Riforma del MES - con il suo no l’Italia ha fatto un favore all’Europa (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
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10 motivi per cui NON dobbiamo ratificare la riforma del MES.
1) Ratificare la riforma significa APPROVARE SPECIFICAMENTE TUTTO IL TRATTATO, comprese le sue parti più assurde, fatte votare da Monti a un distratto Parlamento nell'estate del 2012
2) La riforma del MES PEGGIORA uno strumento già famigerato perché figlio degli interventi di austerità contro la Grecia. I paesi UE vengono divisi fra "buoni" e "cattivi". L'Italia è, guarda caso, fra i cattivi.
3) Il MES potrà intervenire nei salvataggi delle banche (nota bene, non dei risparmiatori perché PRIMA va fatto il bail-in) e non si può DECIDERE di non farlo. Se una grande banca tedesca o francese va in crisi il MES interviene e i soldi degli italiani verranno usati per pagare i suoi creditori.
4) Il nuovo trattato MES scrive chiaramente che in caso di intervento sarà possibile prevedere un taglio del valore dei titoli di Stato in mano ai risparmiatori.
5) Il nuovo trattato MES obbliga ad inserire nei titoli di Stato delle clausole (cosiddette CACS) che ne rendano più facile il taglio del valore.
6) Se il MES fosse operativo, in caso di crisi sui mercati, vedi ad esempio durante la pandemia, la BCE non interverrebbe più lasciando invece azionare il MES con tutte le conseguenze del caso.
7) Il MES diventerebbe una specie di "agenzia di rating" con il potere di decidere sulla sostenibilità o meno del debito. In pratica potrebbe CAUSARE una crisi dichiarando a suo piacimento che un debito è insostenibile.
8) I dirigenti del MES, a fronte di questi poteri enormi (il direttore potrebbe chiederci il versamento del capitale impegnato, oltre CENTODIECI MILIARDI ENTRO UNA SETTIMANA), sono ESENTI DA QUALSIASI GIURISDIZIONE (davvero, c'è scritto proprio così). Non gli si potrà far causa, non dovranno rendere conto a nessuno delle loro azioni, nessuna autorità può violare gli uffici del MES, i loro stipendi sono esentasse.
9) La soglia della maggioranza qualificata, 80%, usata per numerose situazioni, è calibrata in modo da lasciare fuori l'Italia (che "pesa" il 17% mentre Germania (27%) e Francia (21% ) guarda caso hanno quote sufficienti per diritto di veto assoluto.
10) Non è vero che si può ratificare ma non usare il MES. Una volta attivate le modifiche esse diventano direttamente impegnative, vedi salvataggi banche, e se l'Italia perdesse l'accesso ai mercati non ci sarebbe nessuna scelta possibile se non farne uso. In sostanza il MES è uno strumento di dominio e di sottomissione, non porta NESSUN VANTAGGIO per l'Italia, meno che mai nella nuova versione. Non va ratificato perché non è nell'interesse dell'Italia e la ratifica non è assolutamente un atto dovuto bensì un fondamentale passaggio nell'accettazione di un trattato.
LINK UTILI:
-Il testo del nuovo trattato MES https://esm.europa.eu/system/files/document/2021-09/05-TESM-CONS.en21.pdf…
-Qui potrete trovare il tweet con le mie risposte agli articoli pro MES dei media mainstream: https://twitter.com/borghi_claudio/status/1661500753805025286…
-Qui potrete trovare la mia spiegazione della lettera mandata dal MEF alla commissione esteri sul MES. https://twitter.com/borghi_claudio/status/1672156855429132291…
-La dettagliatissima pagina sul MES di @Lidia_Undiemi che tra i primi mise in guardia sui pericoli del trattato https://lidiaundiemi.it/mes
-Intervista sul MES del Prof. Alessandro Mangia, Professore Ordinario di diritto Costituzionale dell'università Cattolica di Milano https://ilsussidiario.net/news/verso-il-mes-e-una-nuova-agenzia-di-rating-ecco-la-trappola-pronta-per-litalia/2472275/…
-Un mio intervento in TV sul MES https://youtube.com/watch?v=2SK56j-7zgw&t=2s…
-Qui alcuni miei interventi alla Camera sul MES https://youtube.com/watch?v=veagsBRhfNM… https://facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=1024629427889210…
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tontolina

Forumer storico

Se la lotta alla criminalità si trasforma in crimine​


L’inchiesta della procura di Perugia ha messo in luce una struttura interna alla Dna, utilizzata per manipolare e sfruttare le segnalazioni di operazioni sospette (Sos) per fini illeciti

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Pubblicato
il 5 Agosto 2023
Da Redazione
Dossier, veleni e spie. La struttura parallela dentro l'Antimafia (© Depositphotos)
Se la lotta alla criminalità si trasforma in crimine
Se la lotta alla criminalità si trasforma in crimine

La creazione della Dna, la Procura nazionale antimafia, voluta da Giovanni Falcone con l’obiettivo di combattere Cosa Nostra, sembrava essere un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata. Tuttavia, questa istituzione è ora al centro di uno scandalo, poiché è stata rivelata come crocevia di attività criminali di dossieraggio e manovre giornalistiche.

