conide
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E’ opinione diffusa che l’andamento dell’economia non abbia influenza sull’andamento dei corsi azionari di borsa, o che ne abbia poca. Vorrei in questo report analizzare brevemente due elementi che supportano la tesi contraria: cioè che conoscere la prospettiva economica e la politica economica di chi governa può permetterci di fare valutazioni interessanti sull’andamento dei corsi azionari nel futuro.
Avevo già illustrato alcuni elementi qui:
Scenario Macro 02/12/03 - Il debito quando è troppo è troppo
Liquidità, liquidità ed ancora liquidità
Se è vero che una persona con più soldi nel portafoglio ha una propensione maggiore a spendere, allora è anche vero che una persona con più disponibilità di moneta in varie forme (liquidità sul conto in banca, disponibilità sotto forma di credito, sconti sulle tasse, un lavoro che genera denaro) avrà maggiore disponibilità ad indebitarsi e quindi spendere.
Sappiamo poi che gli americani hanno un elevato coefficiente di propensione alla spesa ed allora ecco spiegato perché i consumi tengano nonostante le grosse incertezze su molti fronti, per citarne qualcuno: quello politico, quello geopolitico, quello del debito e del disavanzo commerciale.
I mezzi con cui gli americani sono stati inondati di liquidità sono ben conosciuti:
- bassi tassi d’interesse a cui sono seguiti anche molti mortgage refinincing (che però ora stanno giungendo al capolinea);
- il taglio delle tasse dell’amministrazione americana.
E per il futuro?
Per l’anno a venire ci sarà ancora molta liquidità sul mercato per sostenere i consumi. Nell’ultimo anno a seconda della misura che usiamo, la base monetaria (all’incirca la liquidità nel sistema) è aumentata tra il 10% e il 18%.
Ora mi chiedo: quali fattori potrebbero danneggiare i consumi in termini così gravi da bloccare la ripresa?
Provo ad elencare quattro elementi di disturbo:
- Crescita rapida dei tassi di interesse
- Occupazione che tarda a decollare
- Redditi reali che non migliorano
- Peggioramento della situazione geopolitica
Questi quattro fattori in particolare andranno tenuti d’occhio perché possiedono il potere di ridurre i tassi marginali di crescita del consumo.
Questo, in altre parole, significa che a fronte di maggiore liquidità si consuma si di più, ma con una crescita marginale negativa. Cioè: se si aggiunge altra liquidità la spesa crescerà in proporzione di meno !
(per chi si intende un poco di matematica o ricorda le derivate considerate la derivata prima crescente e la derivata seconda decrescente. Stesse regole valgono per la produzione .. le famose condizioni di Inada).
Profitti, profitti ed ancora profitti
Se crediamo che il valore di una azienda è legato a quanti profitti riesce a produrre in modo sostenibile, allora quando i profitti sono in crescita, ne consegue che siamo potenzialmente disposti a pagare di più un’azienda.
Data questa ipotesi di base, e considerato che già da qualche tempo in qua i profitti sono in generale crescenti (battendo spesso i consensus degli analisti), allora ecco un’altra ragione perché i prezzi delle azioni sono saliti.
Ovviamente questa non è l’intera storia e ci sono molti altri fattori da tenere in considerazione, non ultimo il famigerato rapporto p/e, la sostenibilità degli utili ed altro ancora.
Però non si può negare l’alta correlazione tra l’andamento dello S&P500 con i Forward Earnings delle aziende.
Topic Precedent1 sullo stesso argomento ¬
Scenario Macro 02/12/03 - Il debito quando è troppo è troppo
di 2 settimane fà e qui
Scenario Macro
dove abbiamo fatto una lunga digresione sull'utilità della macro per analizzare l'andamento dei mercati
Avevo già illustrato alcuni elementi qui:
Scenario Macro 02/12/03 - Il debito quando è troppo è troppo
Liquidità, liquidità ed ancora liquidità
Se è vero che una persona con più soldi nel portafoglio ha una propensione maggiore a spendere, allora è anche vero che una persona con più disponibilità di moneta in varie forme (liquidità sul conto in banca, disponibilità sotto forma di credito, sconti sulle tasse, un lavoro che genera denaro) avrà maggiore disponibilità ad indebitarsi e quindi spendere.
Sappiamo poi che gli americani hanno un elevato coefficiente di propensione alla spesa ed allora ecco spiegato perché i consumi tengano nonostante le grosse incertezze su molti fronti, per citarne qualcuno: quello politico, quello geopolitico, quello del debito e del disavanzo commerciale.
I mezzi con cui gli americani sono stati inondati di liquidità sono ben conosciuti:
- bassi tassi d’interesse a cui sono seguiti anche molti mortgage refinincing (che però ora stanno giungendo al capolinea);
- il taglio delle tasse dell’amministrazione americana.
E per il futuro?
Per l’anno a venire ci sarà ancora molta liquidità sul mercato per sostenere i consumi. Nell’ultimo anno a seconda della misura che usiamo, la base monetaria (all’incirca la liquidità nel sistema) è aumentata tra il 10% e il 18%.
Ora mi chiedo: quali fattori potrebbero danneggiare i consumi in termini così gravi da bloccare la ripresa?
Provo ad elencare quattro elementi di disturbo:
- Crescita rapida dei tassi di interesse
- Occupazione che tarda a decollare
- Redditi reali che non migliorano
- Peggioramento della situazione geopolitica
Questi quattro fattori in particolare andranno tenuti d’occhio perché possiedono il potere di ridurre i tassi marginali di crescita del consumo.
Questo, in altre parole, significa che a fronte di maggiore liquidità si consuma si di più, ma con una crescita marginale negativa. Cioè: se si aggiunge altra liquidità la spesa crescerà in proporzione di meno !
(per chi si intende un poco di matematica o ricorda le derivate considerate la derivata prima crescente e la derivata seconda decrescente. Stesse regole valgono per la produzione .. le famose condizioni di Inada).
Profitti, profitti ed ancora profitti
Se crediamo che il valore di una azienda è legato a quanti profitti riesce a produrre in modo sostenibile, allora quando i profitti sono in crescita, ne consegue che siamo potenzialmente disposti a pagare di più un’azienda.
Data questa ipotesi di base, e considerato che già da qualche tempo in qua i profitti sono in generale crescenti (battendo spesso i consensus degli analisti), allora ecco un’altra ragione perché i prezzi delle azioni sono saliti.
Ovviamente questa non è l’intera storia e ci sono molti altri fattori da tenere in considerazione, non ultimo il famigerato rapporto p/e, la sostenibilità degli utili ed altro ancora.
Però non si può negare l’alta correlazione tra l’andamento dello S&P500 con i Forward Earnings delle aziende.
Topic Precedent1 sullo stesso argomento ¬
Scenario Macro 02/12/03 - Il debito quando è troppo è troppo
di 2 settimane fà e qui
Scenario Macro
dove abbiamo fatto una lunga digresione sull'utilità della macro per analizzare l'andamento dei mercati