Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

Usti......5 anni.......:(.......vabbè tirarsi avanti ma corro il rischio di arrivare a non poter spendere adeguatamente i gain di un long dollaro per sopravvenuto decesso pisellico......:rolleyes::D

(grazie per le dritte....:))


nell'articolo si parla di un'ipotetica indipendenza energetica USA entro il 2020, ad essere ottimisti secondo me.

Poi ci sarebbe da valutare anche il fatto che per ragioni politiche mica puoi dire ai tuoi amici...fornitori nonchè clienti arabi che non compri più petrolio da loro perchè tu sei pieno di gas...perchè a quel punto gli squilibri sociali ed economici verrebbero subito al dunque, e gli USA avrebbero un problema altrettanto grande, ovvero a chi vendere Treasury, almeno secondo me.
 
scusami se te lo affetto....cerco ma non riesco a trovare:

ma il gas da scisti bituminosi non è attualmente impiegato nell'automotive perchè non può essere utilizzato con le normali conversioni dei motori benzina a metano?

c'è qualche problema di purezza o altro?


Si è così, dovrebbero progettare motori ad hoc per quel tipo di combustione...anche se credo che se volessero lo farebbero senza problemi, vista la varietà di combustibili fossili e non che vengono usati oggi nell'autotrazione.

Ad oggi mi risulta che lo shale gas e i suoi derivati vengano usati solo in alcune città su autobus in via poco più che sperimentale; il grosso salto sarebbe avere la fruibilità per le auto in USA e una rete distributiva capillare, anche quella tutta da sviluppare.

In ultimo, un paio di anni fa 2 delle principali aziende estrattrici e raffinatrici di shale gas...credo di ricordare una americana acquistata da un'azienda cinese e l'altra, una canadese non ricordo da chi e di che nazionalità.

Comunque che vi sia interesse in merito è palese, ma i tempi e i modi sono ancora lunghi, sebbene negli ultimi 10 anni si siano fatti passi in avanti in tal senso.

Obama, almeno di facciata non è favorevolissimo allo shale gas proprio per il pericolo inquinamento falde acquifere tramite fracking.

In rete c'è anche un film documentario del 2010, plupremiato, che ovviamente non è stato diffuso nelle sale, tantomeno al pubblico, dove si percepiscono piuttosto bene i rischi connessi...credo si chiami semplicemente GASLAND.
 
Si è così, dovrebbero progettare motori ad hoc per quel tipo di combustione...anche se credo che se volessero lo farebbero senza problemi, vista la varietà di combustibili fossili e non che vengono usati oggi nell'autotrazione.

Ad oggi mi risulta che lo shale gas e i suoi derivati vengano usati solo in alcune città su autobus in via poco più che sperimentale; il grosso salto sarebbe avere la fruibilità per le auto in USA e una rete distributiva capillare, anche quella tutta da sviluppare.

In ultimo, un paio di anni fa 2 delle principali aziende estrattrici e raffinatrici di shale gas...credo di ricordare una americana acquistata da un'azienda cinese e l'altra, una canadese non ricordo da chi e di che nazionalità.

Comunque che vi sia interesse in merito è palese, ma i tempi e i modi sono ancora lunghi, sebbene negli ultimi 10 anni si siano fatti passi in avanti in tal senso.

Obama, almeno di facciata non è favorevolissimo allo shale gas proprio per il pericolo inquinamento falde acquifere tramite fracking.

In rete c'è anche un film documentario del 2010, plupremiato, che ovviamente non è stato diffuso nelle sale, tantomeno al pubblico, dove si percepiscono piuttosto bene i rischi connessi...credo si chiami semplicemente GASLAND.


Here it is.......:D

Gasland, il film con sottotitoli italiani

sto guardando la 3a parte.......

a giorni si HBO dovrebbe uscire il secondo.....abbastanza angosciante.

ora bisogna vedere in che misura si estende una contaminazione di questo genere, certo che le famiglie intervistate che vivono nelle vicinanze dei pozzi non se la passano bene......:(
 
nell'articolo si parla di un'ipotetica indipendenza energetica USA entro il 2020, ad essere ottimisti secondo me.