La procura di Perugia ha scoperto centinaia di accessi abusivi alle banche dati per creare dossier compromettenti e scoop mediatici, sfruttando segnalazioni provenienti dall’Ufficio antifrodi della Banca d’Italia. In questo articolo, esploreremo come la Dna abbia subito una deviazione dai suoi scopi originari e come ciò sia stato possibile grazie all’espansione incontrollata dei suoi poteri.

Una struttura di intelligence finanziaria fuori controllo​

L’inchiesta della procura di Perugia ha messo in luce una struttura interna alla Dna, utilizzata per manipolare e sfruttare le segnalazioni di operazioni sospette (Sos) per fini illeciti. Questa struttura è diventata una sorta di centro occulto di intelligence finanziaria al di fuori di ogni controllo. La quantità impressionante di 160.000 Sos che giungono annualmente alla Dna è stata la benzina che ha alimentato questo motore deviato.

L’espansione dei poteri della Dna è iniziata durante la direzione di Franco Roberti, eurodeputato del Pd, ma ha raggiunto l’apice sotto il procuratore nazionale Federico Cafiero de Raho, ora deputato con i 5 Stelle. Il ministro grillino Adriano Bonafede ha poi contribuito all’espansione, creando una struttura di intelligence finanziaria senza alcuna base legislativa. Questo ha sollevato le preoccupazioni di numerosi procuratori, tra cui Francesco Greco, che ha denunciato i pericoli di questa operazione.

Il dossieraggio come strumento di attacco​

L’uso distorto delle Sos ha portato a situazioni assurde in cui segnalazioni relative a persone non coinvolte in attività criminali sono state utilizzate per colpire il nemico di turno. Questo è avvenuto senza alcun rispetto per la legge o la privacy delle persone coinvolte. Persone come Guido Crosetto, esponente di Fdi, sono state vittime di dossieraggi ingiusti basati su informazioni private prelevate abusivamente.

Le informazioni riservate sono state accumulate per anni in una struttura di analisi delle Sos, permettendo così di scegliere quali dati utilizzare per colpire politici e personaggi noti. Il risultato è stato il danneggiamento di reputazioni e l’indebolimento della democrazia stessa.

La Commissione Antimafia: Una voce di denuncia​

Chiara Colosimo, presidente della commissione antimafia ed esponente di Fdi, ha commentato il caso del dossieraggio sottolineando la necessità di una politica forte per contrastare chiunque cerchi di indebolire il legislatore. La commissione si prepara ad indagare su questa torbida vicenda una volta che il quadro investigativo sarà chiaro.
Colosimo sottolinea l’importanza della trasparenza e della verità e afferma che la commissione svolge un lavoro costante di ascolto, indagine e ricerca sul fenomeno mafioso criminale. Il suo obiettivo è rafforzare l’efficacia delle leggi antimafia attraverso una migliore comprensione del modus operandi del nemico.

Conclusioni​

La deviazione della Dna dalla sua missione originaria è un segnale preoccupante della vulnerabilità delle istituzioni quando i poteri vengono ampliati senza un adeguato controllo legislativo. Il dossieraggio e le manovre giornalistiche illecite hanno danneggiato la reputazione di individui innocenti e minato la fiducia dei cittadini nello Stato e nelle istituzioni.
La lotta alla criminalità organizzata è una battaglia fondamentale per preservare la democrazia e la giustizia. Tuttavia, questa lotta deve essere condotta all’interno dei confini della legalità e del rispetto per i diritti fondamentali dei cittadini. Solo attraverso la trasparenza, la responsabilità e il controllo adeguato è possibile garantire che le istituzioni agiscano nell’interesse della giustizia e del bene comune.
 

tontolina

Forumer storico
Se la Germania e la Francia vogliono salvare le loro banche tramite il MES aggiornato [quello vecchio è un salva-stati]
l'Italia invece aumenta la tassazione a loro carico......................
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“È un’imposta molto pesante, e pure retroattiva, quella che si abbatte sugli istituti di credito, accusati dal governo di aver lucrato eccessivamente sul rincaro dei tassi di interesse sia nel 2022 che quest’anno. Una vera e propria batosta per le banche, che, secondo il governo, negli ultimi anni hanno fatto guadagni miliardari grazie al rialzo dei tassi deciso dalla Bce”, ha rimarcato il Corriere della sera.

