SE EVA HA COMBINATO TUTTO STO CASINO PER UNA MELA... FiGURIAMOCI SE AVESSE AVUTO

Tremila carri armati in un bosco nelle risaie vicino Vercelli. In un bosco tra le risaie delle campagne vicino Vercelli esiste il più grande deposito militare di carri armati inutilizzati al mondo: tremila tank che l’Esercito sta per avviare in parte alla demolizione, in parte alla vendita ai privati. Il luogo è il Parco di Lenta, sulla strada che collega Lenta a Rovasenda: il cimitero di carri armati sorge dove una volta c’era la sede del reggimento dei Cavalleggeri di Lodi, prima che fosse destinato a deposito militare.
I tremila tank rappresentano la più grande concentrazione al mondo di carri armati dismessi: 2700 Leopard, poco più di un migliaio tra semoventi M-109, autoblindo Centauro, cingolati M-133 e Vcc-1. Gli amatori hanno l’opportunità di portarsene un esemplare a casa propria.
 
Per portare a casa un semovente M109 completo di cannone da 155 millimetri servono 40 mila euro.
Trentamila invece è il prezzo di un Leopard, il carro armato più usato dagli italiani di cui Lenta custodisce 668 esemplari.
I 1903 M113 parcheggiati al deposito vanno in vendita a 15 mila euro, mentre 6 mila euro è la media del ricavato dai rottami fuori mercato.
Pezzi, questi, da cui l’esercito conta di intascare 300 mila euro visto che in questa fase ce ne sono 500 in smantellamento.
In tutto i tank in saldo sono circa 2.300.
Che a quanto pare potrebbero avere già trovato acquirenti in Paesi amici dell’Italia.
 
:lol::lol::lol: PALERMO – Usufruiva dei permessi per accudire il padre malato ma in realtà andava a ballare il tango. L’ultima “furbetta della 104” viene dalla Sicilia: si chiama Claudia Sortino, 39 anni, supplente di matematica a Palermo. Sistematicamente sfruttava i 3 giorni al mese previsti dalla Legge 104, la normativa nata 22 anni fa per permettere ai lavoratori di curarsi o assistere parenti che abbiano handicap o problemi di salute certificati. Li agganciava ai weekend e invece di assistere il padre, invalido totale, andava in tournèe europea di tango. Ma non ha fatto i conti con i colleghi, probabilmente stufi di dover tappare i suoi buchi a scuola mentre lei piroettava in giro per l’Europa. Tant’è che alla fine qualcuno ha deciso di segnalarla in via anonima alla polizia e per gli agenti del commissariato San Lorenzo di Palermo non è stato difficile trovare le prove: la donna è stata denunciata per truffa aggravata ai danni dello Stato.

Per essere certi del raggiro i poliziotti, però, l’hanno attesa all’aeroporto di Palermo, dove era atterrata dopo un balletto ad Amsterdam.


Al momento del fermo si è giustificata, molto infastidita peraltro, sostenendo di essere stata in Olanda per una terapia a cui il padre doveva sottoporsi. Solo che con lei non c’era il familiare disabile, ma il compagno ballerino. La polizia l’ha denunciata per truffa aggravata, ma il reato potrebbe essere derubricato in illecita appropriazione di erogazioni dello Stato. Oltre alla prof ballerina, gli agenti hanno sentito una serie di colleghi e la preside della scuola in cui insegnava a contratto. La direttrice dell’istituto non avrebbe nascosto una certa irritazione dopo aver scoperto che i salti mortali fatti per aggiustare l’orario, in modo da tappare le assenze della supplente, dipendevano da un giro sulla pista da ballo.
 
Lo scandalo dell’Istituto Santi Bivona di Menfi (Agrigento), dove 70 insegnanti su 170 risultavano malati o con 104, è il sintomo di una patologia del sistema.

Qui più che le vacanze pagate, l’uso della 104 serviva a prendere punteggi in graduatoria e ottenere posti in cattedra al Centro-Nord.


Secondo l’inchiesta della procura di Agrigento negli ultimi 5 anni, dalla Sicilia hanno ottenuto il trasferimento solo “invalidi che insegnano educazione fisica, sordi che ascoltano le interrogazioni in inglese”.


Ma nelle altre regioni i fatti non sono meno gravi.

A Cagliari, Istituto comprensivo Cossu Teulada, su 29 docenti in ruolo 25 sono portatori di handicap o hanno familiari di primo grado non indipendenti.

All’Isis Caselli di Napoli 43 insegnanti su 72 hanno la necessità di accudire un parente.

In provincia di Caserta il primato spetta al Cavour di Marcianise: uno ogni tre si assenta per problemi clinici.

Al liceo Newton di Roma, il prof di storia dell’arte è stato rinviato a giudizio per truffa continuata: anche lui aveva ottenuto i giorni di permesso per assistere il padre, lieve portatore di handicap. Ma puntualmente si recava a Caprese, provincia di Arezzo, per condurre studi pagati sulle riproduzioni di Gesù nelle opere di Michelangelo.
 
Pensioni 2016: assegno vecchiaia a 66 anni e 7 mesi.

Anticipo con 42 e 10 mesi.


