- FX: Il risultato questa mattina del meeting della Banca del Giappone e il discorso del Governatore Kuroda saranno certo i fattori più importanti sul mercato dei cambi questa mattina, ma l’attenzione si sposterà in fretta sui dati del PIL americano del primo trimestre alle 14.30.
- EUR: Una crescita (annualizzata) del PIL americano al 3% nel primo trimestre può tenere nervoso l’euro/dollaro con gli inventori combattuti tra l’idea che dato buono per l’economia americana è anche dollaro positivo, ma può pure innescare più appetito per il rischio. Tuttavia, date le attese per un taglio dei tassi da parte della BCE, la prima ipotesi dovrebbe alla fine prevalere.
- JPY: L’esito della riunione della Banca del Giappone che non ha fatto riferimento a nuove previsioni, impegnandosi ad aumentare la base monetaria a 60/70tn di yen ha finito per innescare un po’ di acquisti di yen. Date le aggressive strategie di politica monetaria della banca, ogni potenziale recupero è comunque destinato a trasformarsi in fretta in una nuova opportunità di vendita.
- CHF: Il calo diffuso del franco svizzero è destinato a continuare tra deboli dati tedeschi e le consuete voci di un possibile innalzamento dell’attuale pavimento di 1.20 da parte della SNB. Un aumento dell’indice KOF non dovrebbe avere impatti, mentre il mercato seguirà con maggiore attenzione un intervento del Governatore Jordan nel corso della mattinata.
- GBP: I dati del PIL inglese più forti delle attese per il primo trimestre hanno ieri più che rafforzato la sterlina, ma la reazione del cambio appare eccessiva se si guarda al quadro complessivo oggi dell’economia britannica. Qualsiasi “strappo” del cable verso 1.55 sembra quindi offrire nuovi spazi per tornare corti, così come un calo dell’euro/sterlina sotto 0.84 costituisce una potenziale opportunità di acquisto.
- Nordiche: Un aumento della fiducia delle famiglie in Svezia questa mattina può solo rallentare la salita dell’euro/svezia oltre 8.60. Il recente calo di Svezia e Norvegia resta tuttavia ancora attraente per nuove posizioni lunghe, perché un ritorno dell’ appetito per il rischio in prospettiva può aiutare le due nordiche a rovesciare la debolezza attuale.