SE EVA HA COMBINATO TUTTO STO CASINO PER UNA MELA... FiGURIAMOCI SE AVESSE AVUTO

Ogni giorno un "giornalista" manipola la verità.........clap clap clap

Il video che ritrae Yanis Varoufakis mentre mostra il dito medio alla Germania è un falso. Lo ha confessato pubblicamente Jon Böhmermann, presentatore del talkshow satirico Neo Magazine Royale della tv tedesca Zdf, pubblicando un altro video in cui ammette la manipolazione delle immagini da parte del suo team.
“E’ da domenica che aspetto che qualcuno mi chiami e mi chieda se siamo stati noi a truccare il video, – sottolinea il conduttore – nessuno ha chiamato”.

A dire il vero nelle immagini originali il ministro greco – intervenendo nel 2013 ad una conferenza in Croazia – alludeva, a parole, alla possibilità di fare quel gesto ai tedeschi.
Ma non lo ha mai mimato, come invece mostrava il filmato fake.

Il gesto è stato inserito filmando un attore e inserendo alcuni fotogrammi nel video originale.
Il video era stato trasmesso da un altro presentatore, Guenther Jauch, della Ard, durante un’intervista domenica sera allo stesso Varoufakis che rispondeva alle domande da Atene.
Il titolare delle finanze ellenico – che aveva prontamente smentito il segno con la mano – ha ricevuto le scuse del conduttore: “Non lo faremo più”.
 
appena il tempo di scrivere e si è calmato...
però son passate di mano circa 200k di azioni
in pochissimi minuti e sempre sulla lettera ...

No... grazie. :-o ho già le molmed che mi danno tante soddisfazioni :wall::wall:


Buongiorno a tutti :)

:D:D
 

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No... grazie. :-o ho già le molmed che mi danno tante soddisfazioni :wall::wall:


Buongiorno a tutti :)

:D:D

l'aumento di capitale (non il tuo purtroppo :D:wall:)
scade il 27 quindi fino ad allora prevedo yo-yo ma nulla di che
inoltre comprando i diritti si ha diritto alle azioni a 0,26....
al momento comprando i diritti a 0,0455
si avrebbe l'azione in carico a circa 0,3229
l'azione costa 0,3533...
quindi più cara, ma perchè scrivo ciò...
ecchenesò mica posso fare tutto io :wall::wall::wall::eeh::D
 
l'aumento di capitale (non il tuo purtroppo :D:wall:)
scade il 27 quindi fino ad allora prevedo yo-yo ma nulla di che
inoltre comprando i diritti si ha diritto alle azioni a 0,26....
al momento comprando i diritti a 0,0455
si avrebbe l'azione in carico a circa 0,3229
l'azione costa 0,3533...
quindi più cara, ma perchè scrivo ciò...
ecchenesò mica posso fare tutto io :wall::wall::wall::eeh::D

Lo scrivi perchè io sono imbranata :up::rolleyes::rolleyes:

Avrei dovuto vendere i titoli a 0,43 ed esercitare i diritti... ma gli adc sono troppo impegnativi per una che sta alla borsa come Renzi alla sobrietà :wall::wall:
Comunque non penso di aderire (anche se effettivamente il prezzo delle azioni sarebbe conveniente) per un semplice motivo...

https://www.youtube.com/watch?v=N4nNZbauQl0
 
......ed allora aspettiamo .......e quando sarà troppo tardi, spero capiti ad uno di questi beoti.

Terrorismo, Renzi non cede: ​"È inutile chiudere le frontiere"


Secondo un sondaggio Ixè, realizzato in esclusiva per Agorà dopo la strage di Tunisi, il 64% degli italiani teme attentati nel nostro Paese.
Il 67%, inoltre, è convinto che l’Italia non sia in grado di fronteggiare un eventuale attacco.
Per il 66% degli italiani la comunità islamica non fa abbastanza per isolare estremisti e terroristi.

"La percentuale di chi non si fida del mondo islamico è molto elevata - sottolinea il presidente Ixè, Roberto Weber - la strage di Tunisi e, solo due mesi fa, l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo sicuramente hanno influenzato il giudizio di molti".
Per prevenire gli attentati, il governo non sta facendo grandi cose: se da una parte vara misure eccezionali per pattugliare il Mare Mediterraneo, dall'altra non muove un dito sui rischi interni.
Un lassismo allarmante se si considera sia la situazione internazionale sia la portata degli eventi che l'Italia si appresta a ospitare.
 
Uno che li teneva sotto controllo ....c'era.....ma grazie a "persone lungimiranti" :mumble::mumble: :lol::lol: (con un tantino di interessi personali, per celare i finanziamenti ricevuti), presenti anche nella nostra Nazione :wall::wall: oramai è stato eliminato.

A livello internazionale l'Unione europea guarda alla Libia che condivide un tratto di frontiera con la Tunisia ed è precipitata nel caos. Il governo tunisino ha reso noto che i due terroristi che hanno sparato al museo del Bardo erano stati addestrati in alcuni dei campi per tunisini "allestiti in Libia a Sabratam, Bengasi o Derna". L’inviato dell’Onu, Bernardino Leon, ha confermato l’esistenza in Libia di "campi di addestramento che vengono utilizzati per attacchi contro altri Paesi della regione". Aprendo una nuova fase di negoziati per il dialogo in Libia a Sjirat, vicino alla capitale marocchina di Rabat, Leon ha spiegato che già "da alcune settimane" era stata segnalata l’esistenza di questo tipo di campi per jihadisti stranieri. Leon tuttavia ha aggiunto di non avere alcuna "informazione concreta" che colleghi i campi in Libia alla strage al museo del Bardo. Al di là delle parole e dei buoni propositi, però, né la comunità internazionale né il governo italiano stanno muovendo un dito.
 
Amine Aassoul, il 29enne marocchino che la scorsa settimana ha sgozzato il giovane ternano David Reggi, è uno dei migliaia di richiedenti asilo che aspettano una risposta dallo stato.
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Nel caso dell'assassino la risposta, va detto, c'era già stata ed era stata pure negativa. Tuttavia, lo Stato non ha potuto rimpatriare il nordafricano, la cui fedina penale è lunga chilometri e spazia dal furto aggravato alle lesioni personali, dalla rissa alla resistenza a pubblico ufficiale.


Il motivo? Era stato presentato un ricorso.



Una trafila che tiene sospesi migliaia di clandestini che ogni giorno cercano di ottenere lo status di rifugiati per rimanere in Italia. Un numero che, come documenta l'Eurostat, continua a crescere in modo esponenziale.
 
Secondo i dati pubblicati dall'Eurostat, i richiedenti asilo in Italia nel 2014 sono più che raddoppiati.

Una crescita del 143% rispetto al 2013. È il maggior incremento di tutti i Paesi dell'Eurozona dove la media è stata del 44%.

L’Italia è, infatti, tra i primi tre Paesi con più richiedenti, dopo Germania e Svezia.

Nel 2014 il numero di richiedenti asilo nell'Unione europea ha toccato la cifra record di circa 626mila, facendo registrare un aumento del 44% rispetto al 2013, pari a 191mila persone in più.
 

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