non perde giorno senza presentare studi che dimostrano che iniziare il tapering adesso è troppo affrettato in quanto i fondamentali dell'economia USA sono deboli.
C'è da dire che mentre tutti si focalizzano sul dato della disoccupazione nel frattempo il PCE cioè il deflatore del PIL cioè la misura dell'inflazione che più pace a Bernanke è ampiamente sotto la soglia desiderata sopra il 2% e questo dovrebbe far capire che veramente la ripresa non è forte e c'è il rischio che la deflazione prenda di nuovo il sopravvento con il rischio di rivalutare in questo modo il debito ed indebolire il valore degli asset.

:mmmm: deflazione=scarsa o assente crescita (anche degli utili)=chi me lo fa fare di rischiare con un bel bond a disposizione=travaso sul debito

?:)


In ogni caso il bombardamento dei media è sul dato dell'occupazione, che sebbene sappiamo tutti sia un dato ritardatario per eccellenza viene ora sviscerato in tutte le sue componenti per negare che la soglia del 7% sia la soglia giusta per cominciare un consolidamento degli acquisti.
Vi metto qua un grafico che mostra queste preoccupazioni con il calo della partecipazione alla forza lavoro che fa scendere rapidamente i disoccupati pur non essendo vero, con la crescita solo dei lavori a più basso salario o quasi e poi ancora con la crescita dei part time rispetto ai full time e con misurazione proxy che mostrano che se si considerasse un tassi di partecipazione stabile oppure corretto per il tasso demografico il tasso di disoccupazione sarebbe decisamente superiore.

Ed ora quindi cosa potrebbe succedere? A mio modo di vedere nelle prossime settimane ci sarà ancora nervosismo soprattutto se usciranno dati positivi in attesa del tapering che a mio modo di vedere sarà ancora più graduale del previsto per non spaventare il mercato e su quello ci potrebbe essere una reazione positiva. Poi dipenderà molto dai dati considerando che il miglioramento dei dati sull'occupazione è obiettivamente in fase calante e che aspettare quel dato rischia di creare una bolla speculativo sul capitale che grazie ai tassi bassi sta sviluppando di nuovo una mole di utili correlati all'andamento finanziario molto elevati perché la pressione sui salari è molto bassa.

...bassa la pressione alla crescita dei salari?

Come qualche economista USA suggerisce in realtà in concordanza con il tapering l'economia USA dovrebbe avere il coraggio di aumentare il salario minimo orario soprattutto per i lavori a più basso salario, questo creerebbe una certa inflazione (avvicinando i dati al dato di inflazione desiderato) e riducendo sul breve gli utili delle imprese ma alzandoli sul medio grazie ad un potenziale di spesa più elevato. ma mi sa che la fame del capitale non può accettare una scelta del genere.

...qualche conto si potrebbe fare ...boh ...una certa inflazione generata da cosa? ...dall'adeguamento dell'offerta all'inaspettata maggiore disponibilità della domanda o da una reale crescita dei consumi? ...se il capitale ne approfittasse rischia di essere un'ulteriore pompaggio dalla base ai vertici in stagflazione ...meno si fa e meglio sembra al momento e ritardare sembra il minimo
 
Ultima modifica:

gipa69

collegio dei patafisici
Come dicevo stamattina il problema del debito USA non è risolto ed il deleveraging in realtà si è svolto come un gran trasferimento del debito dalle banche e dai privati allo stato con l'innalzamento del debito pubblico USA su livelli vicini a quelli della WW2.
In una situazione del genere un rialzo dei tassi soprattutto se avviene in maniera rapida ed incontrollata avrebbe degli effetti collaterali gravissimi.
:bow::up:


E' per questo che il gran parlare del tapering ha di fatto innervosito gli operatori dei mercati soprattutto in quanto la sua fine e' stata legata dalle autorità monetaria all'andamento di alcune variabili macro prima considerate meramente numericamente ed ora riviste negli ultimi speech qualitativamente e quindi più difficili da focalizzare. La ricerca di trasparenza in realtà sta complicando (ed allungando?) il processo di exit strategy.
Le grandi case di invstimento e tutto il mainstream finanziario è fortemente preoccupato della fine del tapering e non perde giorno senza presentare studi che dimostrano che iniziare il tapering adesso è troppo affrettato in quanto i fondamentali dell'economia USA sono deboli.
C'è da dire che mentre tutti si focalizzano sul dato della disoccupazione nel frattempo il PCE cioè il deflatore del PIL cioè la misura dell'inflazione che più pace a Bernanke è ampiamente sotto la soglia desiderata sopra il 2% e questo dovrebbe far capire che veramente la ripresa non è forte e c'è il rischio che la deflazione prenda di nuovo il sopravvento con il rischio di rivalutare in questo modo il debito ed indebolire il valore degli asset.

