SE RINASCO VOGLIO FARE LA LANCIATRICE DI COLTELLI... DISTRATTA!! (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
E' arrivata l'ora di ELIMINARE certi inutili organismi genuflessi ai cinesi.....e Trump ha ragione.


Contrariamente alle smentite delle Nazioni Unite,
i funzionari delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno fornito i nomi dei dissidenti cinesi al regime comunista di Pechino
prima che quegli attivisti potessero testimoniare a Ginevra contro gli abusi del Partito comunista cinese,
secondo una serie di email riportate da The Epoch Times.




In effetti, dai documenti trapelati risulta che la pratica di consegnare i nomi dei dissidenti cinesi alla dittatura
era diventata ormai una “pratica abituale” da tutte le parti coinvolte.

L’informatore all’interno dell’ONU ha detto a The Epoch Times che continua ancora oggi, nonostante le smentite delle Nazioni Unite.


Le autorità comuniste cinesi hanno utilizzato i nomi ricevuti dall’ONU per impedire ai dissidenti di lasciare la Cina.

Almeno un dissidente identificato dall’ONU e detenuto dal PCC prima di partire per Ginevra, Cao Shunli, è morto durante la detenzione.


Se un dissidente fosse già fuggito all’estero allora i dirigenti del PCC rapivano i intimidivano i parenti
in modo da obbligare l’informatore a ritrattare.

A raccogliere le informazioni e a farle trapelare fuori dal Palazzo di vetro è stata l’attivista per i diritti umani, e dipendente ONU; Emma Reilly,
che ha fornito i documenti e confermato tutto in un’intervista radiofonica.


Thanks to @MaajidNawaz for having me. The world needs to know about @UN complicity in #UyghurGenocide. @antonioguterres this needs to stop now. It is not difficult. Just stop. https://t.co/bUJKsTRkO3

— Emma Reilly (@EmmaReillyTweet) November 1, 2020




Quindi le Nazioni Unite avrebbero consegnato ai carnefici le persone che avrebbero dovuto testimoniare contro Pechino.

Come fa a sapere queste cose Emma Reilly?

Semplicemente perchè era il suo capo che mandava queste informazioni.

Cosa è successo a questa persona quando queste informazioni sono trapelate?


È stata promossa.


Emma Reilly ha le email ed i documenti regali che provano questo comportamento da parte dell’ONU!



I critici del regime i cui nomi sono stati consegnati dalle Nazioni Unite includevano attivisti
preoccupati per il Tibet, Hong Kong e la minoranza islamica uigura nella Cina occidentale, tutti presi di mira dal PCC per vari motivi.


Nel febbraio del 2020, The Epoch Times ha riferito dello scandalo e della ritorsione subita da Reilly
per aver tentato di smascherare e fermare la pratica.

Il caso di Reilly all’ONU è in corso.

Rimane impiegata lì, ma è sotto “indagine” per aver reso noto questi fatti incredibili.


Importanti organizzazioni per i diritti umani in tutto il mondo hanno criticato la pratica delle Nazioni Unite per mettere in pericolo la vita dei dissidenti e delle loro famiglie.


Nei commenti a The Epoch Times, Reilly lo ha descritto come “criminale” e ha persino sostenuto che ha reso l’ONU “complice del genocidio”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ed ecco la presentazione di bidet.


Il Pentagono ha confermato che gli Stati Uniti hanno bombardato strutture delle milizie filo-iraniane nella Siria orientale,
la stessa zona dove operano anche militari americani in aumento di numero dall’insediamento del Presidente Biden.

Gli attacchi sono stati un risposta ad una serie di attentaati recentemente messi in atto contro l’Ambasciata, strutture e uomini americani in Iraq.



Statement from @PentagonPresSec on airstrikes conducted tonight by U.S. military forces against infrastructure utilized by Iranian-backed militant groups in eastern Syria. pic.twitter.com/dMdsMmpuAO
— Brett McGurk (@brett_mcgurk) February 26, 2021




Il portavoce del Pentagono ha affermato che gli attacchi hanno inflitto gravi danni alle infrastrutture di
“un certo numero di gruppi militanti sostenuti dall’Iran, tra cui Kait’ib Hezbollah e Kait’ib Sayyid al Shuhad”,
sottolineando che “più strutture” sono state distrutte.

Si presume che gli attacchi siano stati condotti con l’utilizzo di droni.


