Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

splendido report Gipa, grazie di averlo postato.

Certo che la fed si è giocata la guidance con la figuraccia di mercoledì (voluta o meno?!?!:mumble:) .

Se in un primo tempo avevo pensato che Berny a giugno avesse voluto provare la febbre al mercato quando parlò di taper, bèh oggi non ne sono così convinto sai.

nel report si legge di perdita di penetrazione del qe, proprio come sostenevi tu un paio di mesi orsono.

parlano di avere un grado di crescita (pil) sostenibile al 2,9% per il 2016, troppo in là a mio avviso per gli sforzi profusi tramite i vari qe e dal report fed dell'altro giorno i membri del fomc si sbilanciano su previsioni di fed fund al 3% e non al 2% come riportato nel report.

Se il tempo è denaro, o provano ad attuare il taper in maniera sostanziale in modo da spurgare il mercato dagli eccessi per rendersi veramente conto delle reali potenzialità dello stesso, oppure fare oggi stime di pil, disoccupazione e inflazione al 2016 potrebbero rivelarsi troppo ottimistiche, ancora una volta:wall:....e il tutto perchè le fai dopo aver fatto di ogni a livello di politica monetaria, con tassi a zero e mercato azionario a rischio bolla per i motivi appena citati.

Il sentore Gipa, almeno il mio, è che la fed si sia giocata il jolly e, dopo aver tenuto in pugno la propria e le altrui economie di riflesso durante gli ultimi 4 anni, oggi mostri decisamente il fianco, poichè negli ultimi 12 mesi è passata dal qe3 alla minaccia fantasma del taper, sondando i mercati che in lei hanno creduto sin qui, raggiungendo livelli poco immaginabili.

Certo adesso vedremo nei prox 6 mesi tra Berny e Yellen (se sarà lei) cosa e quanto agiranno, di fatto abbiamo un Giappone che da 10 mesi stampa e investe fuori dal proprio paese e quindi potrebbe dare il cambio alla fed in tal senso, anche se molto è ancora da capire, sia in termini di portata assoluta, qualora la fed si ritiri in toto progressivamente pur mantenendo i tassi bassi, anche se verso la fine del 2014 li alzeranno e saranno ben più alti del 2% nel 2016...sia in termini di affidabilità della boj stessa, la quale deve assolutamente rilanciare l'economia domestica e qui la vedo dura nei prox 24 mesi come promesso da Abe.

I tassi del t-bond possono tranquillamente arrivare anche al 4% che avevamo nel 2009-10 ma nel contempo innescherebbero nervosismo e flussi sul $.

Vediamo nei prox 3 mesi, visto che andiamo verso la chiusura d'anno, se qualcuno riporta il rendimento del 10y sul 3% per tastare il polso alla fed e andare a vedere le sue intenzioni, a maggior ragione in ottica di cambio governatore.

Poi c'è la BCE, che secondo dovrà abbassare nuovamente i tassi per reggere il gioco altrui e il cross, visto che la situazione europea pare la più gessata e tutt'ora in stallo.



In ultimo, ti chiedo gentilmente di darmi la tua opinione in merito al grafico 3 e 5, ovvero dove si fanno paragoni con il surprise data. Cosa intendono per surprise data??? grazie:up:

Gli economic surprise index sono degli indici che misurano lo scostamento degli indicatori macro rispetto al consensus dando numeri positivi se gli indicatori si discostano dal consensus in maniera positiva e viceversa.

Questo è il più famoso:

The Citigroup Economic Surprise Indices are objective and quantitative measures of economic news. They are defined as weighted historical standard deviations of data surprises (actual releases vs Bloomberg survey median).
A positive reading of the Economic Surprise Index suggests that economic releases have on balance been beating consensus.
The indices are calculated daily in a rolling three-month window.The weights of economic indicators are derived from relative high-frequency spot FX impacts of 1 standard deviation data surprises. The indices also employ a time decay function to replicate the limited memory of markets
 
Ultima modifica:
Gli economic surprise index sono degli indici che misurano lo scostamento degli indicatori macro rispetto al consensus dando numeri positivi se gli indicatori si discostano dal consensus in maniera positiva e viceversa.

