JOACKIN
joakin
Postato il Mercoledì, 23 febbraio @ 21:59:58 CET di
Oggi ci sono centinaia di scuole di naturopatia, ognuna che formula l'addestramento secondo una o l'altra corrente, l'Igienismo di Shelton per esempio, o che hanno avuto inizio da uno o l'altro naturopata dei primi anni del '900. Inoltre altre sono nuove e utilizzano apparecchiature moderne, come ossigenatori, ionizzatori, ozonizzatori e altri marchingegni. In pratica ci possono essere molte scuole di naturopatia che hanno poco che le accomuna.
Mettendo in un motore di ricerca: “Scuola di Naturopatia”, se non avessi nulla da fare potresti rimanere occupato per tutta la giornata documentandoti leggendo i risultati.
Ma che cosa significa naturopata? Queste sono due voci dal dizionario Hoepli :
naturopata
[na-tu-rò-pa-ta]
s.m. e f.
MED Medico specialista in medicina naturale
e
naturopatia
[na-tu-ro-pa-tì-a]
s.f.
MED Medicina naturale, che cioè cura le malattie con rimedi naturali
Viene chiaro che queste definizioni lasciano ampio spazio a ciò che può essere definito come “Naturopatia”.
Nel caso di una Scuola che possa essere definita di Naturopatia, basta ottenere le varie autorizzazioni, prendere un medico come amministratore e direttore scientifico, altri come insegnanti, istituire dei corsi sui “rimedi naturali” e “prevenzione” e se ne potrebbe aprire una senza problemi. Ci si può appoggiare e poi vantarsi di essere associati a una prestigiosa università. E rilasciare validi diplomi di specializzazione.
Cosa siano poi questi “metodi naturali” e cosa si intenda per “prevenzione” è tutto da vedere. Di solito il punto di vista è quello della medicina ortodossa, la stessa che prescrive farmaci e vaccini.
Leggo in giro per il web, che alcuni rimangono perplessi da quanto viene a loro insegnato in corsi di scuole di naturopatia che frequentano.
Infatti vengono dette diverse cose inesatte, spesso frutto di supposizioni e ragionamenti, fatti sì anche da medici specialisti o esperti, ma in settori di cui non sono competenti, per non dire ignoranti.
Per esempio, alcune scuole sconsigliano il consumo di frutta detta acida perché depaupererebbe il corpo dei minerali. Il ragionamento è che essendo “acida” avrebbe un potere solvente e quindi drenerebbe i minerali del corpo impoverendolo.
Il ragionamento è completamente privo di senso. Gli agrumi contengono anche calcio per esempio, oltre a vitamine del gruppo C (Anche se la scienza del mainstream riconosce solo una sola vitamina C) e la loro capacità solvente agisce sì sui minerali, ma li rende biodisponibili, ovvero permette al corpo di utilizzarli al meglio, altro che depauperare il corpo!
Inoltre il calcio fornito dagli agrumi neutralizza acidi deboli come l'acido citrico che essi contengono. In pratica si potrebbe dire che contengono tutto quanto che li rende assolutamente compatibili per l'alimentazione umana.
Ultimamente gira sul web una teoria sugli “effetti dannosi di una dieta fruttariana a base di frutta acida” messa in circolazione da chi basta che legga che l'autore si firma con Dott. o sedicente Dott. per considerarla attendibile, e poi supinamente riciclata su vari siti e blog.
Se un danno c'è, lo subisce chi si beve quella panzanata invece di bersi succhi di arance e pompelmi, e di gustarsi quelli che sono ritenuti i frutti del sole per definizione da millenni.
Ora è chiaro che se uno si nutrisse solo di agrumi, non approvvigionandosi di altri elementi necessari al corpo che gli agrumi non contengono vengono generate delle carenze, ma quel genere di articoli sono indebitamente preoccupanti.
Questa è una fra le molte inesattezze che ho letto su blog, social network, tesine, ecc., ma perché girano tutte queste astruse falsità fatte passare per teorie scientifiche?
La ragione di questo è che alcune Scuole di Naturopatia sono messe su da medici e, per quanto in buona fede, alcuni sono rimasti effetto di quanto viene insegnato nelle università del mainstream, le stesse che insegnano a trattare i sintomi con i farmaci, e in queste scuole viene principalmente insegnato a trattare i sintomi con le erbe invece che con prodotti di sintesi, ma i fondamenti sono gli stessi.
Questo articolo amplia il discorso:
Inoltre molti sembrano affetti da una marcata ignoranza dei processi biochimici, a dispetto della loro cultura. Viene da pensare che chi fa quelle affermazioni o elabora quelle teorie abbia l'idea che lo stomaco sia un sacco dove quello che si ficca dentro mantenga le sue caratteristiche e agisca senza subire alterazioni.
