Situazione Ucraina

dilettante...
io sono a 19 :d:

c'è però un caso davvero singolare che ritrovo nei quote che leggo, sebbene oscurato...
è ovunque, anche nel 3d del punto e croce :oops:
ma al contempo sta in bella mostra nell'ultima sezione con reiterate richieste di cancellazione... :mmmm:

le domande che ne conseguono sono...

se ignoro un utente che chiede di essere cancellato confermo la sua volontà?

ma se l'utente che chiede di essere cancellato poi scrive ovunque e di continuo è corente con la propria richiesta?

e infine io che ignoro chi vuol essere cancellato ma scrive parossisticamente e ossessivamente gli faccio del bene o del male?

- * - fa + o cosa?
:-D
La coerenza della persona prima di tutto.
Poi questa fissazione di valutare le persone in base alle ricchezze materiali possedute é veramente puerile, anzi ormai nemmeno più i ragazzini ci badano.

Dalla reazione isterica che hanno avuto, direi che ho rischiato di rovinare loro qualche altro piano.
 
"Le guerre sono da deplorare.
Io mi domando perché i grandi della terra, quelli che hanno soldi, mettono solo fantocci a governare i Paesi.

Perché in Ucraina hanno messo un buffone?
Zelensky non solo faceva il comico, ma faceva delle gag da vergognarsi
.

Questo è il Presidente Ucraino, balla con i tacchi a spillo e fa gli spogliarelli.

Ci sono video in cui lui non faceva il comico come Beppe Grillo o Crozza, ma il clown vero e proprio, anche volgare.

Suonava il pianoforte con il pisellino.

La gente si sbellicava mentre vedeva Zelensky suonare il piano con il suo bigolino. Che talento!

Per fare spettacolo era costretto a fare buffonate che non erano neanche comiche.

Puoi andare a trattare diplomaticamente? Se lui fosse stato un vero statista non avrebbe avuto bisogno di fare queste cose.

Noi mandiamo le armi a questo comico dal pisello suonatore.

Ma sulla base di quali leggi italiane e Costituzione mandiamo armi da guerra a uno così?


Perché non l'abbiamo fatto con quelli del Dombass quando venivano sparate cannonate e ne ammazzavano decine di migliaia?
".
 
La germania serva usa, i risultati si vedono..


THE ECONOMIST: "UN TEMPO DOMINATE, ORA LA GERMANIA È DISPERATA"
La Bundesbank avverte di un elevato rischio di default aziendale in Germania nel 2025. Gli alti prezzi dell'energia dovuti al rifiuto tedesco del gas russo sono la ragione principale del deterioramento del settore manifatturiero, che rappresenta il 20% del Pil, il doppio di quello francese.
Le industrie tedesche ad alta intensità energetica non crescono da due decenni. Il settore automobilistico perde posti di lavoro da sei anni. All’improvviso “tutto è finito”, dice Moritz Schularik, portavoce del Kiel Institute for World Economics.
The Economist (Once dominant, Germany is now desperate) critica anche l'economia tedesca: "La Germania è disperata mentre il suo modello economico crolla".
Il collasso dell’economia tedesca avviene sullo sfondo di una recessione: soffre di deindustrializzazione, ha perso l’opportunità di investimenti su larga scala in un’era di bassi tassi di interesse e ha perso la capacità di padroneggiare le nuove tecnologie. L’ultima grande startup tedesca di successo è stata SAP, una società di software fondata nel 1972.
 
"Perchè sono convinto che senza libertà politica, tutte le altre sono minacciate:
libertà della persona, della coscienza, della famiglia, delle associazioni, dei sindacati.
Solo un clima di libertà e responsabilità insegna all'uomo l'arte di controllarsi e di avere fiducia in sé stesso."
 