Tra il 2016 e il 2018 gli uomini andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi.

E’ quanto si legge in una circolare dell’Inps che chiarisce quanto disposto da un decreto del ministero dell’Economia che fissava in quattro mesi l’aumento dei requisiti per l’accesso alla pensione in relazione all’incremento della speranza di vita.


Per il 2019 si fisserà un nuovo adeguamento alla speranza di vita.



Le donne del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018).


Le dipendenti pubbliche vanno in pensione di vecchiaia alla stessa età degli uomini (66 anni e sette mesi).


La pensione anticipata dal 2016 rispetto all’età di vecchiaia si potrà percepire con 42 anni e 10 mesi se uomini e 41 anni e 10 mesi se donne.
 
l'aumento di capitale (non il tuo purtroppo :D:wall:)
scade il 27 quindi fino ad allora prevedo yo-yo ma nulla di che
inoltre comprando i diritti si ha diritto alle azioni a 0,26....
al momento comprando i diritti a 0,0455
si avrebbe l'azione in carico a circa 0,3229
l'azione costa 0,3533...
quindi più cara, ma perchè scrivo ciò...
ecchenesò mica posso fare tutto io :wall::wall::wall::eeh::D

visto che espertone
i diritto solo +63% :D:D:D
 
Se dall'interno non si riesce a farli ragionare....forse forse....è la volta che plaudo ai Russi :lol::lol:

Se Bruxelles non aiuterà i greci, il loro governo si rivolgerà a Putin per chiedergli aiuto. E quest'ultimo, nel bel mezzo di una battaglia con l'Occidente sul caso Ucraina, che non si esclude ancora possa trasformarsi un vero confronto militare diretto o indiretto, approfitterebbe della situazione per sganciare la Grecia dall'orbita europea e attirarla a sé. Se le affinità culturali, storiche e religiose tra i due paesi sono evidenti, c'è da considerare che Tsipras e il suo partito, Syriza, appartengono alla sinistra radicale, vicina alle posizioni marxiste, che in politica estera si traducono spesso in un'inclinazione filo-russa.
Quest'ultimo elemento, che non è un dettaglio, potrebbe agevolare l'avvicinamento di Atene verso Mosca con effetti dirompenti sulla politica estera della UE, che nei fatti verrebbe frantumata e bloccata, se si pensa che le sanzioni contro Mosca, ad esempio, possono essere estese o prorogate solo all'unanimità. Basterà il no di Tsipras a fermare tutto. Ma a soffrirne sarebbe tutto l'Occidente, così come lo conosciamo dalla Seconda Guerra Mondiale, dato che la Grecia è un membro della Nato, ossia dell'organizzazione militare nata proprio per difenderci dall'Unione Sovietica e che oggi è vista come fumo negli occhi dalla Russia di Putin.
 
È salito a 142 morti il bilancio delle vittime di tre bombe esplose in due moschee sciite di Sanaa, la capitale dello Yemen.
Le due moschee erano frequentate dai leader dei ribelli sciiti houthi, almeno due dei quali sono rimasti feriti.
Gli attacchi sono stati rivendicati dal gruppo Stato islamico.

Da gennaio Sanaa è sotto il controllo degli houthi, accusati di essere alleati dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh.

Gli houthi hanno conquistato la capitale nel settembre del 2014, costringendo il governo a dimettersi.
Nel gennaio del 2015 hanno messo agli arresti domiciliari il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi e l’hanno sostituito con il loro leader Abdel Malik al Houthi.
Hadi è fuggito ad Aden, ex capitale dello Yemen del Sud.
Il 19 marzo alcuni aerei hanno bombardato il palazzo presidenziale di Aden.
 
Amine Aassoul, il 29enne marocchino che la scorsa settimana ha sgozzato il giovane ternano David Reggi, è uno dei migliaia di richiedenti asilo che aspettano una risposta dallo stato.


Nel caso dell'assassino la risposta, va detto, c'era già stata ed era stata pure negativa. Tuttavia, lo Stato non ha potuto rimpatriare il nordafricano, la cui fedina penale è lunga chilometri e spazia dal furto aggravato alle lesioni personali, dalla rissa alla resistenza a pubblico ufficiale.

Il motivo? Era stato presentato un ricorso.

Una trafila che tiene sospesi migliaia di clandestini che ogni giorno cercano di ottenere lo status di rifugiati per rimanere in Italia. Un numero che, come documenta l'Eurostat, continua a crescere in modo esponenziale.
Hanno l'avvocato d'ufficio (pagato dallo Stato... quindi da noi) che insegna loro i truschini :-o:wall::wall:


Uno che li teneva sotto controllo ....c'era.....ma grazie a "persone lungimiranti" :mumble::mumble: :lol::lol: (con un tantino di interessi personali, per celare i finanziamenti ricevuti), presenti anche nella nostra Nazione :wall::wall: oramai è stato eliminato.
.
si sapeva che sarebbe andata a finire così, ma gli artefici di questo caos adesso sono spariti tutti (per fortuna che ad Obama hanno dato il nobel per la pace :wall::wall:)
visto che espertone
i diritto solo +63% :D:D:D
:d::d:
 
queste le ho fatte io questa mattina :-o
 

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