S&P/Mib e market Mover

Franco 52

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15:49 - Unipol: Cassazione annulla sentenze insider trading, processo da rifare -2-
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 gen - Giovanni
Consorte e Ivano Sacchetti erano stati condannati a Milano
nei primi due gradi del processo a loro carico per insider
trading a 6 mesi ciascuno - pena sospesa - e al versamento
di 92.500 euro di danni patrimoniali alla Consob. Consorte
era stato anche interdetto dai pubblici uffici e dalla
contrattazione con la pubblica amministrazione per un anno e
sei mesi. L'episodio di insider trading e' relativo a una
compravendita di obbligazioni Unipol, di cui i due erano a
capo, avvenuta nel 2001. Imputato per la stessa vicenda, il
finanziere Emilio Gnutti aveva patteggiato la pena - sempre
di 6 mesi - che era successivamente stata convertita nel
pagamento di una multa da 140.500 euro.
Bea-g-

(RADIOCOR) 21-01-09 15:49:17 (0272) 5 NNNN
 
16:00 - Fiat: Epifani, intesa con Chrysler utile ma non risolutiva -2-
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 gen - La Fiat, ha
sottolineato Epifani, "muove l'occupazione ed e' un volano
per il Paese" e c'e' bisogno "di un grande plesso del
settore trasporto" occorre, quindi, che il Governo faccia
anche la sua parte. Sul settore auto, ha sottolineato il
segretario generale della Cgil "il Governo dice aspettiamo
l'Europa ma gli altri Paesi non hanno aspettato. In Europa
si sono gia' mossi. Noi corriamo il rischio di dover
prendere delle decisioni quando altri hanno gia' fatto
scelte e di non avere nostre idee, costretti cosi' a
scimmiotare gli altri. Ci vuole, quindi, un'idea del nostro
Paese, non va bene dire aspettiamo l'Europa, voglio sapere
cosa pensa il nostro Governo e se non pensa non va bene".
Tri-p-

(RADIOCOR) 21-01-09 16:00:36 (0278) 5 NNNN
 
15:56 - Crisi: Epifani,Governo dia risposte altrimenti manifestazione ad aprile -2-
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 gen - La Cgil si dice
preoccupata da una crisi "particolarmente dura". "Ci
preoccupa - ha spiegato Epifani - la questione degli
investimenti in beni strumentali e durevoli, quando flettono
i beni strumentali vuol dire che la domanda di beni e
servizi e' sotto zero". Sul fronte dei beni durevoli, tutto
il settore metalmeccanico, "e' investito da una crisi molto
brutta".
La Cgil, ha sottolineato Epifani, "ritiene che non bisogna
avere paura della crisi ma, lo dico anche al Governo, non
bisogna fuggire dalla sua durezza: bisogna vedere la crisi
per quel che e', ed avere un'idea per uscirne". Il Governo,
secondo Epifani, e' invece "in totale passivita'
nell'affrontare la crisi, lontano da cio' che fanno gli
altri Paesi dove ci si pone il problema su come difendere il
sistema e rilanciarlo".
Sul fronte degli ammortizzatori sociali "serve chiarezza"
ha sottolineato il segretario generale della Cgil, e il
rinvio dell'incontro tra Stato e Regioni sui fondi da
utilizzare non e' positivo. "Ognuno - ha sottolineato - deve
fare la sua parte, sia le Regioni, sia lo Stato, altrimenti
non si esce con un accordo efficace da rendere operativo in
un momento in cui la crisi morde e tende ad allargarsi". E
"se il Governo non ci mette anche risorse proprie non si
esce da questa situazione". Il tavolo di domani "deve fare
chiarezza su come rendere piu' stringenti e utili alcune
misure, come ad esempio la social card". Secondo Epifani,
"se la crisi rimane non governata i problemi sociali sono
destinati ad esserci e a essere anche pesanti. Per
affrontare la durezza della crisi bisogna dare risposte".
Tri-p-

(RADIOCOR) 21-01-09 15:56:24 (0276) 3 NNNN
 
16:39 - Cambi: euro debole, finale sotto quota 1,29 dollari
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Nelle ultime battute nuovo minimo dal novembre 2001 su yen

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 gen - Seduta
negativa per l'euro, che e' riuscito pero' a limitare i danni
ma nel finale ha comunque abbandonato quota 1,29 dollari,
dopo avere aggiornato nel durante diversi minimi: quello da
12 novembre 2001 sullo yen (115,03) e dal 12 settembre 2008
sul dollaro (1,2843). L'euro, penalizzato dalla prospettiva
di nuovi tagli Bce, nel finale e' stato quotato 1,2893 $
(1,2941 ieri e 1,2910 Bce oggi) e 115,04 yen (116,74 e
116,11). Molto debole la sterlina.
Man-

(RADIOCOR) 21-01-09 16:38:59 (0304) 5 NNNN
 
Sarkozy sorpassa l'Europa sugli aiuti all'auto. E ora il governo italiano?


