Banche: Dini, le italiane a rischio take-over (MF)
22/01/2009
MILANO (MF-DJ)--"Credo che le cattive sorprese che riguardano anche le
nostre grandi banche siano finite. Il problema e' che purtroppo molte
banche, soprattutto quelle straniere, hanno nascosto quanto avevano nei
loro portafogli come titoli tossici. E quindi e' il timore che non tutto
sia emerso che spiega le bassissime quotazioni di borsa per alcuni nostri
grandi istituti di credito" che "proprio a causa della bassa
capitalizzazione di borsa sono a rischio di takeover. Ci potrebbe essere
questa possibilita' anche se non sono molte le banche che in questo
momento intendono avventurarsi in nuove acquisizioni".
Lo afferma in un'intervista a MF, Lamberto Dini, presidente della
commissione Esteri del Senato ed ex presidente del consiglio dei ministri,
aggiungendo che "in genere la grande maggioranza dei nostri istituti, che
sono di piccole e medie dimensioni, non e' entrata nel mercato dei
derivati e dei titoli complessi che sono poi diventati tossici. Hanno
fatto banca in senso tradizionale, facendo credito sulla base dei
depositi, con poco ricorso all'interbancario per la provvista. Queste
banche oggi lavorano bene, effettivamente sono in condizione di prestare
denaro a tassi di due punti, due punti e mezzo sopra l'Euribor".
Dini esprime una opinione positiva sui cosiddetti Tremonti bond e spiega
inoltre che le "banche sono reticenti" nel varare questi strumenti "non
solo perche' il tasso da riconoscere al Tesoro del 7,5% e' considerato
alto, ma anche perche' pensano di poter superare questo momento di
difficolta' senza ingerenze da parte dello Stato".
Red/mur