Il logo è lo stesso dal 1995, anno in cui la lista civica “Progetto Valmadrera” venne fondata,
ma la commissione elettorale circondariale, questa volta, lo ha bocciato:
a "mettere nei guai" il candidato sindaco Antonio Rusconi, ideatore del gruppo, l’icona di un campanile,
il cui uso è espressamente vietato nei simboli elettorali dalla normativa in vigore.
Non c’è più religione, verrebbe da pensare.
Eppure - come sottolineato da Rusconi, evidentemente infastidito dall’imprevisto - quello raffigurato dallo stemma di “Progetto”
è il campaniletto del 1600 del Centro Culturale Fatebenefratelli, non già quello della Parrocchiale di Sant’Antonio Abate.
"E’ una situazione paradossale”, è stato il commento del candidato primo cittadino.
“Il nostro logo non fa alcun riferimento religioso, rappresentando il simbolo di uno dei luoghi di aggregazione sociale e culturale
più importanti della cittadina, oggetto anche di una tesi di laurea. A ben vedere, poi, i campanili sono simboli civici,
considerato che gli orologi su di essi sono a spese dei Comuni. Nonostante il costo aggiuntivo non indifferente – ha proseguito l’Assessore in carica -
abbiamo già fatto modificare lo stemma, invece di fare ricorso, data la ristrettezza dei tempi.
Ci siamo comunque trovati spiazzati, non avendo ricevuto alcuna comunicazione circa modificazioni della legge in materia”.
Se, però, il dovere di ricusare i contrassegni di lista riproducenti immagini o soggetti di natura religiosa
imposto alle commissioni elettorali era stato in passato trascurato, questa volta niente “sgarri”.
E così il campaniletto del Fatebenefratelli, che spiccava appositamente su ogni manifesto affisso nel point elettorale affacciato su via Roma, oltre che sul web,
è stato prontamente “cancellato”, rimosso dal logo non senza l’amarezza del candidato sindaco.