Una sostanza acida non necessariamente acidifica, anzi nel caso della frutta acida è vero il contrario. Il corpo non è un involucro da riempire con cibo, ma un laboratorio biochimico molto sofisticato. La frutta acida reagendo con i minerali induce una reazione alcalina, con il risultato di alcalinizzare o mantenere alcalino il corpo, come deve essere un corpo sano.
E dato che sono i minerali che rendono il corpo alcalino, significa che i minerali non vengono persi, ma partecipano a un processo biochimico che genera energia o vengono utilizzati per la costruzione del corpo, l'esatto contrario di quanto sostiene la teoria di cui sopra.
L'acido citrico degli agrumi dopo le varie reazioni viene eliminato come acido carbonico dai bronchi, contemporaneamente agendo da "sgrassante" dei bronchi stessi, ed è anche per questo che vengono (venivano?) consigliate spremute quando si ha il raffreddore.
E' possibile fare un esperimento per verificare come un alimento vegetale acido o reso acido ha una reazione alcalina già solo con la saliva.
Se mangi una prugna umeboshi (in realtà è un'albicocca, ma in occidente la chiamano erroneamente prugna) quella dei macrobiotici, è molto acida e salata. Eppure poco dopo averla mangiata sentirai che in bocca l'ambiente non è per niente acido, anzi la sensazione è piacevole, quasi dolce.
La perdita di minerali può avvenire quando la persona ha già di suo problemi di assimilazione delle sostanze nutritive. Per esempio se prendesse il latte nel tentativo di "aumentare" il calcio, in realtà costringerebbe il corpo a ricavare calcio per i suoi processi biochimici dalle ossa, perchè il calcio contenuto nel latte non basta nemmeno a neutralizzare l'acidità provocata dal latte stesso. Per queste ragioni viene consigliata una adeguata transizione per portare il corpo a una condizione in cui sarà in grado di ricavare gli elementi necessari dal solo cibo crudo.
Arnold Ehret è molto preciso riguardo agli alimenti. Non li chiama acidi o alcalini ma li divide letteralmente fra “acid binding” (acido-leganti, che fanno un legame chimico con gli acidi, di fatto neutralizzandoli)) e “acid forming” (acido-formanti), basandosi non sulle loro caratteristiche di acido o basico, ma sulle reazioni da essi prodotte e catalizzate. Ovviamente i primi, legandosi con gli acidi alcalinizzano il corpo, i secondi lo rendono più acido lasciando residui acidi. Fra gli alimenti “acido-leganti”, quindi che alcalinizzano, Ehret colloca tutta la frutta, incluso la cosiddetta acida.
A supporto delle sue affermazioni Ehret inserisce nei suoi libri il risultato di ricerche del biochimico svedese Ragnar Berg, esposti in tabelle, per confermare scientificamente quanto lui aveva già realizzato empiricamente usando il suo corpo come laboratorio, oltre che per gratificare le menti ortodosse, sempre avide di “cose che siano state dimostrate scientificamente”.
Ehret comunque non sottoscrive del tutto le tabelle di Berg dato che alcuni elementi, per quanto acido-leganti e scioglitori di muco, non li considera adeguati per il suo sistema di guarigione, come ad esempio il caffè e il vino.
Diversamente, un’alimentazione a base di proteine animali, di farinacei e zucchero raffinato, non quello naturalmente contenuto nella frutta, induce reazioni acidificanti, pur non essendo alimenti acidi.
Riguardo ai denti, altro argomento ricorrente, ci vogliono molti anni e decenni di mala alimentazione per creare dei danni, indipendentemente da quanto dentifricio e filo interdentale si possano usare. Il ritrovarsi con denti guasti dopo un paio di anni di dieta fruttariana viene spesso considerato conseguenza di questa dieta sana, dimenticandosi di decenni della precedente alimentazione onnivora.
E gli studi dentistici sono pieni di persone senza distinzione di alimentazione, almeno per ora.
Ma se temi che il succo di frutta acida corroda i denti, puoi sempre usare una cannuccia!
Per dare una corretta valutazione occorrerebbe prendere una persona fruttariana dalla nascita. E occorrerebbe che la frutta che mangia sia vera frutta, non quella che troviamo ora al supermercato e a volte anche al negozio bio. Non è solo il modo in cui viene coltivata che la rende carente di minerali, ma anche il suolo. Se è impoverito a causa di precedenti coltivazioni intensive, la frutta, anche se coltivata e certificata bio, è ugualmente carente di sostanze nutritive.
