RIDIAMO VALORE Ai SALARI. RIDIAMO UN FUTURO AI GIOVANI. RIDIAMO ONESTA' ALLA POLITICA

Bene,bravo!!!Ora comincia a pensare come fare perchè rinasca un Gucci,un Valentino,Fendi,Ferrè,uno strònzo come Loro Piana in questa situazione...aspetta con comodo,il tempo necessario perchè,se non io,tu possa crescere e che ti si aprano i pori occlusi!!!

Giorgio, Tu sei un "uomo di business".
Lo sai che ci sono offerte alle quali non è facile dire di no.
E sai pure il detto " il mondo è mezzo da comprare e mezzo da vendere".

A parte che il mio discorso è generale e non limitato ad un settore, ma se Tu - a capo di una di queste Aziende che sono "familiari" - avessi ricevuto un'offerta di 2 miliardi, avresti detto di no ?

Ci avrai pensato su una, due, tre, cento volte, come penso abbiano fatto questi imprenditori, ma alla fine quale sarebbe stata la Tua decisione ?

Il mio discorso è generale. Ben venga l'azionista estero se mi lascia la possibilità di produrre in Italia e di sviluppare il business.

Io sono critico con gli Italiani che spostano le produzioni all'estero.
Che manipolano i costi per pagare il meno possibile di tasse in Italia.
Questi sì che sono da bandire dal mercato.
 
...

Io sono critico con gli Italiani che spostano le produzioni all'estero.
Che manipolano i costi per pagare il meno possibile di tasse in Italia.
Questi sì che sono da bandire dal mercato.

Io invece sono critico con la politica "che OBBLIGA a produrre all'estero per pagare meno tasse".
Il MIO STATO deve permettermi di produrre ed essere competitivo a casa mia.
Se non lo fa lui, il mio obbligo di imprenditore è quello di cercare un luogo dove la mia azienda possa sopravvivere
 
Giorgio, Tu sei un "uomo di business".
Lo sai che ci sono offerte alle quali non è facile dire di no.
E sai pure il detto " il mondo è mezzo da comprare e mezzo da vendere".

A parte che il mio discorso è generale e non limitato ad un settore, ma se Tu - a capo di una di queste Aziende che sono "familiari" - avessi ricevuto un'offerta di 2 miliardi, avresti detto di no ?

Ci avrai pensato su una, due, tre, cento volte, come penso abbiano fatto questi imprenditori, ma alla fine quale sarebbe stata la Tua decisione ?

Il mio discorso è generale. Ben venga l'azionista estero se mi lascia la possibilità di produrre in Italia e di sviluppare il business.

Io sono critico con gli Italiani che spostano le produzioni all'estero.
Che manipolano i costi per pagare il meno possibile di tasse in Italia.
Questi sì che sono da bandire dal mercato.

Io invece sono critico con la politica "che OBBLIGA a produrre all'estero per pagare meno tasse".
Il MIO STATO deve permettermi di produrre ed essere competitivo a casa mia.
Se non lo fa lui, il mio obbligo di imprenditore è quello di cercare un luogo dove la mia azienda possa sopravvivere




Ti ha risposto Gianni con parole che sono anche mie!
 
Non è come dici.
1) Ci sono stati e ci sono ancora ottimi imprenditori, alcuni dei quali si sono
e si stanno suicidando perchè non ce la fanno più.
2) Ci sono tante aziende italiane che falliscono o chiudono giornalmente,
perchè soffocate dal fisco. Di queste non tutte potevano essere di interesse
per l' investitore straniero. Hai calcolato il numero di disoccupati conseguente? Sono già milioni.
3) Quelle più appetibili passate agli stranieri rimarranno integre o ne verrà fatto lo spezzatino? E se la Camusso, per esempio, alzasse un po' troppo
la voce, non sarebbe possibile che i nuovi proprietari farebbero lavorare
un po' meno le maestranze rimaste? Oppure potrebbero trasferire
gli impianti fuori d' Italia. O pensi che verrebbero a chiedere il permesso a te?
Perciò basta infantilismi, a cominciare dal tuo.
Saluti.

Secondo me non hai capito il senso del mio post.
"infantilismi" perchè leggo di giornalai che scrivono "strappandosi i capelli" di aziende con capitale italiano acquistato da aziende con capitale estero.
Loro piana se andrà a produrre all'estero non sarà più "loro piana" e questo i francesi lo sanno. Lo stesso per Pernigotti o pinco palla.

Quante aziende alimentari sono in mano di azionariato estero, ma la produzione è rimasta in Italia ?
Per contro ci sono aziende italiane che producono all'estero.

Cosa preferisci ?

La produzione italiana in mani estere

oppure l'azienda italiana con produzione all'estero ?

