A me - di questa europa - non interessa nulla.....ma io ero refrattario all'idea dell'europa già nel 1972
dopo il Trattato di Bruxelles del 1965
I
capi di governo degli Stati dell'
Unione Europea non dovrebbero "ascoltare così tanto gli
elettori".
Parola di
Jean-Claude Juncker.
Le improvvide dichiarazioni del presidente della
Commissione Europea sono arrivate ieri da Roma, dove il numero uno dell'esecutivo dell'Unione si è recato per presenziare al conferimento del Premio Carlomagno a Papa Francesco.
Nella splendida cornice dei Musei Capitolini Juncker ha voluto strigliare quei politici definiti "europei a tempo determinato", pronti a rivolgersi a Bruxelles solo nel momento di incassare, e mai quando è l'ora di dare.
Troppo spesso i governanti del Vecchio Continente, ha spiegato l'ex primo ministro del Lussemburgo, guardano solamente ai
sondaggi e promuovono misure destinate perlopiù a soddisfare le richieste immediate dell'opinione pubblica interna.
"Chi ascolta l'
opinione pubblica interna - ha spiegato Juncker - non può promuovere la costruzione di un sentimento comune europeo, può non sentire la necessità di mettere in comune gli sforzi. Abbiamo troppi europei part-time."
Il Presidente della Commissione ha poi ricordato gli anni felici in cui veniva approvato il
trattato di Maastricht:
"Era un periodo stimolante, stavamo lavorando passo passo per convergere verso una moneta unica: c'era un sentimento condiviso da ministri degli Esteri e primi ministri, ci sentivamo addosso la responsabilità di fare la storia. Ecco, ora tutto questo è finito."