SARO' PURE FUORi COME UN BALCONE. MA DA QUI SI VEDONO BENISSIMO LE STELLE. (1 Viewer)

PILU

STATE SERENI
intanto..

Il governo dell'Oman ha ufficializzato la decisione di collocare il primo sukuk bond sovrano per un ammontare di OMR 200 mln (USD 520 mln).

tutto il mondo è paese :D:cool:
 

rotolo

Forumer storico
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Si dovrebbe partire da qua :)
 

DANY1969

Forumer storico
Vedi l'allegato 329233 Si dovrebbe partire da qua :)
I sindacati si opporranno dichiarandolo sfruttamento :-o... e poi bisognerà fargli fare 1000 ore di corso di formazione per le norme antinfortunistiche :-o:rolleyes::wall:
Vedi l'allegato 329236 Ma che culo avete in Piemonte, tutto il po,meriggio così :eek:
C'è un vento pazzesco e dei nuvoloni nerissimi tutt'intorno :-o... sembra di essere nell'occhio del ciclone :-o:eek::brr:
Il sole bacia i belli, per sapere quanto basta vedere la foto del mio nik:lol:
:clap::clap:

:mumble: Dobbiamo aprire una discussione sulla scelta degli avatar :-o:D
 

Val

Torniamo alla LIRA
naturalmente tutto passerà sotto silenzio....una ragazzata diranno......chissà cosa ne pensano i nostri vertici di comando politico e religioso.......

Aggredita da un compagno di classe, un ragazzino senegalese, perché aveva una collanina con un crocifisso.
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La 12enne italiana, pestata all’uscita di una scuola media di Terni, ha riportato una contusione toracica che, dopo essere stata visita al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria, è stata giudicata guaribile entro una ventina di giorni.
Nei confronti del 12enne i militari non hanno preso alcun provvedimento perché non può essere imputabile. Dopo averle intimato più volte di togliersi la collanina, il senegalese ha colpito la ragazzina alle spalle sferrandole un violentissimo colpo di karate che l'ha quasi tramortita. La madre della studentessa è immediatamente intervenuta e ha bloccato il giovane che, sentito dai militari, ha ammesso di aver aggredito la ragazza perché questa indossava il crocifisso al collo. La dodicenne ha confermato ai carabinieri che il 12enne africano, che aveva iniziato a frequentare la scuola una ventina di giorni fa, l'aveva presa di mira, con insulti e altre aggressioni, proprio a causa del crocifisso.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Oh, non è che questi articoli li inventano...sono veri

Un marocchino di 26 anni - irregolare - è stato arrestato dalla polizia di Udine per aver violentato un'italiana di 34 anni, invalida al cento per cento.
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I due si conoscevano già e ieri sera il ragazzo sarebbe entrato a casa della donna. Poi, nonostante le grida e le resistenze di lei, l'avrebbe trascinata in camera da letto costringendola a subire un rapporto sessuale e si è allontanato. Solo allora la donna è riuscita a contattare il compagno e a far scattare l'allarme. Ai poliziotti arrivati ha descritto bene il suo aggressore di cui conosceva solo il soprannome. Grazie all'identikit fornito, le autorità sono riuscite a risalire al marocchino denunciato anche per non aver lasciato il Paese dopo un precedente ordine di espulsione.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il fatto è accaduto ieri.
Non ho trovato un solo commento da un esponente di governo politico..... dal governo religioso trovo questo che definisco vergognoso, specialmente nelle prime 2 righe :

Il vescovo Giuseppe Piemontese «Prima di ogni giudizio è necessario capire come realmente sia avvenuto il fatto, le dinamiche e il contesto in cui si è verificato. Un gesto certamente grave da stigmatizzare che non va però né ingigantito né minimizzato, e tanto meno strumentalizzato. Riteniamo che, più opportunamente il fatto vada inquadrato nelle relazioni educative adolescenziali, nelle dinamiche che avvengono tra i ragazzi che hanno mondi propri e che sono in una delicata fase di crescita e formazione. Dinamiche adolescenziali che non di rado fanno proprio leva sulla diversità di razza, religione, appartenenza o altro e che a volte sfociano in gesti anche violenti come questo. Siamo vicini alla ragazza, le manifestiamo amicizia e preghiamo perché superi questo difficile momento per la violenza di cui è stata vittima. Ci auguriamo che “l’aggressore” possa comprendere la gravità del proprio gesto. Invitiamo e incoraggiamo la scuola a fare la sua parte educativa, tesa a promuovere il rispetto verso gli altri e a formare i ragazzi all’accoglienza e alla fraternità.Pensiamo che le famiglie, la comunità civile ed ogni realtà sociale abbiano molto da fare per formare giovani e adulti pacifici e rispettosi del prossimo».
 

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