Sex Workers, Netflix, PornHub, crimini digitali

Ignatius

sfumature di grigio
Ho visto su Netflix il documentario "Money Shots", che parla della storia di Pornhub.

Money Shot: la storia di Pornhub | Sito ufficiale Netflix


Visto che è un documentario e non c'è un finale che rischia di essere spoilerato, dirò - a beneficio del dibattito - che, in sintesi:
1) una volta, l'attore/ attrice medio/a si faceva un qulo così (non sempre in senso figurato) e guadagnava poche migliaia di dollari al mese, e poteva capitare di dover lavorare in situazioni e con registi e partner sgradevoli
2) poi è arrivato PornHub, con il quale l'artista poteva incassare direttamente grazie ai contenuti che lui (o lei) realizzava e pubblicava sotto il suo diretto controllo
3) poi però hanno iniziato ad avere successo i video di utenti "non identificati" (registràti senza indicazione della carta di identità, e quindi non rintracciabili): tra questi sono comparsi video di minori o di riprese non consensuali
4) PornHub ha messo in campo un team di moderatori ridicolo (ogni persona doveva visualizzare 7-800 video al giorno), con il risultato che i video di revenge-porn o peggio (stupri, pedofilia) rimanevano online per mesi prima di essere rimossi e, una volta rimossi, ci voleva ben poco perché un altro utente li caricasse sul sito
5) E' partita una campagna mediatica contro PornHub, con il risultato che i gestori di carte di credito, per non vedere il loro nome associato a quello dei diffusori di immagini criminali, hanno deciso di non consentire i pagamenti al sito
6) Pornhub ha smesso di pagare i sex workers che prima (legalmente, senza molestare minori ecc.) avevano trovato una fonte di guadagno stabile e sicura
7) Si sono messi in mezzo anche i movimenti che non sono solo contro la pedofilia, ma anche contro il sesso in generale, e che quindi non volevano solo l'abolizione dei video illegali, ma anche della pornografia, e quindi la sparizione di PornHub (suona familiare? Sono gli stessi movimenti grazie ai quali non si può pubblicare una mamma che allatta al seno un neonato su Facebook né su Instagram).


Il risultato è che alcuni artisti, oggi, pubblicano gratis i loro video su PornHub per farsi conoscere e invitano i loro fans a seguirli (a pagamento) su OnlyFans, che invece funziona ancòra.
Alcuni/e sono tornati a lavorare per gli studi che li sfruttavano prima.
In ogni caso, le loro entrate i loro incassi si sono ridotti.

Ovviamente i pedofili e gli altri criminali hanno altre modalità di diffusione della loro merda.



O.T. PornHub ha appena cambiato padrone
Pornhub è stato rilevato da Rocco Meliambro, imprenditore italocanadese | Wired Italia
 

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