Rapporti non confermati dalla Siria parlavano di esplosioni nei pressi di Al-Bukamal, una città nella provincia di Deir-ez-Zor vicino al confine con l’Iraq.


Nell’ottica della presidenza Biden questi attacchi costituiscono un elemento di “De-escaltion” del conflitto nella regione.

Appare comunque indubbio che si tratta di un intervento attivo contro l’Iran
che si affianca al ritorno in forze di nuove truppe nella Siria orientale.

Si tratta di un ritorno della politica estera “Muscolare” in medio oriente
che abbiamo già visto in atto con la precedente presidenza democratica
e l’interventismo diretto in diversi scacchieri, soprattutto in Siria.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Libertà di parola e democrazia ..........barzelletta. SVEGLIA


Twitter ha annunciato di aver recentemente sospeso dozzine di account perchè minavano la fiducia nella NATO.

Secondo Reuters, faceva parte di una più ampia purga di quasi 400 account Twitter ritenuti “legami con Russia, Armenia e Iran”
attori statali che si è scoperto che hanno “violato l politiche di anti – manipolazione della piattaforma”.


Inoltre, secondo la Reuters, Twitter ha affermato che

“100 account con legami russi sono stati rimossi perchè amplificavano le narrazioni
che minano la fede nella NATO e prendevano di mira gli Stati Uniti e l’Unione Europea
“.






Ecco la dichiarazione ufficiale di Twitter tratta dal testo completo:



“Oggi stiamo rivelando due reti (di account ndt) separate che hanno legami russi.
La nostra prima indagine ha trovato e rimosso una rete di 69 account falsi che possono essere collegati in modo chiaro ad attori statali russi.
Alcuni di questi account hanno amplificato le narrazioni che erano allineate con il governo russo,
mentre un altro sottoinsieme della rete si è concentrato sull’indebolimento della fede nell’alleanza NATO e nella sua stabilità.
Come parte della nostra seconda indagine in quest’area, abbiamo rimosso 31 account da due reti
che mostrano segni di affiliazione con l’Internet Research Agency (IRA) e attori russi legati al governo.
Questi resoconti hanno amplificato le narrazioni che erano state precedentemente associate all’IRA
e ad altri sforzi di influenza russa rivolti agli Stati Uniti e all’Unione Europea “.


Alcuni account erano già stato sospesi precedentemente, ma la notizia della loro partecipazione a queste reti è stata resa nota solo ora.


Io sono un fervido atlantista e ritengo basilare l’alleanza con gli USA, in un corretto quadro di relazioni internazionali,
ma mi chiedo quanto sia coerente una politica di questo genere proprio con i principi di libertà che la NATO dovrebbe difendere.
Inoltre mi chiedo se la NATO sia una Fede, una sorta di chiesa a cui bisogna credere aprioristicamente.
Per non parlare dell’Unione Europea!. twitter sta lentamente scivolando verso una teocrazia di modello iraniano



Il Canale Russo RT, che descrive dettagliatamente il profilo di alcuni account colpiti dal ban, è stato poi rivelato che
“Uno degli account presi di mira appartiene al Valdai Discussion Club.
Un importante think tank russo, ospita un evento annuale a Sochi , che ha attratto dignitari come l’ex leader afghano Hamid Karzai,
una volta presidente finlandese Tarja Halonen, l’ex presidente sudafricano Thabo Mbeki,
l’ex primo ministro italiano Romano Prodi e l’uomo più ricco della Cina, Jack Ma “.

Finalmente vediamo Prodi disegnato come un cooperatore di feroci anti-atlantisti!
(beh effettivamente il professore bolognese è molto amico dei cinesi…).


Il confronto libero di idee sta diventando sempre più raro,
soprattutto sui social media che dovrebbero tutelarlo.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Possiamo dirlo: Xi Jinping è come il “Grande Leader” Pentastellato Luigi Di Maio perchè, anche lui, ha “Sconfitto la Povertà”.

Anzi, a dir la verità Xi Jinping è stato anche un po’ più modesto
perchè si è limitato a dire che ha sconfitto la “Povertà estrema”,
obiettivo un po’ meno ambizioso rispetto a quello conseguito dal nostro ministro degli esteri.


Il Premier cinese ha ufficializzato “la vittoria totale” senza balconi,
ma con una cerimonia tenuta nella Grande sala del Popolo,
chiudendo la campagna iniziata 8 anni fa con la sua salita al potere,
e rimarcando il ruolo centrale avuto dal Partito comunista cinese
battutosi “per migliorare il benessere delle persone” .