:mmmm: deflazione=scarsa o assente crescita (anche degli utili)=chi me lo fa fare di rischiare con un bel bond a disposizione=travaso sul debito

?:)


In ogni caso il bombardamento dei media è sul dato dell'occupazione, che sebbene sappiamo tutti sia un dato ritardatario per eccellenza viene ora sviscerato in tutte le sue componenti per negare che la soglia del 7% sia la soglia giusta per cominciare un consolidamento degli acquisti.
Vi metto qua un grafico che mostra queste preoccupazioni con il calo della partecipazione alla forza lavoro che fa scendere rapidamente i disoccupati pur non essendo vero, con la crescita solo dei lavori a più basso salario o quasi e poi ancora con la crescita dei part time rispetto ai full time e con misurazione proxy che mostrano che se si considerasse un tassi di partecipazione stabile oppure corretto per il tasso demografico il tasso di disoccupazione sarebbe decisamente superiore.

Ed ora quindi cosa potrebbe succedere? A mio modo di vedere nelle prossime settimane ci sarà ancora nervosismo soprattutto se usciranno dati positivi in attesa del tapering che a mio modo di vedere sarà ancora più graduale del previsto per non spaventare il mercato e su quello ci potrebbe essere una reazione positiva. Poi dipenderà molto dai dati considerando che il miglioramento dei dati sull'occupazione è obiettivamente in fase calante e che aspettare quel dato rischia di creare una bolla speculativo sul capitale che grazie ai tassi bassi sta sviluppando di nuovo una mole di utili correlati all'andamento finanziario molto elevati perché la pressione sui salari è molto bassa.

...bassa la pressione alla crescita dei salari?

Come qualche economista USA suggerisce in realtà in concordanza con il tapering l'economia USA dovrebbe avere il coraggio di aumentare il salario minimo orario soprattutto per i lavori a più basso salario, questo creerebbe una certa inflazione (avvicinando i dati al dato di inflazione desiderato) e riducendo sul breve gli utili delle imprese ma alzandoli sul medio grazie ad un potenziale di spesa più elevato. ma mi sa che la fame del capitale non può accettare una scelta del genere.

...qualche conto si potrebbe fare ...boh ...una certa inflazione generata da cosa? ...dall'adeguamento dell'offerta all'inaspettata maggiore disponibilità della domanda o da una reale crescita dei consumi? ...se il capitale ne approfittasse rischia di essere un'ulteriore pompaggio dalla base ai vertici in stagflazione ...meno si fa e meglio sembra al momento e ritardare sembra il minimo

Non so se ho capito cosa hai capito e cosa no... :mmmm::) in ogni caso il rischio deflazione è implicito nel tasso di inflazione USA che non si trasmette agli asset reali e resta confinata agli asset finanziari... il sistema economico USA non ha pressione salariale e questo impedisce ai salari di poter salire e quindi consente alle imprese che nonostante non riescano ad espandere le vendite riescono ad espandere i margine con il taglio dei costi e la crescita del finanziario (Buyback delle azioni con il debito ecc..)
L'ultima proposta che ho citato è secondo me molto interessante ma sicuramente va sviluppata... :)
 

MARMAF

nick latente e prudente
...questo tuo commento unito alla tabella di tua creazione della settimana scorsa dove spieghi il QE e la sua trasmissione sono perle per chi ama la finanza, sappilo :up::up::up:

QUESTO 3D è di gran lunga il migliore che abbia mai frequentato, anche dalla spiaggia ogni tanto passo per imparare qualcosa!
Buon ferragosto a tutti voi :cool::cool:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Beato a chi è in spiaggia... ce l'ho a 20 mt da qua..... ma nisba... :(:help::help::help:


081213b.gif
 

Users who are viewing this thread

Alto