SE EVA HA COMBINATO TUTTO STO CASINO PER UNA MELA... FiGURIAMOCI SE AVESSE AVUTO

ROMA – La Corte Costituzionale ha cancellato ieri (17 marzo) la nomina di 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e del Territorio (più della metà) promossi illegittimamente a dirigenti senza un pubblico concorso.
La sentenza della Consulta (è la n. 37 , leggi qui) potrebbe avere gli effetti di una bomba atomica non solo per Equitalia, ma per lo stesso ministero dell’economia e delle finanze (Mef) perché centinaia di migliaia di cartelle esattoriali sono state firmate dai 767 “falsi dirigenti” e di conseguenza potrebbero venire considerate nulle o addirittura inesistenti, in quanto è “in dubbio la validità degli atti firmati dai nominati”.
 
In pratica dopo anni di battaglia giudiziaria é stato decapitato il cuore del macchina fiscale italiana.
Particolare curioso: il grande accusatore di questo scandalo, Enrico Zanetti, che negli anni scorsi da semplice parlamentare con dichiarazioni e interrogazioni aveva denunciato l’irregolarità di queste nomine, siede ora come Sottosegretario del governo Renzi proprio ai vertici del Mef.

A ricostruire bene la vicenda è l’avvocato Angelo Greco di Cosenza, in un articolo apparso sul portale La Legge per Tutti, ripreso su Blitz Quotidiano il 27 febbraio scorso (clicca qui).
 
Cosa potrebbe succedere.
L’avvocato Greco fa alcune proiezioni: secondo il consolidato orientamento sposato dalla Cassazione e dai tribunali di tutta Italia, gli atti fiscali sono nulli (alcuni tribunali, addirittura, parlano di “inesistenza”) se firmati da chi non aveva il potere per farlo.
E dunque, chi non ha ancora pagato potrà fare ricorso al giudice per ottenere l’annullamento della richiesta di pagamento.
Lo potrà fare anche chi ha chiesto o ha già avviato una rateazione.
In passato abbiamo pubblicato anche la formula da inserire nel ricorso per chiedere la nullità della cartella.

E se sono scaduti i termini per impugnare?
In verità, stando all’orientamento (maggioritario) che ritiene gli atti privi di firma “inesistenti”, questo non dovrebbe essere un problema, in quanto si tratterebbe di una nullità non sanabile neanche con il decorso dei termini.
Ovviamente, però, ogni tribunale ha la sua interpretazione.

Come faccio a sapere se il mio atto è firmato da un falso dirigente?
Per evitare un ricorso “alla cieca” contro la cartella esattoriale, bisogna innanzitutto verificare che la stessa abbia come presupposto un pagamento chiesto dall’Agenzia delle Entrate e non da altre amministrazioni.
Poi bisognerebbe avere la certezza che l’atto a monte sia stato notificato da uno dei falsi dirigenti.
Tuttavia l’elenco dei dirigenti privi di potere non è mai stato diffuso ufficialmente.
Il contribuente potrebbe tentare di superare l’ostacolo depositando una istanza di accesso agli atti amministrativi e chiedendo di verificare la documentazione inerente alla carriera del dirigente firmatario.
 
La notizia che ho pubblicato lunedì, ha fatto il giro del web e dei giornali.
E' il classico esempio che ormai tutto viene accettato, riportato, trascritto, divulgato, senza che chi di competenza verifichi la veridicità della notizia.

L’AGENZIA DELLE ENTRATE E LA SMENTITA SUI CONTROLLI ALL’OPERAIO PER LE DUE CROCIERE -

«Nessun controllo a casa dell’operaio di San Miniato per due crociere», si legge in un comunicato stampa diffuso dall’Agenzia:
«Non è stato effettuato alcun accesso presso il domicilio di contribuenti per richiedere informazioni su spese per viaggi e crociere. Nessuna attività di ispezione e verifica, infatti, può essere realizzata dalle Entrate presso le abitazioni private dei contribuenti, se non in presenza di un’espressa autorizzazione da parte della Procura della Repubblica, rilasciata solo in casi estremamente gravi di evasione fiscale, che lascino supporre un reato penale. La notizia, pertanto, è priva di qualsiasi fondamento e le informazioni diffuse non corrispondono al vero», ha replicato l’Agenzia.
Tradotto, sarebbe bastata qualche verifica in più per evitare di rilanciare una notizia falsa. Non solo da parte dei quotidiani, ma anche da parte di alcuni parlamentari della Repubblica, “caduti” nel tranello. Sia Federico Gelli (Pd) che il pentastellato Nicola Morra avevano commentato il presunto “caso” su Facebook.
 
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:clap:
 
Secondo il ministro dell’interno tunisino, i presunti terroristi che hanno fatto irruzione nel museo del Bardo a Tunisi e hanno preso in ostaggio decine di persone sono due e sono armati con armi da guerra. Le forze di sicurezza tunisine hanno circondato il museo. Ci sono testimonianze che dicono di aver sentito l’esplosione di granate. Bbc
 
Una nave della compagnia italiana Costa Crociere, la Costa Fascinosa, oggi è attraccata al porto di Tunisi, in una sosta prevista dall’itinerario sul Mediterraneo. Alcuni turisti a bordo della nave sono scesi per un giro della città e si trovavano all’interno del museo al momento della presa degli ostaggi. Tra loro, anche dei dipendenti del comune di Torino, di cui una, Carolina Bottari, è stata raggiunta dal quotidiano La Stampa: “Qui stanno sparando a tutti. Vi prego aiutateci”. Nel messaggio pubblicato su Facebook la Costa Crociere ha messo a disposizione un numero verde per i familiari degli ospiti sulla nave.
 

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