Del resto la lotta alla povertà sarebbe, in teoria “la sua missione originaria” del PCC.


La Cina ha speso 1.600 miliardi di yuan (246 miliardi di dollari) in questa campagna dal 18° congresso del Pcc,
portando fuori dalla povertà oltre 10 milioni di persone all’anno, fino a totali 98,99 milioni.

I 128.000 villaggi e le 832 contee, ufficialmente censiti come in estrema difficoltà, sono stati tutti rimossi dalla lista dell’indigenza.

Un risultato notevole, e , del resto, la crescita del reddito della R.P. Cinese è abbastanza evidente anche considerando le paghe medie


china-wages.png




Una paga media di 93 mila yuan all’anno è pari a 11.800 euro , non male per essere una paga media,
considerando da dove partiva la Cina negli anni settanta e dove è arrivata.

Anzi sarebbe un’impresa quasi epica, se pensiamo che le paghe medie nella manifattura, gli operai, sono di pochissimo distanti da quelle generali.


Negare che la Cina abbia compiuto un grande passo nella lotta alla povertà sarebbe assurdo.

Purtroppo questo non è avvenuto con un pari avanzamento nel rispetto della persona e delle libertà politiche.

Il miglioramento della qualità di vita delle persone dovrebbe spingerle a fare richieste anche in questo campo.


Intanto , per ora, Xi Jinping può vantarsi di essere come Di Maio.
 

Val

Torniamo alla LIRA
La quasi totalità dei Cittadini, NON CONOSCE. IGNORA.


La Pubblica Amministrazione è una casa di vetro?

Dovrebbe, lo impone la Costituzione e una legge del 2013 chiamata F.O.I.A.,
acronimo del solito assurdo inglesismo non comprensibile a tutti gli italiani.

Questa legge fissa un principio che riporto integralmente poiché poco noto anche a chi dovrebbe applicarlo,
la Pubblica Amministrazione, appunto, e chi dovrebbe farlo applicare localmente, i Sindaci dei Comuni.


"La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni,

allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa

e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubblich
e".


La stessa legge garantisce l'accesso agli atti e ai documenti, al fine di cui sopra,
a "chiunque" e senza bisogno di "motivazione".



La risposta della Pubblica Amministrazione e, in particolare, da chi è stato eletto per garantire i diritti dei cittadini,

i Sindaci ma anche i consiglieri comunali, maggioranza e minoranza, che stanno zitti o prestano acquiescenza,

è la "secretazione" dei documenti.



Non mi interessa il merito della questione, mi interessa il principio perchè
la sua violazione è un attentato alla DEMOCRAZIA che è sempre più in pericolo nel nostro Paese.


"Trasparenza" è sinonimo di "partecipazione" che è il requisito centrale della "democrazia".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Peraltro è incomprensibile la "secretazione" e l'impegno alla riservatezza poiché la legge stessa,

nello specifico l'art. 43 del TUEL (Testo Unico Enti Locali) prevede, nei casi previsti dalla legge,

l'obbligo dei consiglieri comunali al segreto che è molto più impegnativo della riservatezza.


Siano i Consigli Comunali a stabilire se, nel rispetto della legge, i documenti debbano rimanere segreti o meno.


Ritengo illegittima la "secretazione" anche con il riferimento all'art. 53 del Codice degli appalti

perchè, se l'aggiudicazione non è ancora avvenuta - anche con l'impegno alla riservatezza - il citato art. 53 sarebbe violato

mentre, in caso di aggiudicazione, non ne sussistono le ragioni.



Questi fatti, sicuramente censurabili, sono imputabili ai Sindaci e ai Consiglieri Comunali, di maggioranza e minoranza,
che troppo spesso dimenticano o ignorano i diritti dei cittadini e, in particolare, il loro diritto alla trasparenza.


La Democrazia, come diceva una noto filosofo, si realizza dimenticando l'io personale,
sostituendolo con l'io cittadino, ossia l'io collettivo,
cosa che la politica attuale ha dimenticato e di cui ne stiamo pagando le conseguenze.


Vogliamo continuare ad essere dipendenti e assoggettati a qualcuno o vogliamo cambiare?


Cambiare si può, anche in modo democratico, dipende da noi.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Quello che potete vedere nelle immagini è l’ultimo prodotto della Tevel aerobotics,
un’azienda israeliana che sta da tempo sviluppando le tecnologie robotiche nel settore agricolo.