Al 1000 per cento la prima.
 
Ti ha risposto Gianni con parole che sono anche mie!

L'attuale politica italiana, quella degli ultimi 15 anni almeno, non obbliga. Subisce.

Nel momento in cui abbiamo aderito all'idea di "Europa" e poi quando ci siamo tagliati le palle con l'euro, abbiamo perso gran parte del nostro "valore".

Le piccole/medie aziende italiane sono quelle aziende - per lo più familiari - dove si lavora, può essere per produrre il bello (la moda) ma anche il brutto (il manico per il badile, la forbice per il taglio, io ci metto le catene, i chiodi, il cestello della lavatrice, l'imballaggio in alluminio.....), pensa a tutti quegli articoli di basso valore, ma che utilizziamo tutti i santi giorni.

Settore che presenta migliaia di aziende con 10/20/40/80 dipendenti che stanno chiudendo perchè siamo invasi da prodotti a basso prezzo, importati da paesi che non hanno regole.

Ti faccio un esempio.
Le aziende cinesi produttrici di pannelli fotovoltaici che per il solo gusto di eliminare la concorrenza europea hanno e stanno producendo il 40% in più della quantità di pannelli fotovoltaici che il mercato mondiale richiederebbe.

E solo ora - 2013 - i soloni dell'Europa si rendono conto del problema (dopo che la maggior paerte delle aziende europee sono fallite) ed hanno applicato un dazio. COGLIONI.

Il dazio doveva essere applicato 5 anni fa.

Questo è il problema delle aziende che muoiono. Belle aziende. Che hanno innovato. Con impianti all'avanguardia. Ma che non possono competere con il prezzo del prodotto finito appena superiore al prezzo della materia prima.

Non mi preoccupo di un'azienda venduta per 2 miliardi. Beati quelli che l'hanno venduta
Mi preoccupo per le migliaia di lavoratori disoccupati per colpa di politici ed economisti che hanno fatto solo il loro tornaconto o che hanno inseguito una chimera.
 
Io invece sono critico con la politica "che OBBLIGA a produrre all'estero per pagare meno tasse".
Il MIO STATO deve permettermi di produrre ed essere competitivo a casa mia.
Se non lo fa lui, il mio obbligo di imprenditore è quello di cercare un luogo dove la mia azienda possa sopravvivere

Il Tuo Stato ti permetterà di produrre un 'articolo a prezzi competitivi a casa Tua, quando impedirà alle merci prodotte sotto-costo di essere importate nel Tuo Paese. O per lo meno, allineerà questi prezzi a quelli di produzione sul mercato interno.

E per "sotto-costo" intendo dire : mano d'opera sfruttata, servizi sanitari alle popolazioni, rispetto delle regole ambientali, abolizione delle sovvenzioni, sfruttamento del lavoro minorile, etc.....
 
Il Tuo Stato ti permetterà di produrre un 'articolo a prezzi competitivi a casa Tua, quando impedirà alle merci prodotte sotto-costo di essere importate nel Tuo Paese. O per lo meno, allineerà questi prezzi a quelli di produzione sul mercato interno.

E per "sotto-costo" intendo dire : mano d'opera sfruttata, servizi sanitari alle popolazioni, rispetto delle regole ambientali, abolizione delle sovvenzioni, sfruttamento del lavoro minorile, etc.....

Perfetto! :up:
E fino a quando non lo fa, che faccio io? :mmmm:
 
Il Tuo Stato ti permetterà di produrre un 'articolo a prezzi competitivi a casa Tua, quando impedirà alle merci prodotte sotto-costo di essere importate nel Tuo Paese. O per lo meno, allineerà questi prezzi a quelli di produzione sul mercato interno.

E per "sotto-costo" intendo dire : mano d'opera sfruttata, servizi sanitari alle popolazioni, rispetto delle regole ambientali, abolizione delle sovvenzioni, sfruttamento del lavoro minorile, etc.....

te ne sei accorto presto :wall::wall: questo è un problema di WTO ...che si decide a livello europeo ...l'euro c'azzecca poco con i problemi che sollevi....x accontentarti basterebbe un euro su 1,15 :mmmm:
 
te ne sei accorto presto :wall::wall: questo è un problema di WTO ...che si decide a livello europeo ...l'euro c'azzecca poco con i problemi che sollevi....x accontentarti basterebbe un euro su 1,15 :mmmm:

L'euro è partito con un problema di base. L'errata valutazione del concambio con la lira.
Se fosse partito come nella realtà si è verificato, i problemi sarebbe stati di gran lunga inferiori.

Invece le aziende hanno subito il cambio. Perso di competitivà.
Ed i consumatori..pure.
 

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