Per togliersi i dubbi su un argomento, occorre valutare se la cosa fa senso o meno e inserire tutti gli elementi nell'esatto contesto. E se il tuo naturopata pensa che il cuore sia una pompa invece che una valvola di regolazione, parte di ciò che sa è falso.


Oggi ci sono centinaia di scuole di naturopatia, ognuna che formula l'addestramento secondo una o l'altra corrente, l'Igienismo di Shelton per esempio, o che hanno avuto inizio da uno o l'altro naturopata dei primi anni del '900. Inoltre altre sono nuove e utilizzano apparecchiature moderne, come ossigenatori, ionizzatori, ozonizzatori e altri marchingegni. In pratica ci possono essere molte scuole di naturopatia che hanno poco che le accomuna.
Mettendo in un motore di ricerca: “Scuola di Naturopatia”, se non avessi nulla da fare potresti rimanere occupato per tutta la giornata documentandoti leggendo i risultati.
Ma che cosa significa naturopata? Queste sono due voci dal dizionario Hoepli :
naturopata
[na-tu-rò-pa-ta]
s.m. e f.
MED Medico specialista in medicina naturale
e
naturopatia
[na-tu-ro-pa-tì-a]
s.f.
MED Medicina naturale, che cioè cura le malattie con rimedi naturali
Viene chiaro che queste definizioni lasciano ampio spazio a ciò che può essere definito come “Naturopatia”.
Nel caso di una Scuola che possa essere definita di Naturopatia, basta ottenere le varie autorizzazioni, prendere un medico come amministratore e direttore scientifico, altri come insegnanti, istituire dei corsi sui “rimedi naturali” e “prevenzione” e se ne potrebbe aprire una senza problemi. Ci si può appoggiare e poi vantarsi di essere associati a una prestigiosa università. E rilasciare validi diplomi di specializzazione.
Cosa siano poi questi “metodi naturali” e cosa si intenda per “prevenzione” è tutto da vedere. Di solito il punto di vista è quello della medicina ortodossa, la stessa che prescrive farmaci e vaccini.
Leggo in giro per il web, che alcuni rimangono perplessi da quanto viene a loro insegnato in corsi di scuole di naturopatia che frequentano.
Infatti vengono dette diverse cose inesatte, spesso frutto di supposizioni e ragionamenti, fatti sì anche da medici specialisti o esperti, ma in settori di cui non sono competenti, per non dire ignoranti.
Per esempio, alcune scuole sconsigliano il consumo di frutta detta acida perché depaupererebbe il corpo dei minerali. Il ragionamento è che essendo “acida” avrebbe un potere solvente e quindi drenerebbe i minerali del corpo impoverendolo.
Il ragionamento è completamente privo di senso. Gli agrumi contengono anche calcio per esempio, oltre a vitamine del gruppo C (Anche se la scienza del mainstream riconosce solo una sola vitamina C) e la loro capacità solvente agisce sì sui minerali, ma li rende biodisponibili, ovvero permette al corpo di utilizzarli al meglio, altro che depauperare il corpo!
Inoltre il calcio fornito dagli agrumi neutralizza acidi deboli come l'acido citrico che essi contengono. In pratica si potrebbe dire che contengono tutto quanto che li rende assolutamente compatibili per l'alimentazione umana.
Ultimamente gira sul web una teoria sugli “effetti dannosi di una dieta fruttariana a base di frutta acida” messa in circolazione da chi basta che legga che l'autore si firma con Dott. o sedicente Dott. per considerarla attendibile, e poi supinamente riciclata su vari siti e blog.
Se un danno c'è, lo subisce chi si beve quella panzanata invece di bersi succhi di arance e pompelmi, e di gustarsi quelli che sono ritenuti i frutti del sole per definizione da millenni.
Ora è chiaro che se uno si nutrisse solo di agrumi, non approvvigionandosi di altri elementi necessari al corpo che gli agrumi non contengono vengono generate delle carenze, ma quel genere di articoli sono indebitamente preoccupanti.
Questa è una fra le molte inesattezze che ho letto su blog, social network, tesine, ecc., ma perché girano tutte queste astruse falsità fatte passare per teorie scientifiche?
La ragione di questo è che alcune Scuole di Naturopatia sono messe su da medici e, per quanto in buona fede, alcuni sono rimasti effetto di quanto viene insegnato nelle università del mainstream, le stesse che insegnano a trattare i sintomi con i farmaci, e in queste scuole viene principalmente insegnato a trattare i sintomi con le erbe invece che con prodotti di sintesi, ma i fondamenti sono gli stessi.