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Il risultato del progetto, che è stato ampiamente finanziato con decine di milioni di dollari
e che conta già potenziali clienti dall’Australia all’Estremo Oriente,
è quello di poter fornire una tecnologia utilizzabile praticamente per raccogliere , 24 ore al giorno,
la frutta esattamente nel momento in cui viene stabilito che sia matura,
senza la partecipazione di forza lavoro umana, se non nelle fasi d’impostazione.


Questo Robot ha vinto il premio come Best Field Robot Concept 2020 e prosegue sulla via del “Precision farming”,
in cui la AI e la robotica permettono di ridurre al minimo i costi e l’utilizzo di pesticidi con la tecnologia.


Secondo i suoi realizzatori il Robot, con il sistema di raccolta,
sarà noleggiato ai vari produttori nella stagione della raccolta, ma , come è avvenuto per gli altri macchinari,
è solo questione di tempo prima che la soluzione sia alla portata delle tasche di tutte le aziende.


download-15.jpg



Una delle affermazioni classiche della sinistra ZTL etc,
è che abbiamo bisogno di immigrati perché altrimenti “Chi raccoglierebbe i nostri pomodori”.


La risposta è semplice: le macchine.

Anzi il fatto d’incentivare un’immigrazione di persone non qualificate viene a porre le basi di una crisi sociale ed economica colossale:
che faremo quando AI e robotica avranno spiazzato i lavori non qualificati?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Un imprenditore immobiliare va in crisi, ha debiti per 700 mila euro, ma un patrimonio stimato in 1,2 milioni.

Quindi non dovrebbe avere problemi a coprire il debito.

Invece, dopo innumerevoli ribassi, i suoi beni vengono venduti per 242 mila euro,
denari destinati soprattutto a coprire i costi di procedura, per cui l’imprenditore rimane senza beni e oberato dei debiti.


Paradossalmente anche i creditori sono stati “Fregati”: alla fine hanno perso la garanzia, ma il credito non è stato soddisfatto.


Sono 300 mila i sovraindebitati nella sola Lombardia,
di cui 100 mila senza neanche il conto corrente, ormai tagliati fuori dal sistema bancario.


Ci si aspetta che giungano a mezzo milione con la crisi covid, quando termineranno le moratorie.



Parliamo di numeri di diversi milioni in tutta Italia,
ed affrontiamo il problema con un sistema punitivo ed inefficiente come le vendite giudiziarie.



 

Val

Torniamo alla LIRA
Altro che fine del tunnel, qui da quel che si vede e si sente ci pare ovvio il fine emergenza mai o quasi.

Alla faccia del cambio di passo verso il futuro che speravamo e – seppure sempre meno – speriamo ancora con il Governo di Mario Draghi.


Tra le varianti di tutti i tipi che arrivano – statene certi arriveranno dai posti più impensati –
il ritmo delle nuove ondate, che lo sviluppo in serie delle onde di Jean Baptiste Joseph Fourier gli scuce un baffo,
il caos sulla produzione, fornitura e somministrazione dei vaccini,
assieme alla convinzione che non basteranno ad immunizzare per sempre e serviranno chissà quanti richiami,
siamo all’eternità del Covid e dell’emergenza.

Anziché sentir parlare della soluzione definitiva del problema Covid,
della vittoria sulla pandemia in dirittura d’arrivo,
di traguardo prossimo dell’uscita dall’emergenza sanitaria,
non si fa altro che terrorizzare i cittadini con le mutazioni più aggressive,
coi limiti dei vaccini, coi tempi biblici di risoluzione, con i rischi di un Covid immortale.

Alla faccia della serenità e della fiducia da restituire alla gente.

Verrebbe da dire che gli ideatori del piano Gran reset, ammesso che lo sia,
l’abbiano studiata bene la storia del virus manipolato e fuggito da Wuhan
per costringere il mondo a sottomettersi e cambiare.

Perché più andiamo avanti e più il colore della faccenda,
piuttosto che quello delle regioni, si tinge “rosso thriller”.

Ad ascoltare i tecnici, i commissari, gli esperti, tranne pochi e piuttosto emarginati,
è un coro pessimista di chiusura, aumento della virulenza, mutazioni più aggressive, limiti delle vaccinazioni.

