Situazione Ucraina

Certo che dare del "complottista" a prescindere, a chiunque nutra un dubbio su un argomento che non sia la sfericità della Terra e poi dissertare di polarizzazione delle opinioni è emblematico, quasi stupefacente.
 
No, non li metto in ignora, perchè così riesco a capire a quale livello sono arrivati
di condizionamento mediatico.

Ci sono dati CERTI, ma non serve. Sono allineati a 90 gradi.

Ma è proprio così che li vogliono e neppure se ne accorgono. Anzi.
 
Certo che dare del "complottista" a prescindere, a chiunque nutra un dubbio su un argomento che non sia la sfericità della Terra e poi dissertare di polarizzazione delle opinioni è emblematico, quasi stupefacente.

Però a pensarci bene comprendo che sia allo stesso tempo confortante e stancante ritrovarsi sempre dalla parte giusta, in compagnia dell'indiscussa ed indiscutibile verità, il che porta inevitabilmente e senza alcun dubbio a sentirsi i "migliori e giusti" e per converso a guardare con supponenza mista a disprezzo a tutti quelli che la pensano diversamente.
 
Spero solo che questa guerra finisca quanto prima, per poi prepararci alla nuova ed incombente emergenza, perché senza queste non si può stare.

Il Popolo deve essere e restare preoccupato e focalizzato sempre e soltanto su una cosa, al massimo due e possibilmente che gli facciano pensare che domani potrebbe "morire"…e quindi non ci resta che piangere…adesso segnatevelo (cit.)
 
Mah, sarà per caso vera la notizia ?

Che la controffensiva abbia prodotto una piccola avanzata, questo non lo nega nessuno.
Che quella avanzata sia assolutamente irrilevante dal punto di vista della speranza dell’Ucraina di sopravvivere questo è un altro fatto.


Ormai Zelensky è un pagliaccio che non fa più ridere nessuno.

Un comico prestato alla politica, che gestisce uno stato al collasso.

La determinazione dei coscritti inviati al fronte diventa ogni giorno più bassa.

Il consenso verso un governo, che non brilla certo per etica,
ma per costanti accuse di corruzione a livello internazionale, è bassissimo.

E le lunghe filippiche del presidente ucraino sulla mancanza di adeguato sostegno da parte dell’Occidente,
sono solo ingenerose, ma anche ingiuste.


Il segretario di Stato americano Anthony Blinken, nelle scorse settimane ,aveva vagheggiato di un grande successo ucraino.
Con un’Ucraina che aveva ripreso militarmente,il controllo di quasi la metà dei territori occupati dai russi.

Un vero e proprio miraggio.


Il presidente americano si trova davanti all’ennesimo disastro della sua amministrazione.​

Dopo la rocambolesca fuga in Afghanistan,​

che aveva sì ereditato dai suoi predecessori come situazione compromessa,​

ma sicuramente non ha saputo gestire; adesso si trova davanti ad un nuovo Vietnam.​



Gli Stati Uniti hanno impantanato tutto l’Occidente in una situazione drammatica.

È più lungimirante del vecchio inquilino della Casa Bianca, l’attrice su Susan Sarandon,
che sta chiedendo una soluzione diplomatica al conflitto.


Cosa che sembra parte della diplomazia statunitense ormai voglia arrivare a realizzare in tempi brevi.
ma dai, e chi avrebbe scritto queste troiate sentiamo.... qualche giornalettino filoruzzo?
 
…beh dopo questa risposta a super è ufficialmente Hors Catègorie…adesso si spiega tutto :up::DD:…non guarda in faccia nessuno…neanche gli utenti di spessore assoluto:d:
 
“Quante ne combinano quelli, dove ci stanno portando!
Mettono sotto processo chi vogliono, la gente sana la fanno diventare matta.
Siamo al punto disumanizzati che per la modesta zuppa di oggi
siamo disposti a sacrificare qualunque principio, la nostra anima,
tutti gli sforzi di chi ci ha preceduto, ogni possibilità per i posteri,
pur di non disturbare la nostra grama esistenza.

Ci basta non staccarci dal gregge,
non fare un passo da soli,
non rischiare di trovarci tutt’a un tratto privi del filoncino di pane bianco,
dello scaldabagno, del permesso di soggiornare.

Ciò che ci sta addosso non si staccherà mai da sé
se continueremo tutti ogni giorno ad accettarlo, ossequiarlo, consolidarlo,
se non respingeremo almeno la cosa a cui è più sensibile.

Se non respingeremo la menzogna.

Ed è proprio qui che si trova la chiave della nostra liberazione,
una chiave che abbiamo trascurato e che pure è tanto semplice e accessibile:

il rifiuto di partecipare personalmente alla menzogna.

Anche se la menzogna ricopre ogni cosa,
anche se domina dappertutto,
su un punto siamo inflessibili: che non domini per opera mia.

Non siamo chiamati a scendere in piazza,
non siamo maturi per proclamare a gran voce la verità, per gridare ciò che pensiamo.

Non è cosa per noi, ci fa paura.

Ma rifiutiamoci almeno di dire ciò che non pensiamo.

La nostra via è: non sostenere in nessun caso consapevolmente la menzogna.

Avvertito il limite oltre il quale comincia la menzogna
(ciascuno lo discerne a modo suo) ritrarsi da questa cancrenosa frontiera”.
 

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