Portafogli e Strategie (investimento) Sconfiggere i robot

Catlong

Nuovo forumer
Quello delle macchinette che infestano i book alla ricerca di un posto in prima fila (come per gli abbonati RAI) è ormai sempre più un flagello che rende il trading obbligazionario molto arduo per un piccolo trader con mezzi comuni.
I robot sono programmi più o meno raffinati creati per rispondere a determinati eventi sui book: in linea generale si può dire che la loro natura li rende soggetti ad avere punti deboli.
L’ideale sarebbe poter sfruttare le loro debolezze a nostro favore ma, non essendo sempre possibile, ci si deve per lo meno industriare per neutralizzarli.
Ogni programma ha le proprie caratteristiche peculiari e occorre studiarle bene per capire come reagiscono alle nostre provocazioni e con che tempistiche lo fanno.
Il metodo più semplice per stare davanti al robot è quello di assecondarlo nella corsa al rialzo fino a raggiungere il prezzo limite oltre il quale il programma non è più autorizzato ad andare; questo è però anche il metodo meno profittevole perchè questo prezzo potrebbe essere troppo alto per i nostri gusti.
La seguente tecnica ci permette di rimanere in posizione sul book davanti al robot poco sopra il suo prezzo per un lasso di tempo più o meno lungo.
Richiede una buona velocità di immissione dell’ordine a mercato (velocità del click, dell’occhio e del TOL).

robot vs uomo


Esempio pratico:
quando apriamo il book del titolo XYZ al primo livello dell’ask di questo titolo c’è un’offerta da 20.000 a 97,23.
Notiamo che posizionandoci con 10000 a 97,24 veniamo subito scavalcati dall’offerta precedente che posiziona tutti i suoi 20.000 a 97,25.
Tornando a 97,23 l’offerta ci segue a 97,24: da questo e altri elementi capiamo che si tratta di un robot e che tra quando scompare dal book a quando ricompare c’è un intervallo di un paio di secondi.
Ci posizioniamo allora a 97,25 e, appena vediamo scomparire l’offerta-robot a 97,24 cancelliamo la nostra posizionandoci subito a 97,26.
Tenendo gli occhi attentamente sul book notiamo apparire i nostri 10.000 a 97,26 e un millisecondo dopo ecco aggiungersi l’offerta-robot allo stesso prezzo (quantità totale 30.000).
Il robot non si accorge di essere secondo in ordine di esecuzione e il combattimento ha termine.
 
già fatto prova diverse volte e diverse volte riesci anche a fotterli

in quando a volte il denaro cambia un qualche frazione di secondo prima e se tu hai l'ordine pronto e devi fare il solo INVIA ...li li fotti , sia in acqto che in Vta
se nnoti i movimenti sono sempre identici in sù ed in giù
Ordini sempre in canna
 
Quello delle macchinette che infestano i book alla ricerca di un posto in prima fila (come per gli abbonati RAI) è ormai sempre più un flagello che rende il trading obbligazionario molto arduo per un piccolo trader con mezzi comuni.
I robot sono programmi più o meno raffinati creati per rispondere a determinati eventi sui book: in linea generale si può dire che la loro natura li rende soggetti ad avere punti deboli.
L’ideale sarebbe poter sfruttare le loro debolezze a nostro favore ma, non essendo sempre possibile, ci si deve per lo meno industriare per neutralizzarli.
Ogni programma ha le proprie caratteristiche peculiari e occorre studiarle bene per capire come reagiscono alle nostre provocazioni e con che tempistiche lo fanno.
Il metodo più semplice per stare davanti al robot è quello di assecondarlo nella corsa al rialzo fino a raggiungere il prezzo limite oltre il quale il programma non è più autorizzato ad andare; questo è però anche il metodo meno profittevole perchè questo prezzo potrebbe essere troppo alto per i nostri gusti.
La seguente tecnica ci permette di rimanere in posizione sul book davanti al robot poco sopra il suo prezzo per un lasso di tempo più o meno lungo.
Richiede una buona velocità di immissione dell’ordine a mercato (velocità del click, dell’occhio e del TOL).

robot vs uomo


Esempio pratico:
quando apriamo il book del titolo XYZ al primo livello dell’ask di questo titolo c’è un’offerta da 20.000 a 97,23.
Notiamo che posizionandoci con 10000 a 97,24 veniamo subito scavalcati dall’offerta precedente che posiziona tutti i suoi 20.000 a 97,25.
Tornando a 97,23 l’offerta ci segue a 97,24: da questo e altri elementi capiamo che si tratta di un robot e che tra quando scompare dal book a quando ricompare c’è un intervallo di un paio di secondi.
Ci posizioniamo allora a 97,25 e, appena vediamo scomparire l’offerta-robot a 97,24 cancelliamo la nostra posizionandoci subito a 97,26.
Tenendo gli occhi attentamente sul book notiamo apparire i nostri 10.000 a 97,26 e un millisecondo dopo ecco aggiungersi l’offerta-robot allo stesso prezzo (quantità totale 30.000).
Il robot non si accorge di essere secondo in ordine di esecuzione e il combattimento ha termine.
qualche volta ho notato anche io che le offerte si sovrappongono ma come fai ad essere certo che sei tu primo loro magari leggono prima che vieni accodato

la cosa interessante è se tu devi vendere far alzare il robot il più possibile
 
Questa è solo una delle tecniche da usare con i robot e certo non si adatta a tutte le tipologia di sofware, come dicevo occorre studiarli prima :)
La sicurezza di essere eseguito prima di lui ce l'ho perchè per una frazione di secondo ho visto il mio ordine sul book prima che venisse aggiunto l'ordine-robot.

Fare l'esca per far alzare la quotazione a proprio favore a volte è utile, ma raramente, altre volte si richia di essere eseguiti e rimanerci pure male :)
 
Ottimo thread :up: in effetti le macchinette spesso sono una piaga per chi cerca di tradare bond poco liquidi :rolleyes:
Parlando in generale, ho l'impressione che prima o poi queste macchinette giocheranno brutti scherzi ai loro utenti (e mi chiedo se qualcuno non ci abbia già lasciato le penne nei periodi di fast market dell'anno scorso), al momento però ci tocca conviverci...
 
Ottimo thread :up: in effetti le macchinette spesso sono una piaga per chi cerca di tradare bond poco liquidi :rolleyes:
Parlando in generale, ho l'impressione che prima o poi queste macchinette giocheranno brutti scherzi ai loro utenti (e mi chiedo se qualcuno non ci abbia già lasciato le penne nei periodi di fast market dell'anno scorso), al momento però ci tocca conviverci...

se ci fai caso, una volta i MM li riconoscevi subito per le quantita'
50k o 100k
da tempo, almeno sugli isin che seguo io, usano quantita' molto piu' ridotte
spesso anche solo 10-15k
dubito quindi che ci possano rimettere molto
nel caso le quotazioni dovessero crollare all'improvviso, si troverebbero semplicemente con 10-15k eseguiti su ogni bond
nulla di grave
anzi...
 
Questo è vero, ma non credo che i MM siano gli unici che utilizzano i robot, ormai questi aggeggi sono alla portata di buona parte degli operatori, a partire dal piccolo trader che opera con Iw Bank fino all'hedge found.
 

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