Un bollettino quotidiano di paura, contagi, morti e feriti a oltranza, come a dire: non ce ne libereremo mai.

Incredibile ma vero, perché si inizia a convincere la gente all’abitudine perenne
della mascherina,
del distanziamento,
all’abitudine perenne nel saluto coi gomiti al posto dell’abbraccio,
all’abitudine perenne nel contingentamento degli inviti,
allo smart working definitivo,
agli acquisti on-line
e via dicendo.

Addirittura, all’abitudine sui diversi orari consuetudinari
perché col coprifuoco tutto si restringe in tempo e spazio, perfino dentro casa.


Piaccia o no, vogliono cambiarci il cervello, portarci piano piano ad essere altro,

abituarci per via della paura da virus a essere più soli, distanti, docili e rinchiusi.

Una sorta di teoria dell’uomo nuovo di Mao, una primavera comunista, anzi, pluto comunista cinese.



Del resto, non si spiegherebbe il perché sia tutto così negativo, privo di orizzonti, di speranza di tornare alla vita di sempre.

Ci dicono a martello che nulla sarà più come prima.

Per riuscirci, hanno messo in campo il virus immortale da una parte e la crisi economica epocale dall’altra.

Due catastrofi dalle quali sembra non solo difficile uscire, ma in tempi semmai indefinibili.

In Italia, poi, non ne parliamo.


Parliamoci chiaro: il Recovery sarà spalmato in più anni e alla fine andrà sicuramente ben oltre il 2026,
il piano vaccinale è già largamente ritardatario e deficitario
e quando prenderà il passo sarà sorpassato da qualche variante che ne richiederà uno diverso.

Così i saranno mutazioni in arrivo da Marte, magari portate dalla rover Perseverance atterrato su quel pianeta, e avanti così.


Fantascienza?

Illazioni?

Può darsi, staremo a vedere.


Nel mentre, Draghi è partito in continuità col precedente.

Le proposte sono quelle di Giuseppe Conte: rinvii, prolungamenti, conferme di provvedimenti, sulle cartelle.


Per esempio, si insiste nell’ipotesi economicamente e socialmente demenziale di spalmarle in due anni: 27 milioni di cartelle l’anno.

Ci prendono davvero per cretini, oltre che per limoni da spremere.



Si direbbe “cercano rogna”, perché è ovvio che serva una soluzione definitiva di pace fiscale per evitare la rovina e la rivolta civile.


Lo stesso sui ristori: per avere senso non solo devono essere immediati,
ma dell’ottanta per cento almeno, come succede ovunque nel mondo civile.

Idem sulle riaperture, perché non si possono tenere chiusi ad oltranza tutti
solo perché lo dicono Roberto Speranza e i suoi vicini, che poi creano il caos sui vaccini.

Non ha alcun senso, se non l’effetto suggestione impedire ai bar e ristoranti di restare aperti fino alle 22.

Come non ha senso per palestre, cinema, teatri, e così via.


Qui veramente vogliono portarci alla follia,
perché alla fine saremo pure diversi da prima e tutti ma saremo pure diventati matti.


Qui non si tratta di far il bastian contrario,

si tratta di buon senso rispetto alle alternative,

perché c’è sempre un’alternativa alla chiusura totale

e alla gente sepolta viva.



Inutile voler obbligare a capire una logica politica demenziale.


Possiamo subire e rispettare, ma certo mai condividere quello che sentiamo e vediamo.


Non condividiamo Domenico Arcuri commissario,

un Comitato tecnico scientifico che terrorizza e basta,

Speranza che spadroneggia alla guida di una sanità che sulle mascherine, tamponi, ventilatori e soprattutto vaccini ha fatto flop.

Non condividiamo gli stop and go senza senso su tutto,

non condividiamo la linea su ristori, cassa integrazione, cartelle.

Non condividiamo lo stop sulla legge Bonafede,

la conferma dello smart working di Stato,

del blocco degli sfratti e dei licenziamenti,

del reddito e quota 100,

della spesa e dello spreco assistenziale e clientelare cattocomunista.

Non ci piace la politica economica di sinistra che ha portato alla rovina del Paese.



Speravamo che su tutto questo Draghi dicesse “Big Ben ha detto basta”.

E invece ancora niente, andiamo avanti come prima..


Stretta la foglia larga la via, dite la vostra che ho scritto la mia.

Viva l’Italia, la libertà, la democrazia, il pensiero pluralista e liberal.
 

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