Di Alessandro Carollo 21/01/2009 12.22
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[FONT=times new roman,times]Il consiglio dei ministri dell'industria riunitosi a Bruxelles lo scorso venerdì aveva registrato unanimità nel considerare la crisi dell'auto un fenomeno panaeuropeo e quindi da affrotnare con una soluzione collettiva. A parole erano daccordo tutti, francesi in primis, a sentire il resoconto di chi c'era. Tre giorni dopo, il presidente Sarkozy ha deciso di sorpassare a destra la burocrazia comunitaria e si è detto pronto ad aiutare l'auto francese (Peugeot-Citroen e Renault) con 5-6 miliardi di euro, da spalmarsi con strumenti vari di debito o di iniezione diretta di capitali. L'urgenza è la parola d'ordine, in quanto la caduta delle vendite sta riempendo i piazzali di invenduto e di debiti le tesorerie delle due case automobilistiche. Ma il messaggio deill'esecutivo francese è chiaro: non si danno soldi a chi delocalizza la produzione.

La mossa di Sarkozy, a soli due giorni dalla riunione dei ministri dell'industria, non può non essere stata accelerata dall'annuncio dell'accordo Fiat-Chrysler. Anche perché a Bruxelles i ministri avevano concordato subito su un assunto: che le case automobilistiche la prima mano dovevano darsela da sole. E Sergio Marchionne si è subito adeguato.

La decisione francese è densa di ripercussioni. In un sol colpo, si danno aiuti all’industria nazionale (con buona pace della concorrenza sleale) e si impone anche di tornare a produrre sul suolo patrio, alla faccia della globalizzazione e del libero mercato. Colbert non a caso è nato lì.
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[FONT=times new roman,times] [/FONT][FONT=times new roman,times]Ma queste sono sottigliezze, vista la dimensione della crisi. La palla però ora passa all’Unione europea, che quindi deve darsi una smossa per non farsi sorpassare a destra da Sarkozy. E passa anche al governo italiano. Che, a differenza di quello francese, finora è stato molto vago sugli aiuti da dare all’unico produttore nazionale. [/FONT]
 
10 anni per smaltire questa crisi, serio pericolo di deflazione

20/01/2009
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L'attuale crisi mondiale è molto complessa e figlia di molteplici cause. Per questo, se è sperabile che la recessione possa terminare già entro la fine di quest'anno, è al tempo stesso consigliabile mettere in preventivo una lunga fase di debolezza economica, forse anche 4 o 5 anni. Ma ci vorranno dieci anni prima di risolvere tutti i problemi che hanno portato a questo punto.

E' questo il quadro a tinte fosche dipinto da Gary Dugan, chief investment officer di Merrill Lynch per l'aera Europa, Medio Oriente e Africa, a Milano per la presentazione dell'outlook per l'economia mondiale nel 2009. L'esperto vede inoltre un serio pericolo di deflazione. "I prezzi sono in forte calo in tutto il mondo e questo trend continuerà", ha sottolineato, aggiungendo che "bisogna sperare che il periodo propriamente deflativo duri solo per pochi mesi".

Tuttavia c'è il rischio di una deflazione di lungo periodo, di tipo giapponese, se le famiglie e le aziende correranno ad abbassare il loro livello di investimento portando consumi e investimenti a un drastico stop. E' sperabile un ridimensionamento del debito meno violento, che permetta di risanare i conti e al tempo stesso di fornire uno stimolo all'economia.

Per quanto concerne poi l'Italia "le possibilità che l'Italia possa subire un downgrade del rating sovrano come successo ieri con la Spagna sono limitate anche perché il sistema finanziario del Paese per ora non sembra essere stato colpito come quello di altre nazioni. Inoltre è vero che il debito italiano è già molto alto ma non dovrebbe accelerare rapidamente nel corso dei prossimi mesi e anni come invece avverrà per altri paesi come Spagna e Portogallo", precisa Dugan.

Il chief investment officer di Merrill Lynch si è anche soffermato sul caso del giorno: l'accordo tra Fiat e Chrysler. ''Fiat sta comprando Chrysler, un'azienda italiana ne sta acquistando una americana: le cose si sono capovolte e questo dimostra forse quanto robuste sono le imprese italiane'', ha detto, spiegando che gli investimenti in aziende italiane possono offrire buone occasioni.

In Europa tra le opportunità di investimento in aziende, ''l'Italia rappresenta uno dei paesi più sicuri", ha precisato. "Le aziende italiane hanno un ridotto livello di investimento e un buon modello di business''. L'esperto non ha comunque voluto commentare nel dettaglio l'operazione tra Fiat e Chrysler.
 

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