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Sono il solito romantico. Smetto un momento le mie pratiche mi lavo le mani e porto un mazzo di mimosa alla Dany1969 :eplus::prr:




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Il modello NTGF/01 dell'Inps con cui i cittadini possono chiedere l'accredito sul conto corrente del reddito dii cittadinanza
non verrà ovviamente mai accettato da nessun Caf o patronato. Figuriamoci dall'ente di Tito Boeri.

La sigla NTGF, peraltro, significa letteralmente "Nun teng Genio a Faticà, che in italiano equivale ad un "non ho voglia di lavorare".
E non è un caso che il dialetto utilizzato sia quello Napoletano, enclave grillina dove Giggino Di Maio ha raccolto consensi bulgari a suon di promesse elettorali da (circa) 30 miliardi di euro.

È di ieri peraltro la notizia di Caf presi d'assalto dai cittadini pugliesi desiderosi di prenotare l'assegno mensile da 750 euro elargito dallo Stato a trazione stellare.
 
Ki ....chi ? C'è rimasta male.....molto male. Però, se non si trova bene, può sempre tornare al Suo paese d'origine.
Sono sicuro che l'accoglierebbero a braccia aperte........

C’è un evidente cortocircuito: l’elezione di Iwobi nella pattuglia di Salvini ha ribaltato il falso teorema della sinistra,
cioè quello di una destra xenofoba e odiatrice delle persone di colore.

Il “bau bau” non è più tale e questo manda in tilt prima di tutto lei: il segnale a favore di un’Italia dell’inclusione lo ha dato Salvini e non la sinistra.
E questo non va giù, toglie la parola e allora la Kyenge usa ragionamenti velenosi.
La Kyenge non riesce a felicitarsi dell’arrivo in Parlamento del primo esponente di colore.
Lo liquida in due parole e aggiunge:

«Che Toni Iwobi provenga dalla Lega è un problema per lui stesso e non per me.
Deve essere stato molto coraggioso e devoto nel sentire i suoi leader esprimersi nel modo in cui lo fanno contro gli immigrati.
Anche lui si è spesso mostrato perfettamente allineato sulla loro linea d’esclusione.
Spero che il suo nuovo status di senatore lo porterà ad esprimersi sul tema immigrazione con cognizione di causa.
Che la Lega sia un partito razzista non ci piove. Non è che adesso che hanno espresso un senatore d’origine africana hanno smesso di essere un partito xenofobo.
La loro affermazione nelle urne è molto preoccupante per la tenuta democratica e per la coesione sociale nel Paese».

Va ricordato che Iwobi, che milita nelle file del partito fondato da Umberto Bossi da ben 25 anni,
ha una posizione molto dura contro l’immigrazione clandestina.
Molto distante dalla linea tenuta dalla Kyenge, una delle responsabili, con la Boldrini dell’invasione progressiva che stiamo subendo.
 
Ahi ahi ahi ...questi Piemontesi.

Soltanto mentre stava consumando un rapporto sessuale nel parcheggio della stazione di Biella,
si è accorto che la donna con cui chattava da tempo sul web era in realtà un uomo.
A quel punto, l’innamorato ingannato ha scaricato lestamente dalla macchina il “truffatore” e si è recato in questura presentando una denuncia per violenza sessuale.

Ad attirare l’attenzione del biellese era stata una giovane donna, Anna (in realtà un trentenne lombardo),
che gli aveva raccontato una triste storia di problemi economici e sopraffazioni.
Dopo averla sostenuta inviandole del denaro, l’uomo di Biella era finalmente riuscito a organizzare un incontro, fino alla sorpresa non gradita.
Da qui la denuncia per violenza sessuale. Tutto sta a capire quanto l’accusa potrà essere sostenibile in tribunale.
 
Rosario Fiorello scherza (ma mica tanto) sulle buche di Roma.
«Ho fatto lo sbarco dell’uomo a Roma. Invece dell’allunaggio ho fatto l’arromaggio.
E’ sotto gli occhi di tutti: sono un motociclista, giro in moto e vi posso assicurare che è tosta.
Il maltempo c’è stato ma si vede che i lavori prima non erano stati fatti bene,
perché se basta una nevicata e una pioggia per creare i crateri…».

Una considerazione pesante ma vera con cui lo showman siciliano Rosario Fiorello ha risposto ai cronisti
a margine di una iniziativa all’Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina a Roma.
Ebbene, le parole di Fiorello e le testimonianze di automobilisti e motociclisti da ogni parte della città evidenziano
che la sindaca Raggi sta giocando con le parole prendendo in giro i romani sull’annuncio di una grande rivoluzione sull’emergenza buche:
il suo annuncio sulla manutenzione delle buche lo aveva già fatto quasi con le stesse parole nel maggio 2017.
Ora c’è di mezzo il ghiaccio e la neve, ma le sue parole sono l’esatto “copia e incolla” di quanto già detto oltre un anno fa.


L’annuncio della sindaca è tanto solenne quanto paradossale.
«Il ghiaccio e le piogge degli ultimi giorni hanno sgretolato l’asfalto già deteriorato in moltissime zone della città,
creando un’emergenza sulle strade di Roma. Si tratta di una situazione eccezionale che richiede, come misura immediata,
la riparazione puntuale ed urgente delle singole buche presenti su tutto il territorio»,

leggiamo sul profilo Fb della sindaca Raggi.

«Per questa attività di pronto intervento abbiamo messo a punto, in condivisione con i Municipi,
la prima fase di un piano straordinario per avviare da subito l’esecuzione di lavori per circa 17 milioni di euro,
con l’obiettivo di garantire la copertura di 50.000 buche in un mese, per una media di oltre 1.500 al giorno in tutta la città».

Delle due l’una: o la Raggi ha mentito nel maggio 2017, ossia ha promesso senza toccare palla sull’emergenza della tenuta del manto stradale romano;
o come sostiene Fiorello, gli interventi sono stati sbagliati, con pressappochismo, tappando buche superficialmente con materiali inidonei
a sopportare una pioggia prolungata o una nevicata improvvisa. I crateri stanno lì a testimoniarlo senza appello:
la giunta Raggi avrebbe dovuto agire nel corso di quest’anno. Non lo ha fatto e ora ha il coraggio di annunciare ora – a buche centuplicate- un piano straordinario:

semplicemente ridicolo.
 

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