Situazione Ucraina


Contrattacco russo a Kursk, truppe di Kiev semiaccerchiate

Mentre Zelensky continua la sua tournée europea per presentare il nuovo piano per la vittoria (ieri ne ha parlato Meloni, la quale ha ribadito il massimo sostegno a Kiev), l’esercito ucraino continua a soffrire su tutte le principali direzioni del fronte.

Ieri le forze armate russe hanno sferrato un importante attacco lungo sul fianco di Lyubimovka, portandosi sulla strada che unisce Korenevo a Sudzha. In questo modo è stata spezzata la logistica ucraina. Le truppe ucraine sul fronte di Olgovka rischiano di rimanere circondate dalla 155esima brigata russa.
 
Non ci capisco piu' niente :sad::sad:.
Se netamiao con gli izraeliani invade un paese tipo il Libano e' un amico che sbaglia e se spara a soldati dell'ONU
e' stato per sbaglio.
Se la cosa succede piu' a nord invece e' tutt'altra storia, che sia un per un discorso di latitudine? :mmmm:
 
Se anche un giornale "amico" lo scrive, vuol dire che sono messi proprio male male......

Sul campo la Russia ha trasferito circa 50mila soldati da altri settori del fronte nel Kursk.

Lo rivela il comandante in capo delle forze di Kiev Syrskyi,
omettendo però di riferire che le truppe di Mosca

hanno sfondato la linea di difesa ucraina,

sono avanzate di circa 5 km,

hanno circondato tre battaglioni,

e tagliato due importanti strade di rifornimento.
 
Se anche un giornale "amico" lo scrive, vuol dire che sono messi proprio male male......

Sul campo la Russia ha trasferito circa 50mila soldati da altri settori del fronte nel Kursk.

Lo rivela il comandante in capo delle forze di Kiev Syrskyi,
omettendo però di riferire che le truppe di Mosca

hanno sfondato la linea di difesa ucraina,

sono avanzate di circa 5 km,

hanno circondato tre battaglioni,

e tagliato due importanti strade di rifornimento.
Si si
Intanto gli f16 ucraini abbattono i jet ruzzi.
Ancorampoco tempo e con le nuove armi e permessi di usarle a lunga gittata vedrete la fine dei ruzzetti ignobili
 
l’Ucraina sta vincendo la guerra mediatica.

Eppure, non bastano le “narrazioni” confezionate ad arte per rendere credibile uno scenario.

É necessario che vi siano dati certi inoppugnabili a sostegno anche delle più rosee asserzioni trionfalistiche.

Ora, il presidente ucraino continua le sue peregrinazioni tra le cancellerie europee per chiedere maggiori aiuti militari e finanziari.

Allora, stiamo ai fatti.
A due anni e mezzo dall’inizio, il conflitto è mutato in guerra di attrito, la cui filosofia si fonda sul principio del logoramento.

Nella dottrina strategica, il conflitto viene vinto dalla parte in grado di reggere più a lungo lo sforzo bellico.

Se ne deduce che il vincitore sarà chi avrà pagato un maggior costo in termini di risorse umane, economiche e strumentali.

Nel caso della guerra russo-ucraina, i numeri sono implacabili.

La disparità che corre tra Mosca e Kiev
nel buttare nella mischia energie fresche
in sostituzione di quelle cadute in battaglia è incolmabile.
 
Al 2024 la popolazione ucraina è di 37,9 milioni (fonte: sito web Opendatabot, su numeri del ministero della Giustizia di Kiev),
nello stesso periodo la popolazione russa censita è di 144.820.422 unità (fonte: Population Pyramids of the World).

Mentre la Russia si prepara a richiamare 133mila persone per la coscrizione autunnale,
l’Ucraina deve fronteggiare il problema della crescita del fenomeno dei renitenti alla leva
che si accompagna a quello delle diserzioni dal teatro bellico.

Secondo le stime fornite al Financial Times da Dmytro Natalukha
– presidente della Commissione Affari economici della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino –
i coscritti resisi irreperibili sarebbero 800mila.

La propaganda ucraina, amplificata dai media occidentali,
ha battuto su un tasto che oggi si dimostra drammaticamente illusorio:
la lentezza della progressione dell’esercito russo
per incapacità tattico-strategiche dei suoi comandi militari.

La realtà si è manifestata crudelmente essere altra:

una fredda e ragionata strategia russa di avanzamento lento ma costante
delle fanterie e dell’artiglieria, studiata per ridurre progressivamente
gli spazi di manovra del nemico costretto a ripiegare.
 

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