Poi ci sarebbe da valutare anche il fatto che per ragioni politiche mica puoi dire ai tuoi amici...fornitori nonchè clienti arabi che non compri più petrolio da loro perchè tu sei pieno di gas...perchè a quel punto gli squilibri sociali ed economici verrebbero subito al dunque, e gli USA avrebbero un problema altrettanto grande, ovvero a chi vendere Treasury, almeno secondo me.



fiutando un forte apprezzamento del dollaro e un ritorno a forti attivi di bilancio li venderebbero come il pane e mortadella......;):D
 
In francese ci capisco un cippalippo....:wall:


Goldman Sachs - La banque qui dirige le monde on Vimeo



non è che sapete dove reperirlo SUB ITA ???:D

L'ho guardato ieri sera mentre leggevo il report sull'Italia dell'FMI.

Diciamo che fa un bel riassunto completo ed esaustivo della struttura di Goldman, della competitività dei suoi manager e delle pratiche messe in atto per fare sempre più soldi citando i casi ABACUS (subprime) LEH, Grecia e la posizione di potere di molti dei dirigenti Goldman.
 
un caro saluto a novenove

vi propongo un grafico,non mio,sulla forza relativa della nostra borsetta
nei confronti dello S&P 500:

Quello che sostengo da diverso tempo.... forse ho cominciato fin troppo presto a parlarne comunque recentemente ho insistito parecchio su questo concetto... anche con il resto d'europa siamo in overperformance...
 
Per quanto riguarda la produzione delle scisti occorre tenere presente che c'è produzione sia di gas ma anche di oil e di buona qualità con produzione in forte crescita; a tal riguardo allego report su una parte di queste produzioni USA che mostrano appunto importanti trend di crescita ed un recente articolo che parla di uno studio che mette in discussione il potenziale inquinamento delle nuove tecniche di fratturazione; leggere che lo studio è dell'università del Texas qualche dubbio lo mette ma comunque e' per dimostrare che la discussione è ancora in corso sebbene in europa siamo pressoché fermi e qualcuno si sta preoccupando...


[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]"The head of Germany's largest utility has warned it will be years before Europe can hope to counter the US's growing advantage in energy costs and predicts that the disparity will meanwhile lead heavy industry to abandon the continent.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Johannes Teyssen, chief executive of Eon, said there were no obvious options for Europe to narrow the US advantage - whether by drilling for shale gas, importing more liquefied natural gas or importing inexpensive US supplies.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]"There is a competitive advantage for America that we cannot prevent, at least for some time," Mr Teyssen told the Financial Times. He said it was "a dream" for politicians to suggest otherwise. "It will take years and long years of innovation before we can start to shrink it," he added.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Mr Teyssen's comments will add to growing concerns in Europe that high energy prices are encouraging manufacturers such as chemicals companies to shift investments across the Atlantic, where the shale bonanza has reduced natural gas costs to between a quarter and a third of those in the EU.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]The issue was discussed at a summit of EU heads of government in Brussels in May and is expected to be a priority for a new German government.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]"The price difference is unnerving some companies and deciding their investments," Mr Teyssen said, adding that the US advantage was "getting so big we cannot allow it to continue".[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Even if Europe put aside its environmental concerns and decided to pursue natural gas fracking, it would take at least five years to develop such an industry, he predicted. Instead, he said, the continent was more likely to benefit if China and Australia pushed ahead with the technology because it would free up gas from Qatar and other world suppliers.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]"The indirect fracking effect is probably the one that helps Europe the fastest - not direct fracking," Mr Teyssen said.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]With few other options at hand, Mr Teyssen argued that European politicians concerned about industrial competitiveness should focus on repairing an EU energy policy that was becoming increasingly dysfunctional. "There have been a lot of good intentions...but things are now just getting out of control," he said. "European power is getting dirtier. The CO2 content is increasing in spite of the renewables. It is unaffordable, and it's losing its security. So the alarm signs are tremendous."[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]A priority for utilities is to rein in generous subsidies for renewable energy that have underwritten a boom in solar and wind power across the continent. Mr Teyssen blamed such support schemes - along with laws in Germany and other member states that prioritise renewables - for distorting the market. One consequence is that Eon has been forced to mothball gas-fired plants that are efficient but no longer profitable"[/FONT]


Shale Gas Study Showing Minimal Methane Leakage Exposes Rifts in Enviro Movement | Jon Entine
 
Infine un recente report del CS è molto bullish sul settore e sui collegati....

se a qualcuno interessa potremmo costruire un portafoglio o due di titoli connessi o beneficiari di tale produzione per monitorare per quanto tempo il capex sul settore ne sostiene la crescita e quando la bolla scoppierà.....
(crollo del prezzo dell'OIL e gas, malinvestimenti ecc...)
 

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