Tanta roba...ce la dai una settimana per studiare tutto?Sono arrivate le grafiche da Lilla, prese con il tramite di Ziig . Un po' di sorpresa per il prezzo finale, sempre basso per carità, ma non so perché più alto rispetto al richiesto su eBay (tot. 31 con spedizione )
La buona notizia è che il Denis pare proprio una vera lito, stranamente tutta in nero invece che a colori.
Gli altri tre pezzi sono classiche operine fine 800.
La Val de Grace, disegno di Luigi Loir, incisa al bulino da Gaston L.B. Rodriguez , riprende un quadro di Loir presso il municipio di Parigi, qui sotto:
Si tratta di un bulino alto ben 45 cm, largo 20. Pinterest ne dà la seguente descrizione: Le dôme du Val-de-Grâce vu depuis la rue St-Jacques (. Gravure Sur BoisDepuisLuigiParis France) - solo che non è una xilografia, ma proprio un bulino
Nelle due acqueforti di Louis.Muller; da Gorguet, in basso si vede la remarque, disegnetto con significato analogo alla scritta Prova d'Artista, o comunque "prime copie". Ho già qualcosa di Louis Muller, lo considero un incisore capace, caratteristico per l'epoca (1896), e mi piacciono queste remarque.
Vedi l'allegato 471691
Infine, questo il Denis, dalla sua ultima opera "Poèmes de Francis Thompson"
Che a colori fa(lo so, ne ho 2 copie)
Risolto l'enigma della copia in nero: THOMPSON (Francis). Poèmes, traduits par Elisabeth M. Denis-Graterolle.
Paris, Ambroise Vollard, 1939. In-folio,en feuilles, chemise et étui.
Bel ouvrage, orné d'un frontispice, et 12 figures hors texte par Maurice Denis. Tirage à 240 exemplaires, celui-ci UN DES 35 SUR JAPON IMPÉRIAL, contenant une suite des lithographies originales en noir et une peinture originale.
Dunque, di queste in nero esistono solo 35 copie. Praticamente vale come una a colori a 240 es.
Vendute sciolte almeno o circa 300 € l'una
Vedi l'allegato 471692Ora, io dico, a parte il fatto che adesso l'ho pagata 10 euro, ma se uno vuole spendere 300 euro in grafica, magari trova cose che rispetto a queste lito, che per il mercato dei polli hanno il grave difetto di non essere firmate e numerate (quando invece di esse si sa tutto), sono assolutamente insignificanti. Tra l'altro, a parte tecnica sopraffina e bellezza assai pura, si tratta di uno dei pilastri dell'arte nel XX secolo, il teorico dei Nabis, e queste opere sono tra le sue migliori.
Beh, l'unico di valore, cioè un affare (peccato sia sparito l'altro, ma questo era il più bello) è il Denis. Gli altri tre non sono affatto robaccia, però il mercato li prezza a poco, non è certo lì l'affare. Pura affezione. Tuttavia quest'ultimo punto può far riflettere sul destino della maggior parte delle opere d'arte che siano contemporanee all'acquirente: nella quasi totalità in futuro varranno molto di meno. Amen . Continuate pure a strapagare i Bonalumi e gli Isgrò. Poi, tra 50 anni, piangete senza ritegno tra le braccia di mia nipote, ormai peraltro bisnonna. Di lassù vi manderò dei buoni pensieri ...Tanta roba...ce la dai una settimana per studiare tutto?
Beh, l'unico di valore, cioè un affare (peccato sia sparito l'altro, ma questo era il più bello) è il Denis. Gli altri tre non sono affatto robaccia, però il mercato li prezza a poco, non è certo lì l'affare. Pura affezione. Tuttavia quest'ultimo punto può far riflettere sul destino della maggior parte delle opere d'arte che siano contemporanee all'acquirente: nella quasi totalità in futuro varranno molto di meno. Amen . Continuate pure a strapagare i Bonalumi e gli Isgrò. Poi, tra 50 anni, piangete senza ritegno tra le braccia di mia nipote, ormai peraltro bisnonna. Di lassù vi manderò dei buoni pensieri ...
Su questo, pienamente d'accordo. La mia insistenza sul punto (certo che lo ammetto) è dovuta al fatto di sentire una forma di responsabilità (eh sì) rispetto ai clienti di un mondo dove mi sembra che i valori siano abbastanza inventati o gonfiati, e soprattutto ciò avvenga in un coro generale ed ovinico di approvazione. Avendo una certa esperienza e continuando a pensare (e magari sbagliare) con la mia capa, credo che chi non è d'accordo con la marea montante di incongruenze debba dirlo, soprattutto se quasi nessuno lo dice.Denis batte tutti, sono d'accordo. Sto cercando di portare qualche autore che nell'800 ha fatto grande la grafica e in particolare la litografia (accidenti, il simbolismo quando riesco a metterlo a parete? quanta grafica ha prodotto?).
Comunque ti tranquillizzo, non ho mai ambito ad Isgrò e di Bonalumi ne ho avuti due che ho venduto con qualche profitto perchè come hai potuto vedere dai miei post nel 3D dei mercatini sono affascinato da tutto ciò che è stato prodotto dal '500 all'800 e per acquistare spesso (come faccio) devo pur vendere qualcosa ogni tanto e niente è più facile da vendere degli artisti di moda.
D'altra parte con riguardo a chi ha preso i Bonalumi penso (così come del resto del mondo) che ognuno spende i propri dindini come meglio crede.
Offri magari 60 e vai tranquillo. Pezzo raro, storicamente significativo, un tempo avrebbe fatto un milione di lire, qualcosa vale ancora.Segnalo Leonardo Castellani, mi piace anche se forse la base d'asta non è bassa:
LiveBid
Scusami Baleng, devo fare una precisazione perchè non vorrei passare per complice in questo mondo di ladri (come diceva una vecchia canzone).Su questo, pienamente d'accordo. La mia insistenza sul punto (certo che lo ammetto) è dovuta al fatto di sentire una forma di responsabilità (eh sì) rispetto ai clienti di un mondo dove mi sembra che i valori siano abbastanza inventati o gonfiati, e soprattutto ciò avvenga in un coro generale ed ovinico di approvazione. Avendo una certa esperienza e continuando a pensare (e magari sbagliare) con la mia capa, credo che chi non è d'accordo con la marea montante di incongruenze debba dirlo, soprattutto se quasi nessuno lo dice.
La favola del re nudo insegna. Peraltro, nessuno dovrebbe sentirsi "in colpa" per essere caduto nella trappolina, che è ben congegnata e, va anche detto, si appoggia su valori che spesso ci sono. Il punto è che sono valori estremamente gonfiati, non che non ce ne siano per nulla. L'effetto sorpresa di un Cattelan esiste, ma non esce da un recinto di giochini pubblicitari o simili. Fontana ha un suo stile, ma la considerazione di cui gode è per me esagerata, diciamo moltiplicata per 10 o 100 (all'epoca dei teatrini devo dire che non rimasi indifferente all'idea). Poi, su Isgrò, meglio non mi pronunci , ma credo di aver reso l'idea.