Questo è il più famoso:

The Citigroup Economic Surprise Indices are objective and quantitative measures of economic news. They are defined as weighted historical standard deviations of data surprises (actual releases vs Bloomberg survey median).
A positive reading of the Economic Surprise Index suggests that economic releases have on balance been beating consensus.
The indices are calculated daily in a rolling three-month window.The weights of economic indicators are derived from relative high-frequency spot FX impacts of 1 standard deviation data surprises. The indices also employ a time decay function to replicate the limited memory of markets


Il CESI lo conosco, ma ho preferito chiedertelo:up::bow: perchè volevo capire se Minack intendeva la stessa cosa nel contesto del suo report. Grazie mille:up:
 
:ciao:


Per uscire dalla crisi Ue faccia quel che ha fatto Berlino (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Berlino, 23 sett - Sulle politiche tedesche in Europa "non c'e' necessita' di cambiamento". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, rispondendo alle domande dei giornalisti
Il voto di ieri in Germania "non esprime soltanto il forte desiderio degli elettori tedeschi circa la tutela dell'interesse nazionale in Europa e nel mondo, ma anche - a favore di un'Europa unita", ha aggiunto Merkel spiegando: "in campagna elettorale ho piu' volte ripetuto quanto sia importante l'Europa non solo dal punto di vista economico ma anche come comunita', come spazio di democrazia e liberta. Credo che questa Europa debba lavorare per imparare a farsi sentire di piu' come voce unica nel mondo". In Europa - ha proseguito - "bisogna fare le stesse cose che la Germania ha gia' fatto qualche anno fa" per "uscire definitivamente dalla crisi". La Germania "dieci anni fa era il malato d'Europa ma, grazie alle riforme, siamo diventati un'ancora di stabilita'. Quello che abbiamo fatto noi, possono farlo anche gli altri. Si tratta di un processo che mira ad aumentare la competitivita' e la fiducia degli investitori esteri nei nostri Paesi. Abbiamo gia' fatto diversi passi avanti, dobbiamo portare a termine questo processo, lavorando assieme fra partner europei".

Spiegando il suo atteggiamento nei confronti dell'Europa, Merkel ha anche detto che, dopo il voto di ieri, "mi comportero' come sempre. L'Europa e' un insieme di Paesi, alcuni piu' forti altri meno. Puo' funzionare solo se riesce a farsi sentire come una voce unica. In Consiglio si vota all'unanimita' e finora abbiamo avuto buoni risultati. Chi mi conosce sa bene che cerco sempre di trovare un compromesso e di capire la posizione altrui". Inoltre, ha ricordato Merkel rispondendo alle domande sulla necessita' di insistere di piu' in Europa sul sostegno alla crescita, "mi sono impegnata in sede di bilancio europeo per i prossimi sette anni per ottenere maggiore investimenti contro la disoccupazione giovanile. Ora, ci sono a disposizione strumenti piu' flessibili, basti solo pensare ai fondi strutturali, ad esempio" e Paesi "come l'Italia sono riusciti a migliorare la situazione dei contributi netti con l'Europa". "Confermo questa rotta - ha concluso Merkel - in Europa continuiamo a investire e la Germania paghera' molto di piu' nel quadro di questo bilancio rispetto all'ultimo".
 
Ma di Berry nessuno ne parla ? Forse son tutti convinti che sia una nuova Nokia e che i problemi son solo suoi e se invece fosse l'inizio ???
 
mantengo i 2 contratti long sul t-note, anche se certo non è che nelle ultime sedute se li siano strappati di mano...

sull' equity europa e italia, mantengo la view postata nelle analisi settimana scorsa, nessun price flip ha finora interrotto una seconda (dai minimi della 2a metà di agosto) sequenza rialzista che potrebbe prolungarsi fino a fine mese/prima ottava di ottobre (per come sono i grafici adesso, naturalmente).

In sintesi, dal mio punto di vista, flat perchè il rischio long è alto, ma in questo momento il rischio short è ancora più alto, quindi cerco un punto di ingresso short che però non si è ancora materializzato con un risk/reward accettabile :)
 
mantengo i 2 contratti long sul t-note, anche se certo non è che nelle ultime sedute se li siano strappati di mano...

sull' equity europa e italia, mantengo la view postata nelle analisi settimana scorsa, nessun price flip ha finora interrotto una seconda (dai minimi della 2a metà di agosto) sequenza rialzista che potrebbe prolungarsi fino a fine mese/prima ottava di ottobre (per come sono i grafici adesso, naturalmente).

In sintesi, dal mio punto di vista, flat perchè il rischio long è alto, ma in questo momento il rischio short è ancora più alto, quindi cerco un punto di ingresso short che però non si è ancora materializzato con un risk/reward accettabile :)

Concordo tranne sull parte in grassetto. Per quanto mi riguarda ora ho tutto in un eccesso "esplosivo" e quindi diversamente da te ritengo che il lunghi incorporino in loro una pericolosità estremamente elevata.

Aggiungo che ho tutto allineato. Parimenti è anche vero che veri segnali corti non si vedono ma il probelma è proprio questo, quando i mercati sono così spinti difficilemente lasciano il tempo di girarsi o costruire una posizione, staccano la spina e via.

Pera quanto all'Italia, lasciando da parte i puri tecnicisimi e facendo salotto, mi chiedo come possa oggi u gestore adnare a dire che i BTP posson essere un investimento interessante con un debito ancor più alto e la palese dimostrazione della politica di non voler aggredire gli sprechi pubbllici. O queste sono balle oppure fandonie inventate da giornalai.
 