Questo articolo amplia il discorso:
Inoltre molti sembrano affetti da una marcata ignoranza dei processi biochimici, a dispetto della loro cultura. Viene da pensare che chi fa quelle affermazioni o elabora quelle teorie abbia l'idea che lo stomaco sia un sacco dove quello che si ficca dentro mantenga le sue caratteristiche e agisca senza subire alterazioni.
Una sostanza acida non necessariamente acidifica, anzi nel caso della frutta acida è vero il contrario. Il corpo non è un involucro da riempire con cibo, ma un laboratorio biochimico molto sofisticato. La frutta acida reagendo con i minerali induce una reazione alcalina, con il risultato di alcalinizzare o mantenere alcalino il corpo, come deve essere un corpo sano.
E dato che sono i minerali che rendono il corpo alcalino, significa che i minerali non vengono persi, ma partecipano a un processo biochimico che genera energia o vengono utilizzati per la costruzione del corpo, l'esatto contrario di quanto sostiene la teoria di cui sopra.
L'acido citrico degli agrumi dopo le varie reazioni viene eliminato come acido carbonico dai bronchi, contemporaneamente agendo da "sgrassante" dei bronchi stessi, ed è anche per questo che vengono (venivano?) consigliate spremute quando si ha il raffreddore.
E' possibile fare un esperimento per verificare come un alimento vegetale acido o reso acido ha una reazione alcalina già solo con la saliva.
Se mangi una prugna umeboshi (in realtà è un'albicocca, ma in occidente la chiamano erroneamente prugna) quella dei macrobiotici, è molto acida e salata. Eppure poco dopo averla mangiata sentirai che in bocca l'ambiente non è per niente acido, anzi la sensazione è piacevole, quasi dolce.
La perdita di minerali può avvenire quando la persona ha già di suo problemi di assimilazione delle sostanze nutritive. Per esempio se prendesse il latte nel tentativo di "aumentare" il calcio, in realtà costringerebbe il corpo a ricavare calcio per i suoi processi biochimici dalle ossa, perchè il calcio contenuto nel latte non basta nemmeno a neutralizzare l'acidità provocata dal latte stesso. Per queste ragioni viene consigliata una adeguata transizione per portare il corpo a una condizione in cui sarà in grado di ricavare gli elementi necessari dal solo cibo crudo.
Arnold Ehret è molto preciso riguardo agli alimenti. Non li chiama acidi o alcalini ma li divide letteralmente fra “acid binding” (acido-leganti, che fanno un legame chimico con gli acidi, di fatto neutralizzandoli)) e “acid forming” (acido-formanti), basandosi non sulle loro caratteristiche di acido o basico, ma sulle reazioni da essi prodotte e catalizzate. Ovviamente i primi, legandosi con gli acidi alcalinizzano il corpo, i secondi lo rendono più acido lasciando residui acidi. Fra gli alimenti “acido-leganti”, quindi che alcalinizzano, Ehret colloca tutta la frutta, incluso la cosiddetta acida.
A supporto delle sue affermazioni Ehret inserisce nei suoi libri il risultato di ricerche del biochimico svedese Ragnar Berg, esposti in tabelle, per confermare scientificamente quanto lui aveva già realizzato empiricamente usando il suo corpo come laboratorio, oltre che per gratificare le menti ortodosse, sempre avide di “cose che siano state dimostrate scientificamente”.
Ehret comunque non sottoscrive del tutto le tabelle di Berg dato che alcuni elementi, per quanto acido-leganti e scioglitori di muco, non li considera adeguati per il suo sistema di guarigione, come ad esempio il caffè e il vino.
Diversamente, un’alimentazione a base di proteine animali, di farinacei e zucchero raffinato, non quello naturalmente contenuto nella frutta, induce reazioni acidificanti, pur non essendo alimenti acidi.

E gli studi dentistici sono pieni di persone senza distinzione di alimentazione, almeno per ora.
Ma se temi che il succo di frutta acida corroda i denti, puoi sempre usare una cannuccia!

Per dare una corretta valutazione occorrerebbe prendere una persona fruttariana dalla nascita. E occorrerebbe che la frutta che mangia sia vera frutta, non quella che troviamo ora al supermercato e a volte anche al negozio bio. Non è solo il modo in cui viene coltivata che la rende carente di minerali, ma anche il suolo. Se è impoverito a causa di precedenti coltivazioni intensive, la frutta, anche se coltivata e certificata bio, è ugualmente carente di sostanze nutritive.
Per togliersi i dubbi su un argomento, occorre valutare se la cosa fa senso o meno e inserire tutti gli elementi nell'esatto contesto. E se il tuo naturopata pensa che il cuore sia una pompa invece che una valvola di regolazione, parte di ciò che sa è falso.
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