Si cambia

:Y semplicemente geniale :)

sì, eccellente... Berne soprattutto :up::up: ma anche i suoi discepoli

AT la conobbi da ragaSSo... c'est a dire, decenni fa :eek: forse Claire non era nemmeno nata :D
devo dire facilissima ed utilissima : smesso di colpo di leggere Freud e Jung :rolleyes:
e resta una costante del mio pensare

va da sè che Berne è nei miei lilibri :)
 
Da tutte le cose che hai raccontato precedentemente sembra che il tuo ruolo di adulto non sia mai stato apprezzato e riconosciuto (nella tua famiglia originaria), quello di bambina sia stato schiacciato e quello di genitore nella tua nuova famiglia non venga adeguatamente riconosciuto.... ma hai ampiamente dimostrato di saper fare quindi devi liberarti delle insicurezze che chi intorno a te, vittima egli stesso di insicurezze, ti trasmette, non perche' sei brava a priori, ma perche' hai gia' dimostrato nei fatti di saper fare. Questa consapevolezza da sola potrbbe cambiarti la vita. Quando e' il momento opportuno invece puoi darti liberamente al gioco, alla scoperta, alla sperimentazione perche' fa parte del nostro istinto farlo....e anche questo abbandonarsi al gioco potrebbe cambiarti la vita.... :)

"fa' sesso estremo con moderatori di sezioni di cazzeggio di forum di finanza massonica" è la giusta traduzione di questa pappardella? :-?
 
Penso che "E' un uomo" sia un tuo pregiudizio che non tiene conto di ampi spazi della persona. Dentro di noi c'e' sempre una parte bambino che va alimentata e curata, e' la parte piu' pura, istintiva, ingenua e giocosa ecc. (dentro di noi ci sono 3 parti: bambino, adulto, genitore; bambino e' la parte di quando eravamo piccoli, adulto e' quella che si sviluppa quando hai imparato ad assumerti responsabilita' e genitore e' quella che hai copiato dai tuoi che l'han copiata dai tuoi nonni o simili figure genitoriale; per esempio Gipa con la moglie quando non le dice che sa gia' i segreti delle figlie si comporta con lei agendo da genitore sulla sua (di lei) parte infantile, lei e' contenta perche' pensa di avere delle esclusive, lui che non e' avido sa "sacrificarsi" - non e' mica il penoso sacrificio che alcuni invasati operano in famiglia!! e' solo voglia di far contento l'altro cedendo una piccola parte di se'!!! - e concederle queste piccole soddisfazioni... non e' bellissimo?? :)) .

Secondo me ti divertiresti moooooolto di piu' con lui se oltre a condividere il ruolo genitoriale e di adulti giocassi con lui come quando eravate bambini (da come ho capito lui trascura la parte bambino di se' - non sa cosa si perde e potresti anche stimolarla tu sia che emerga tra di voi sia che egli stesso la riscopra e se la curi)... per esempio quando andavate a ballare, quella era la tua parte infantile che entrava in azione e ti faceva star bene...

Tra due persone (2 amici, una coppia, una persona anziana e un adulto, prese insomma due persone x qualunque) la relazione e' tanto piu' ricca e stimolante quanto piu' si riesce a giocare senza strappi su piu' piani, senza per esempio impuntarsi sul ruolo genitoriale e normativo (che si e' probabilmente subito da piccoli e che si tende a simulare da adulti) quando in realta' l'altro in quel momento avrebbe bisogno di giocare o di essere trattato da adulto.... Tutto chiaro, vero? :D:)

Sai... quello che dici è bellissimo e verissimo, però non tiene conto di una cosa che a me mette un'ansia mostruosa.

Lui arriverà a casa e avrà con sé un carico di pensieri e di stress notevole. Lo so, perché è dal 2008 che è così, per noi. I pensieri lavorativi che occupano tutto lo spazio nella sua testa e nella sua vita.

A me piacerebbe - e sul serio! - che abbandonasse quel cipiglio serio e perennemente preoccupato ed avendo io una parte bambina molto molto vivace, so che potrei giocare, come dici tu.

Ma quello che temo è di non riuscire a farlo perché non solo lui arriverà a casa pieno di pensieri e di stress, ma anche io sarò piena di pensieri e di stress. Il mio e anche il suo, perché il suo lo subisco anch'io e ne risento anch'io, mentre del mio lui non si fa carico.

Inoltre, io vivo immersa nel mondo dell'infanzia molte, molte ore al giorno e passo la stragrande maggioranza del mio tempo a prendermi cura di due ragazzini, a parlare di cose da ragazzini a vedere cose da ragazzini, ad occuparmi di cose da ragazzini.

Avere in casa - finalmente! - un adulto, per me significa un dialogo tra adulti. Una persona che parla con me da adulto e che mi tratta da adulta, sua pari, che condivide, da adulto, la parte finale della giornata.

Non so quanti di voi anelino così tanto ad un rapporto adulto con una persona, ne avete sicuramente molti più di me. Al lavoro, ma anche in casa... chi di voi ha famiglia e si ritrova regolarmente solo a casa dopo aver passato l'intera giornata in silenzio o a parlare con bambini?
E' abbastanza alienante e cancella molto della propria personalità adulta.

Forse è per questo che mi vengono i capelli bianchi a pensare di giocare con la parte bambina di mio marito.
Io di bambini non ne posso più.
Ne ho già due e la sola idea di aggiungerne un altro, sia pure solo per "finta" mi fa venire da vomitare.

Il mio terrore è proprio questo: di essere tanto ormai vessata dalla solitudine di crescere due bambini, che dover accudire o dover giocare, anche solo in senso figurato, con mio marito mi genera ansia.
Anche perché, ormai, ripeto, sono anni che lo faccio.

:help:
 
Poi magari, lui sarà tanto felice di essere a casa, che entrerà a passo di danza, con un sorriso che illuminerà l'ingresso. Mi acchiapperà per la vita e mi farà girare e poi mi darà un bacio sulla bocca e dirà: "Sei bellissima"

:eeh::eeh::eeh:

La speranza è l'ultima a morire, no?
E lui potrebbe DAVVERO essere così felice, o no?

:D:D

Ditemi di sì:-o
 
Poi magari, lui sarà tanto felice di essere a casa, che entrerà a passo di danza, con un sorriso che illuminerà l'ingresso. Mi acchiapperà per la vita e mi farà girare e poi mi darà un bacio sulla bocca e dirà: "Sei bellissima"

:eeh::eeh::eeh:

La speranza è l'ultima a morire, no?
E lui potrebbe DAVVERO essere così felice, o no?

:D:D

Ditemi di sì:-o
perché no? io lo farei ...
 

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