Situazione Ucraina

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La #Russia annuncia 3 giorni di cessate-il-fuoco per permettere l’evacuazione dei CIVILI dall’ #Azovstal. I civili potranno scegliere se andare nei territori controllati dagli ucraini o in quelli russi. (Chissà se le milizie e gli Azov permetteranno loro di scappare)
 
Nonostante fossero rimasti a vivere come topi nell’ultima trincea di Azov - ha continuato Capuozzo - gli ‘eroi’ del Corriere della Sera che al momento della verità scansano la bella morte e chiedono permessini e corridoi umanitari. Report ha avuto il coraggio del tutto insolito per le grandi televisioni e di più per la Rai, di raccogliere i racconti dei civili di Mariupol, la città martire. E raccontano di chi li ha usati come scudi, e di chi li ha, se non martirizzati usati e gettati. Non mi ha sorpreso. La guerra ha sempre due volti, e due propagande. Finora, quella di Kiev, che ha il fascino della vittima, dell’aggredita, ha avuto via libera in ogni circostanza. Come se la propaganda, in guerra, fosse una sola”.
(Libero Quotidiano)
 
The satanists in favor of same sex marriages are also in favour of destroying Russia. This is not a coincidence.
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Está refugiada ucraniana que reside ahora en Grecia fue entrevistada en una playa, y en esta pose. Dijo que no podía volver a Ucrania, que se había traído a su madre y que intentan salir adelante. Ha desatado las iras de los griegos, y han enviado muchos mensajes a ese canal.
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La rifugiata ucraina non se la passa poi così male a quanto si vede ....chiappette al vento in una assolata spiaggia ellenica ....appero' !!
 
Está refugiada ucraniana que reside ahora en Grecia fue entrevistada en una playa, y en esta pose. Dijo que no podía volver a Ucrania, que se había traído a su madre y que intentan salir adelante. Ha desatado las iras de los griegos, y han enviado muchos mensajes a ese canal.
Vedi l'allegato 656517
La rifugiata ucraina non se la passa poi così male a quanto si vede ....chiappette al vento in una assolata spiaggia ellenica ....appero' !!
anch'io voglio fare assistenza :d:
 
 
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La guerra sta facendo emergere in molti politici, intellettuali e giornalisti italiani
sia un singolare atteggiamento censorio
sia la pretesa assolutista di possedere e incarnare la Verità unica,
sulla base di una presunta superiorità etica.

Così, si tende a negare a se stessi e agli altri persino il diritto di ragionare sulla base di fatti.

Chi soltanto cerchi di farlo viene accusato di “fare propaganda”, di “intelligenza con il nemico” e il demonio.

Se poi la fonte è russa, bisogna considerarla a priori falsa e fumo di Satana per definizione, senza ragionare nel merito.


Dell’intervista-scoop a un ministro si prende spunto da una singola affermazione falsa, maldestra
(sul presunto ebraismo di Adolf Hitler) per oscurare tutte le altre sue (interessanti) affermazioni,
rifiutando persino di ragionarci nel merito.


Eroici conduttori televisivi invitano giornalisti russi nei loro talk-show solo per interromperli, aggredirli e riderci su.

E fanno questo solo

per fare la ridicola e grottesca figura dei cavalieri del Bene, senza macchia e senza paura;

per esibirsi in cori conformisti, nella certezza del facile trionfo sull’ospite russo in condizioni di debolezza.


Questo vile atteggiamento di quei giornalisti
(che si dicono liberal-democratici e credono di combattere per la libertà e la democrazia)
è in se stesso, oltre che un canone classico della propaganda di guerra,
anche un atteggiamento irrazionale, illiberale, non democratico, oscurantista, cialtrone.

Ed anche cafone.



La verità più probabile è che quei giornalisti sono rosi da una falsa (e cattiva) coscienza.

Sostituiscono il sentimento di una presunta superiorità etica delle proprie posizioni
alla faticosa ricerca della verità, che si nutre di studi e di ragionamenti.

E si realizza nel confronto con i fatti e con le posizioni altrui, anche quelle dell’avversario, persino del “nemico”.

A quest’ultimo si negano a priori non solo verità, onestà e buonafede,
ma anche le caratteristiche della comune umanità.
Sono demoni e agenti del demonio.

Quei giornalisti si credono patrioti della civiltà occidentale,
ma negano il nucleo etico e spirituale più profondo di quest’ultima,
che è l’umanesimo liberale e cristiano universalista
(il quale impone di non negare ad alcun essere umano la ragione e l’umanità).

I giornalisti liberali e umanitari negano l’umanità e la libertà a chi più la dovrebbero riconoscere
se, come dicono, vogliono difendere la civiltà occidentale.

Scambiano l’Occidente con la Nato (che è solo una coalizione di Stati).

Giungono al punto da identificare l’Occidente con gli Stati occidentali e con i loro governi.

E, molti per la prima volta, con il proprio Governo.



Scatta il riflesso tribale “my country, right or wrong” che si addice alle trincee di guerra,
ma non alle attività intellettuali, per definizione – in Occidente – libere e laicamente autonome da condizionamenti esterni.


Qualcuno in questi giorni identifica addirittura l’Occidente con il presidente degli Stati Uniti
solo perché, per puri rapporti di forza, si trova a esserne il capo politico-militare.

Ma non può, per mere ragioni di forza, avere il titolo per dirigere le coscienze.


È singolare che possa farlo attraverso la falsa e cattiva coscienza dei giornalisti europei ed italiani.



Diremmo con Vittorio Alfieri: “Sta la forza per loro, per noi sta il vero”.
 

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