Se penso che 20 anni fa passavo il Ferragosto in un campo nudisti croato....

Scusa ma chi decide che il suo sia autoreferenziale e non comunica?
A me ha comunicato che il tempo passa, quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia etc etc.. Magari ad altri ha comunicato pensieri torbidi.. Io non vedo differenze tra le sue foto e altre di nudo
Partiamo dal presupposto che le fotografie di nudo difficilmente comunicano (per me) specialmente se non sono contestualizzate in un progetto, in un'opera d'arte, in una weltanschauung artistica, in un racconto storico ecc ecc.
Il nudo comunica quando è in un certo senso in movimento
Hai mai sentito parlare del pluripremiato spettacolo teatrale "La merda"? di Cristian Ceresoli? Il nudo di Silvia Gallerano è estremamente espressivo.
 
pragmatismo e non dogmatismo, quello che necessita a raggiungere un obiettivo urgente nel più facile dei modi contrapposto al caos dei mediocri che si attaccano alle fandonie dei loro deboli cervelli, Dirai da cosa desumi la loro mediocrità? Dalla mancanza totale di argomentazioni condita dalla tracotanza di saperne di più. Tutto qui-

MA ripeto perché rifare tutto questo percorso? si è visto dove ha portato. Uno s'è cancellato un altro è trasceso a livelli di bassezza che credevo impossibili. ecc..
Spiacente ma i tuoi sono assolutismi dogmatici tipici di un'ideologia e che quindi per formazione mentale non può accettare dissensi ergendosi sopra gli altri: "deboli cervelli", "fandonie", "mediocri", "tracotanza dal saperne di più".
Esistono solo verità scientifiche nelle quali ognuno singolarmente valuta il rapporto benefici/rischi in base al proprio stile di vita sociale.
 
Ancora citazioni :wall:
ma sai esprimere un concetto con la tua testa? :melo:
La prostituzione si fa in 2, c'è un accordo. Perchè dovrebbe essere colpa del maschio quando secondo me è più che altro vittima?
Conosci i siti di recensioni che i compratori di donne si scambiano raccontando le loro mirabolanti avventure spesso (ma non solo) in giro per il mondo?
Fare un giro su quelle pagine, per una donna è estremamente doloroso. I vari iscritti invece si reputano dei gran simpaticoni, ridono, si danno virtualmente di gomito e si rafforzano a vicenda.

Questi sfigati perdenti che probabilmente hanno lo stesso fascino di uno scaldabagno arrugginito degli anni '60, spesso, quando parlano di prostitute italiane, paiono godere come non mai quando si rendono conto che le stesse prostitute da loro pagate, poveri ominicchi che definisci "vittime in cerca di surrogati d'amore", sono nel mercato del sesso da poco. Godono quando si rendono conto che le fortunatissime prostitute di turno non sono che alle prime armi, ipotizzano lo facciano per necessità economica e si divertono - parole loro - ad umiliarle, infierendo su di loro in modi diversi.
Che fortunate.

Va meglio alle donne che si vendono nei luccicanti, bellissimi, bordelli tedeschi nei quali lavorare è molto molto realizzante.
Credo che sia davvero una gran bella esperienza e che le giovanissime provenienti, chissà perché, da Paesi dell'ex blocco sovietico si sentano davvero piene di potere, di fronte alla povera vittima di sesso maschile che, rifiutato (strano, eh?) dalle misandriche ipergamiche donnacce che non si prostituiscono, va in cerca di coccoline ed illusioni romantiche.

In questi siti, che già hanno dei nomi assai evocativi, ci sono utenti dai nick spettacolari che fan proprio capire che povere vittime anime belle li animano: Spaccaculi, orgasmodarottergamb, culocane...

Nei loro scritti le parole rimandano tutte a pezzi di carne da valutare come al banco della macelleria.
Dei vissuti, del piacere, delle emozioni della ragazza non v'è mai traccia.
Ma possiamo trovare:
1) epiteti: puttana, troia, cesso, mignotta, valvola di sfogo, lurida meretrice, zoccola, cagna...
2) descrizioni di eroiche gesta: castigata, clavata, trapanata, rotta, punita...
3) commenti tipo: soffriva, si lamentava, diceva di no...
4) conclusioni come: mi sono svuotato, l'ho umiliata sborrandole lì o là, l'ho lasciata in lacrime...
E i finali immancabili del povero ometto vittima gnegne che chiude, in caso lo sfogo non gli sia piaciuto, con un "missile" o con altre bellissime parole, se invece gli è piaciuto, consigliando lo stesso uso della ragazza ai suoi compari.
 
Ultima modifica:
Ho scelto apposta di parlare di prostitute che, fingendo di non vedere/non sapere/non conoscere, troppi definiscono "libere e autodeterminate"

Figuriamoci quando si parla di donne vittime di tratta.

Il coraggio di dire che il cliente di prostitute e vittima e la prostituta è "in vantaggio" è veramente sbalorditivo.
 

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