No, a mio avviso.
Sono d'accordo che la Scienza può essere una Religione per alcuni, e anche l'anticlericalismo può diventare un moto assolutamente irrazionale.
Ma, secondo me, il saggio ateo percepisce, come il saggio credente, che esistono alcuni vuoti, alcuni interrogativi irrisolti, Persone che non ci sono più e che gli mancano, ma riesce a convivere con queste "imperfezioni" senza dover provare a persuadersi che ci sia un'Entità Superiore capace di riempire quei buchi, di rispondere a quelle domande, o di tenèr da conto quelle Persone care.
"Il Grande Disegno" era sul mio comodino, qualche settimana fa. Non posso dire di averlo capìto tutto, ma consentitemi un atto di Fede verso la Scienza: se la teoria hawkinghiana verrà dimostrata, Dio non sarà mai esistito.
Il che non impedisce al saggio credente di comportarsi moralmente, cosa che vale anche per il saggio ateo, ovviamente: è solo che quelli dell'ateo non sono valori morali dettati dall'Altissimo (o, più spesso, interpretazioni effettuate da Pastori di statura variabile).
Hawking: "Non fu Dio a creare l'universo" - Repubblica.it