Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

Tlc: Parisi, idea "Web Tax" sbagliata e contro leggi Ue

ROMA (MF-DJ)--"La proposta di Web Tax e' incompatibile con il diritto comunitario, impossibile da imporre solo sul territorio italiano, sbagliata concettualmente, perche' non si puo' peggiorare da noi la condizione di operatori internazionali quando la competizione e' globale".

Lo afferma il presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, criticando la proposta del presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia (Pd) di introdurre l'obbligo per i committenti di servizi online - e parliamo quindi di commercio elettronico diretto e indiretto - di poter acquistare solo da soggetti in possesso di una partita Iva italiana.

"Mettiamo piuttosto gli operatori italiani in condizione di operare sul mercato globale nelle stesse condizioni degli altri" aggiunge Parisi, "io ho una societa', che si chiama Chili Tv. Datemi le stesse condizioni di Google, perche' voglio competere nel mondo e non posso andare avanti con una palla al piede in Italia". La proposta del Pd ha "una logica da anni '60, mi stupisce che sia stato un giovane a presentarla".

(END) Dow Jones Newswires

November 12, 2013 09:08 ET (14:08 GMT)



:up::up:

ma perchè stupirsi?? La visione pseudo redistributiva da tassaioli falliti è il più classico dei mantra delle mignatte ciucciastipendio a ufo che allignano in quella sottospecie di corporazione di stampo parafascista che chiamano "partito democratico" :-o

opinione personale, chiaramente :)

Vorrei tanto sapere che ricerca ha fatto per 4 anni questo qua alla London:


Web tax, Boccia (Pd): Confindustria Digitale più attenta a multinazionali che a nostre aziende

"Nota della Camera di commercio Usa non tiene conto degli interessi imprese italiane"

di red - 12 novembre 2013 19:49 fonte ilVelino/AGV NEWS Roma

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"Mi sorprende molto che il presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, si occupi più degli interessi delle multinazionali che guadagnano sui servizi e sulla commercializzazione di prodotti venduti in Italia che delle nostre aziende. Parisi ha detto che la web tax, la proposta del Pd di tassare le multinazionali del web che guadagnano nel nostro Paese e che pagano le tasse in altri Stati, non sarebbe compatibile con l’Europa ma non spiega perché. Anzi, se leggesse accuratamente la proposta si accorgerebbe che è congegnata per essere in linea con l’Europa. Il fatto che nel Consiglio direttivo di Confindustria Digitale sieda anche un rappresentante di Google può aver distorto la sua percezione della web tax”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio di Montecitorio.

“La Camera di Commercio USA in Italia, invece - aggiunge Boccia -, critica la proposta con una nota nella quale si parla di volontà punitiva nei confronti delle imprese. Il nostro intento non è affatto quello di punire le aziende ma di consentire anche ad operatori italiani di essere concorrenziali sul mercato, non permettendo più ad imprese straniere di realizzare pratiche che di fatto sono di concorrenza sleale. La nota in sostanza non tiene conto degli interessi delle nostre aziende, quelli che a noi stanno a cuore”.

Aia aia aia, se non togliamo subito i pezzi di carta qui si finisce peggio di un romanzo bastardo.
 
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Tlc: Parisi, idea "Web Tax" sbagliata e contro leggi Ue

ROMA (MF-DJ)--"La proposta di Web Tax e' incompatibile con il diritto comunitario, impossibile da imporre solo sul territorio italiano, sbagliata concettualmente, perche' non si puo' peggiorare da noi la condizione di operatori internazionali quando la competizione e' globale".

Lo afferma il presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, criticando la proposta del presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia (Pd) di introdurre l'obbligo per i committenti di servizi online - e parliamo quindi di commercio elettronico diretto e indiretto - di poter acquistare solo da soggetti in possesso di una partita Iva italiana.

"Mettiamo piuttosto gli operatori italiani in condizione di operare sul mercato globale nelle stesse condizioni degli altri" aggiunge Parisi, "io ho una societa', che si chiama Chili Tv. Datemi le stesse condizioni di Google, perche' voglio competere nel mondo e non posso andare avanti con una palla al piede in Italia". La proposta del Pd ha "una logica da anni '60, mi stupisce che sia stato un giovane a presentarla".

(END) Dow Jones Newswires

November 12, 2013 09:08 ET (14:08 GMT)



:up::up:

ma perchè stupirsi?? La visione pseudo redistributiva da tassaioli falliti è il più classico dei mantra delle mignatte ciucciastipendio a ufo che allignano in quella sottospecie di corporazione di stampo parafascista che chiamano "partito democratico" :-o

opinione personale, chiaramente :)

ma lo avete visto in faccia Boccia ziocane:wall::wall::wall:
il problema non è quewllo che propone....il problema è che sia lì dov'è:wall::wall::wall:
e la sua moglie di là:wall::wall::wall:
14+14=28000 euri/mese.......:clap::clap::clap::clap:w gli italiani al voto



:up::up::up::sad::sad::sad::sad:
 

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