FRANCOFORTE - La Bce è «pronta ad agire» con un orientamento a lungo espansivo, e anche ad aiutare gli istituti finanziari con un nuovo maxi-prestito, se sarà necessario, per fronteggiare eventuali difficoltà nella ripresa o nel processo di costituzione dell'Unione bancaria. Erkki Liikanen, governatore della Banca di Finlandia ed ex-Commissario europeo insieme a Mario Monti, fa parte del Consiglio direttivo della Bce. Come tale, ci tiene a spiegare che segue «il gioco di squadra» dell'organo decisionale della Bce guidato da Mario Draghi.

Il rinvio del tapering, la riduzione del sostegno della Fed ai mercati è positivo anche per la Bce?
«Ogni banca centrale applica la politica monetaria all'interno della propria giurisdizione. E fra due settimane esamineremo tutti i nostri dati, ma tenendo presente quanto deciso in luglio sulla forward guidance (orientamento futuro di politica monetaria), per lasciare i tassi di interesse invariati o a un livello più basso per un periodo prolungato di tempo. Da allora, è calata la volatilità nei mercati monetari ed è aumentata la prevedibilità della Bce».
Ma la liquidità in eccesso nel mercato nel frattempo si sta riducendo, e i tassi del mercato monetario stanno aumentando. Pianificate un nuovo maxi-prestito (Ltro), come sostengono alcuni esperti?
«Sono pronto ad agire se necessario».
Quali sono le prossime mosse nell'Unione bancaria?
«La vera sfida arriverà quando eseguiremo la asset quality review , che dovrà essere condotta in modo molto oggettivo, omogeneo, credibile e solido, con un approccio europeo. E nel frattempo stiamo lavorando all'armonizzazione, per essere sicuri di avere le stesse regole per tutte le banche. Per garantire, quando la Bce inizierà (a sorvegliare le banche), che la sua credibilità non sia danneggiata in alcun modo».
Tuttavia l'analisi dei bilanci è molto temuta, anche per le incognite sui crediti incagliati.
«Io avrei più timore se non facessimo l'analisi della qualità dei bilanci. Perché avere le medesime regole, trasparenza e chiarezza, è il modo migliore per ottenere credibilità e fiducia. Le ricerche effettuate ci dicono che soltanto le banche ben capitalizzate e con una leva non troppo elevata hanno una buona redditività nell'economia e prestano a imprese e famiglie».
Ma come passare a un sistema con banche sane?
«Con la asset quality review (i cui parametri sono attesi in ottobre, ndr ) e quando la procedura sarà conclusa in modo corretto, sarà definita l'eventuale necessità di ricapitalizzazioni. E spero che questo avverrà attraverso il settore privato. Altrimenti, i governi dovranno intervenire».
E il finanziamento di emergenza (backstop) di cui si parla interverrà all'inizio dell'analisi dei bilanci o alla fine?
«Alla fine del processo».
L'ancora di salvataggio sarà il meccanismo salva stati Esm, come sostiene taluno?
«L'ancora (il fondo) sarà nazionale o europea. Ma ritengo possibile che in questa fase siano più importanti le soluzioni nazionali».
Come sarà il meccanismo di risoluzione?
«Il ruolo chiave spetta all'autorità europea di vigilanza (single supervisory mechanism, o Ssm). È il supervisore che deve far scattare i meccanismi per chiudere o ristrutturare una banca. Tuttavia l'autorità di risoluzione deve essere indipendente dall'Ssm e dovrebbe essere una istituzione europea, con un mandato molto ristretto, finanziata dalle banche e gestita da funzionari specializzati. Un istituto simile al Fdic negli Stati Uniti, che è efficiente, veloce e non usa danaro dei contribuenti. Ma ci vuole tempo».
Qual è il problema maggiore?
«Il problema è che fino a che l'autorità non è sufficientemente capitalizzata come si organizza il finanziamento-ponte? E dove sarà la sede?»
Per quando è attesa la proposta della Commissione basata sul «Rapporto Liikanen» per la ristrutturazione del sistema bancario?
«Il commissario Barnier ha detto che renderà note le sue conclusioni per novembre. La nostra proposta è favorevole alle banche universali. Ma i depositi assicurati con una garanzia statale non dovrebbero essere usati per attività di trading ad alto rischio. E gli istituti bancari dovrebbero essere meno complessi. Inoltre le attività commerciali e quelle di negoziazione sono molto diverse e bisognerebbe separare le due fonti di finanziamento e di capitalizzazione in una holding».
Ma i problemi ora provengono dai crediti.
«Ora abbiamo un flusso debole di crediti, anche per via della caduta della domanda. Ma quando le banche saranno ben capitalizzate, saranno più forti e più in grado di servire bene l'economia. Ecco perché è così importante la asset quality review con la ricapitalizzazione degli istituti».
 

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