“Il costo del denaro negli ultimi mesi è di fatto raddoppiato — ha spiegato Salvini nel corso della conferenza stampa — ma non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento dei tassi sui depositi bancari dei consumatori”. Visto “il gap”, la decisione di “un prelievo straordinario del 40%, solo per il 2023, sugli extraprofitti” garantiti dai tassi. [insomma non hanno aggiornato i tassi ai clienti.... allora li diano tutti allo Stato]

ECCO QUANTO LE BANCHE HANNO GUADAGNATO CON I TASSI ALTI
 
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tontolina

Forumer storico
le esternazioni della Lagarde ci fanno capire che questa riforma del MES è inutile
Infatti questa riforma vorrebbe addebitare a tutta l'Eu il fallimento di una banca tedesca tipo la Deutsche bank e/o la Commerzbank

cosa ha detto di particolare che pare nessuno abbia notato o evidenziato
"la tassa sugli extraprofitti bancari è inacettabile perchè mina la solidità bancaria e in caso di grave crisi toccherebbe alla BCE salvare le banche"

dunque la UE non ha bisogno di questo MES perchè c'è la BCE che ha il compito di salvare le banche europee

Ma allora perchè la Cermania vuole questa riforma che sembra inutile? semplice perchè non vuole far ricadere sui tedeschi il bail-in ma sulle tasche degli italiani
Ora l'italia è molto indebitata e sarebbe costretta ad emettere nuovo debito a strozzo per salvare le banche teutoniche... e questo forse [e finalmente per i crucchi] la porterebbe al default e alla ristrutturazione del debito!!!!!!!!!
 

tontolina

Forumer storico

Mes, nuovo rinvio nonostante i pressing Ue​

  • Il Sole 24 Ore

Puntuale come a ogni vigilia di Eurogruppo ed Ecofin anche ieri dalle solite “fonti Ue” è arrivata l’espressione della «fiducia che l’Italia stia facendo del suo meglio per mantenere gli impegni» sulla ratifica della riforma del Mes. Altrettanto puntuali arrivano da Roma indicazioni chiare sul fatto che il Governo ha intenzione di guadagnare ancora tempo per aggirare un voto in Aula che certificherebbe la spaccatura della maggioranza o la rottura con Bruxelles.
Proprio il tempo, però, è una variabile chiave, perché senza il «sì» italiano entro fine novembre diventa impossibile, per tutti, far partire il Mes riformato da gennaio.
L’appuntamento è calendarizzato per lunedì 20 novembre.
Al terzo punto dell’ordine del giorno dei lavori dell’assemblea della Camera c’è la ratifica del Mes.
Ma è già scontato che il tema non sarà affrontato e slitterà a dopo la pausa natalizia.
Giorgia Meloni non ha infatti alcuna intenzione di dare il via libera alla riforma del Salva Stati prima di sapere quali saranno le regole del nuovo Patto di stabilità.
La premier l’ha detto pubblicamente in più occasioni. «Non si può affrontare il tema di uno strumento se non se ne conosce la cornice». E la cornice sono le nuove regole fiscali attese entro fine anno. In caso contrario (questa continua a essere la posizione ufficiale a Bruxelles) tornerà in vigore il vecchio Patto sospeso causa Covid. Un’opzione che però a Palazzo Chigi non è ritenuta percorribile perché metterebbe in difficoltà soprattutto l’Italia, ma non solo l’Italia. Di qui la scelta di fare del Mes una pedina di scambio visto che l’Italia è l’unico Paese a non averlo ancora ratificato. La premier è convinta che una frattura con l’Italia a pochi mesi dalla fine della legislatura del Parlamento Ue (le Europee si terranno a giugno) non convenga neppure ai tedeschi, che hanno una posizione molto critica sull’ammorbidimento del Patto.
Meloni tra due settimane, il 22 novembre, sarà a Berlino per un bilaterale con il cancelliere Olaf Scholz dove tra le portate principali ci sarà anche il confronto sul nuovo Patto. Un faccia a faccia che si svolgerà quando sarà ufficiale l’ennesimo rinvio del Parlamento italiano.
Anche il collegamento fra via libera al nuovo Mes e riforma della governance comunitaria, però, sembra avere poca fortuna al di là delle Alpi, dove l’intreccio è derubricato a «giudizio politico» delle autorità italiane, respinto però da tutti gli altri Paesi.
Ma visti da Roma entrambi i dossier viaggiano su strade in salita: «Non c’è un ampio consenso» sulle richieste italiane di scorporare dai vincoli importanti voci di spesa per investimenti in un’Europa in preda a una «involuzione burocratica», ha detto il ministro dell’Economia Giorgetti negli ultimi giorni. Il calendario però corre, e prevede per il 15 novembre le previsioni della Commissione Ue su economia e conti pubblici dei Paesi, che per l’Italia difficilmente saranno in linea con il +1,2% di crescita messo in programma per il 2024. Sulla base di questi numeri il 21 novembre arriverà il primo giudizio sulla manovra, che nel frattempo avrà affrontato gli esami di Fitch il 10 novembre e quello di Moody’s il 17, più temibile perché lì i BTp sono già all’ultimo scalino prima dell’area più a rischio e l’outlook è negativo.
Più che in Parlamento, dove il «no» a emendamenti dovrà reggere il pressing di deputati e senatori, la partita della manovra si gioca fra Bruxelles e i desk degli analisti internazionali.

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