+ Usraele grande democrazia
Due piccoli esempi sulle 40 "democrazie" avanzate
LOL
Oggi in Moldavia si tengono le elezioni per il rinnovo del Presidente e, su spinta della lacca in testa tedesca Orsola Gertrude von Kulayen, pure un referendum sulla futura adesione alla "mafiosa"
unione europea...
Orsù, caro Servo-gnini, ora leggi se i tuoi occhiali hanno ancora una buona gradazione !
In precedenza, il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo
Maria Zakharova ha affermato che circa 500 mila cittadini moldavi vivono in Russia, tuttavia Chisinau ha preparato solo 10 mila schede elettorali per votare alle elezioni presidenziali e referendum sull'integrazione europea.
Dunque, mi pare d'aver capito, che l'aspirante e democratica Moldova farà votare solamente il 2% degli aventi diritto, in Russia
Ed eccola qua invece la "seconda" grande democrazia sedimentata !
Gli indigeni australiani hanno espresso il 15 ottobre 2023 la loro rabbia e delusione dopo che la maggioranza bianca del paese ha respinto una riforma che prevedeva il riconoscimento dei popoli indigeni nella costituzione.
I leader aborigeni hanno chiesto una “settimana di silenzio” dopo il fallimento del referendum, mentre il primo ministro Anthony Albanese ha invitato il paese a ritrovare “uno spirito di unità”.
Con il 78 per cento delle schede scrutinate, circa il 61 per cento degli elettori ha votato “no” alla proposta di riconoscere gli abitanti originari del paese nella costituzione del 1901.
Gli elettori hanno anche respinto la creazione di un consiglio consultivo che avrebbe dato voce agli indigeni sulle questioni che li riguardano direttamente.
Gli aborigeni e gli indigeni dello stretto di Torres sono 984mila, pari al 3,8 per cento della popolazione australiana.
Secondo una coalizione di associazioni per i diritti degli aborigeni, milioni di elettori australiani hanno perso l’opportunità di rimediare alla “brutale espropriazione” inflitta agli indigeni: “Ora è il momento del silenzio, del lutto e di una profonda riflessione sulle conseguenze del voto”.
“Abbiamo chiesto un riconoscimento ed è stato rifiutato. Ora sappiamo qual è il nostro posto in Australia”.
“Noi aborigeni siamo qui da 60mila anni e continueremo a esserci”, ha dichiarato all’Afp l’elettrice aborigena Shirley Lomas. “La maggioranza ha votato ‘no’ perché teme il cambiamento. La maggior parte dei bianchi non conosce neanche un aborigeno”.
Gli indigeni hanno dovuto aspettare a lungo per ottenere il diritto di voto (nel 1962), il diritto di possedere le loro terre ancestrali e il diritto di essere eletti in parlamento.
Il razzismo contro noi italiani invasori olivastri dell’Australia
Quando gli australiani ci chiamavano invasori,«pelli-oliva» o «razza non affine e non confacente». Non solo gli aborigeni sono stati vittime del razzismo agli antipodi