MISSILI E MESSAGGI: MOSCA NON BLUFFA, L’OCCIDENTE SUL CIGLIO DELL’ABISSO
Di Pino Cabras

Stasera se n’è accorto tutto il mondo: Mosca non bluffa. Il missile balistico ipersonico di medio-lungo raggio a testate multiple indipendenti lanciato dalla Russia verso l’Ucraina chiarisce infatti molto bene le idee a un bel po’ di teste calde ma vuote che abbiamo da questo lato del mondo. A tutti gli irresponsabili che credono che Mosca si arrenderà davanti all’insistenza delle loro provocazioni, il lancio di risposta è arrivato assieme a un messaggio di Vladimir Putin. Il messaggio della sera del 21 novembre completa quel suo primo messaggio di qualche settimana fa, che i governanti sguatteri di Washington e il loro coro di giornalisti russofobi non avevano voluto prendere sul serio, nonostante non lasciasse margini a dubbi.
Tutto molto chiaro: il lancio dal suolo ucraino di una tipologia di missili a lungo raggio che può funzionare solo con l’assistenza tecnologica, satellitare e organizzativa di potenze esterne alle forze armate ucraine implica il coinvolgimento diretto in una guerra alla Russia di quelle stesse potenze, e a catena implica un adattamento della risposta russa. Dunque: un cambiamento della dottrina sull’uso dell’arma nucleare, un impiego di armamenti inediti che riequilibrino il nuovo livello della minaccia, la considerazione delle basi militari delle potenze che aggrediscono il territorio della Russia come obiettivi legittimi di una necessaria risposta.
Il nuovissimo missile Oreshnik si è presentato in questi termini: troppo veloce per poter essere in qualche modo intercettato, estremamente preciso, capace di colpire tanti bersagli contemporaneamente, con una gittata che può raggiungere ogni angolo dei territori delle potenze europee. Per ora senza testate nucleari, un domani, potenzialmente, con testate nucleari.
Ribadisco: testate nucleari non intercettabili, precise, a distanze illimitate. Ognuno degli Oreshnik può distribuire su 6-8 obiettivi altrettante testate ciascuna con una carica che vale 100-200 Hiroshima. È CHIARA LA QUESTIONE?
Tutti tranquilli, vero? Volete affidare la vita vostra e dei vostri figli a Ursula Von Der Leyen, a Mark Rutte, a Pina Picierno, a tutti quei mirabolanti statisti sonnambuli che ci vogliono accompagnare gentilmente fino all’abisso dandoci dei “putiniani” se usiamo la ragione?
Vale la pena dunque andare dietro a politici maggiordomi che già ieri hanno accettano senza battere ciglio un pesantissimo declassamento economico e industriale dell’Europa a tutto vantaggio degli Stati Uniti, che oggi accettano di esporci a un repentino deterioramento della sicurezza militare e domani accetteranno un olocausto nucleare su scala continentale?
Pensate che questi mentecatti che hanno rimpinzato di armi il genocida del Vicino Oriente per fargli bombardare ogni edificio della Striscia siano credibili filantropi appassionati dell’instaurazione di una piena democrazia da qualche altra parte? Questi miserabili servi dei servi, questi gerarchi feroci e ottusi?

La posta in gioco è ormai questa, se non fosse ancora chiaro: in Occidente, una classe dirigente composta da individui selezionati in base alla disponibilità a sacrificare interi popoli, sta proprio per sacrificare interi popoli. Questa macchina della follia deve fermarsi. Sapete come ha chiuso il suo messaggio il presidente russo? «Abbiamo sempre preferito e ora siamo pronti a risolvere tutte le questioni controverse con mezzi pacifici, ma siamo anche pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi. Se qualcuno ne dubita ancora, allora è vano: la risposta sarà sempre lì.»
È saggezza politica e umana allargare lo spiraglio di pace. È criminale voler insistere nella guerra totale. Non credete a una parola del coro dei grandi giornali e mobilitatevi come potete per sollevare la vostra e la nostra voce, i nostri canali e l’ispirazione di chi vuole la pace. Sapendo che useremo sempre più l’arma della parola, ma che d’ora in poi crescerà anche la parola delle armi.
 
La germania serva usa, i risultati si vedono..


THE ECONOMIST: "UN TEMPO DOMINATE, ORA LA GERMANIA È DISPERATA"
La Bundesbank avverte di un elevato rischio di default aziendale in Germania nel 2025. Gli alti prezzi dell'energia dovuti al rifiuto tedesco del gas russo sono la ragione principale del deterioramento del settore manifatturiero, che rappresenta il 20% del Pil, il doppio di quello francese.
Le industrie tedesche ad alta intensità energetica non crescono da due decenni. Il settore automobilistico perde posti di lavoro da sei anni. All’improvviso “tutto è finito”, dice Moritz Schularik, portavoce del Kiel Institute for World Economics.
The Economist (Once dominant, Germany is now desperate) critica anche l'economia tedesca: "La Germania è disperata mentre il suo modello economico crolla".
Il collasso dell’economia tedesca avviene sullo sfondo di una recessione: soffre di deindustrializzazione, ha perso l’opportunità di investimenti su larga scala in un’era di bassi tassi di interesse e ha perso la capacità di padroneggiare le nuove tecnologie. L’ultima grande startup tedesca di successo è stata SAP, una società di software fondata nel 1972.
Pmi manifatturiero francese e tedesco sotto le attese
 
Vai dal fetramenta e comprati un vetro nuovo!!

Non chiedere cosa puô fare Putin per voi....tanto non fa na minkia....chiedete cosa potete fare voi per Putin

I vetrai sono tutti al fronte.
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