Situazione Ucraina

LUKoil per lo sviluppo di una rete di trasporto del gas in Bulgaria​


20.09.2002 08:52

La Russia » Economia
LUKoil allargherà la sua rete di trasporto del gas in Bulgaria, secondo un annuncio fatto oggi dal presidente bulgaro Georgi Parvanov in una conferenza stampa congiunta con il plenipotenziario del presidente russo per la regione centrale della regione centrale, Georgi Poltavchenko. Parvanov ha detto che l'accordo è stato raggiunto questa mattina durante il suo incontro con i rappresentanti delle imprese russe. Secondo Parvanov, è stata anche discussa la questione dello scambio di risorse energetiche russe per i servizi di costruzione bulgari, i prodotti manifatturieri e gli alimenti. Il Presidente bulgaro ha inoltre accolto con favore l'intenzione di Gazprom di sviluppare la cooperazione con le imprese di costruzione bulgare.

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Bisogna scavare, ma si trovano joint venture tra aziende russe e europee.
Nei primi anni 2000 i russi hanno cercato di espandere la loro sfera di influenza senza successo
2000 :oops: :lol::lol:guarda che la Russia è quasi entrata nella Nato ad inizio millennio e partecipava agli incontri G7 o similari. Continua a scavare
 
Aggiornamento prezzo gas a stasera

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tutto ‘sto casino per il gas a 50? Può fare molto meglio

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ipotesi osservando il grafico del gas naturale CFR. A confronto pattern con il trend 2000 e 2024
 

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Se poi il governo liberalizza il mercato senza mettere paletti “seri” o coprirsi con strumenti finanziari dalle oscillazioni annuali, il gioco è fatto…

Nella vita puoi fare due cose

1. Lamentarti
2. Cercare la soluzione

:rolleyes:

Siamo i servi della gleba di una nazione sul baratro del fallimento di una economia ormai insostenibile, pensi veramente che si possa fare affidamento su un governo che NON considera minimamente i nostri interessi ne tanto meno a tutelarci?

A mio parere stanno facendo di tutto per affossare questa nazione ed una parte di UE.
Non fa parte di me lamentarmi, ma ESIGO SEMPRE CHIAREZZA e dove c'è l'inganno cerco di trovare soluzioni ed evito di subire, come è accaduto con i sieri sperimentali propinati sotto ricatto.

Il problema non è se io o tu riusciamo a schivare l'ennesimo boicottaggio dei nostri interessi da parte di un governo totalmente sottomesso agli USA, la grossa difficoltà è che gran parte degli italiani cadrà impotenti e questo riguarda TUTTI NOI!

Si sta sgretolando sempre più ogni forma di diritto e tutela compresa la salute e propri risparmi, se la maggior parte delle persone coinvolte cede passivamente (ripeto come accaduto con la pandemia organizzata dai criminali di alcuni governi) ci troviamo tutti a dover cercare soluzioni FUORI da questo governo e nazione, ed essendo una nazione prevalentemente di anziani, sia di età che di mentalità, è durissima reagire.

Spero di essermi espressa in modo chiaro e comprensibile.
 
Situazione Gas



La Russia non incassa 5 miliardi dalla UE.
Ma l’India gliene da 7 per poi incassarne 9/10 dagli usa che lo rivendono alla UE a 15
Quindi la UE paga 15 ciò che pagava 5
La Russia incassa 7 invece che 5
L’India incassa 2/3 senza fare nulla
Gli usa incassano 5 senza fare nulla

L'ukraina perde 1 miliardo per fine transito

Tutti contenti

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Ultima modifica:
chatGPT descrive uno scenario geopolitico economico dove viene a mancare la possibilità di usufruire del gas russo.....

La fine delle forniture di gas russo all'Europa, già iniziata con il conflitto in Ucraina e le successive sanzioni imposte alla Russia, potrebbe avere numerose conseguenze nei prossimi mesi. Le ripercussioni dipendono da diversi fattori, come la capacità dell'Europa di diversificare le fonti di approvvigionamento e l'efficacia delle politiche energetiche adottate dai singoli Paesi. Ecco alcune delle possibili conseguenze:

1.​

  • Tendenze a breve termine: L'Europa dipendeva fortemente dal gas russo, che rappresentava una parte significativa delle sue forniture. Senza più queste importazioni, la domanda di gas da altre fonti potrebbe aumentare, creando una pressione sui prezzi. Già nel 2022 e 2023 si sono visti aumenti significativi dei prezzi energetici, e senza il gas russo, la tendenza potrebbe continuare.
  • Mercati globali: I Paesi europei potrebbero cercare di ottenere gas da altre regioni, come gli Stati Uniti o il Qatar, ma la concorrenza per le forniture limitate potrebbe spingere ulteriormente al rialzo i prezzi globali.

2.​

  • Settori industriali vulnerabili: Le industrie ad alta intensità energetica, come la chimica, la siderurgia, e la produzione di fertilizzanti, potrebbero subire un duro colpo a causa dell'aumento dei costi energetici. Questi aumenti potrebbero tradursi in prezzi più elevati per i consumatori e in una possibile riduzione della competitività internazionale di alcune aziende.
  • Effetto domino su altre risorse: L'alto costo dell'energia potrebbe portare a un aumento dei prezzi di altri beni di consumo, aggravando la già alta inflazione, che potrebbe colpire pesantemente le famiglie.

3.​

  • Diversificazione delle fonti: L'Europa si sta rapidamente adattando alla carenza di gas russo, aumentando le importazioni di gas naturale liquefatto (LNG) da altre regioni. Tuttavia, la capacità di importazione di LNG in Europa è limitata e dipende da infrastrutture come i terminal di rigassificazione.
  • Concorrenza globale: Altre regioni, come l'Asia, potrebbero competere per le stesse forniture di LNG, aumentando la pressione sui prezzi e rendendo il mercato più volatile.

4.​

  • Inverno rigido: In caso di inverni particolarmente rigidi, con una domanda di gas elevata per riscaldamento, l'Europa potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di razionare le forniture di energia, sia per le imprese che per i consumatori privati. Questo potrebbe portare a disagi, interruzioni nelle forniture di energia e un impatto negativo sul benessere sociale ed economico.
  • Misure di emergenza: I governi potrebbero introdurre misure come limitazioni nell'uso del gas, incentivi per il risparmio energetico o anche aumentare l'uso di combustibili alternativi (ad esempio, carbone o biocombustibili).

5.​

  • Investimenti nelle rinnovabili: La dipendenza dal gas russo ha spinto l'Europa a intensificare gli sforzi per la transizione verso fonti di energia rinnovabile. Paesi come la Germania, l'Italia e la Francia stanno investendo in soluzioni di energia solare, eolica e altre fonti di energia rinnovabili. Questo processo potrebbe subire un'accelerazione nei prossimi mesi.
  • Nucleare e altre fonti: Alcuni Paesi potrebbero essere costretti a rivedere le loro politiche energetiche a breve termine, ad esempio, riattivando centrali nucleari (come in Germania) o aumentando l'uso di carbone, almeno temporaneamente, per garantire la sicurezza energetica.

6.​

  • Sviluppo di nuovi alleati energetici: L'Europa potrebbe rafforzare le sue alleanze con Paesi produttori di gas, come gli Stati Uniti, il Qatar, l'Algeria e altri fornitori di LNG. Tuttavia, queste nuove alleanze potrebbero comportare costi più elevati e una maggiore dipendenza da attori esterni.
  • Conflitti geopolitici: La scarsità di gas potrebbe spingere ulteriormente la competizione per le risorse energetiche, portando a tensioni geopolitiche, non solo con la Russia, ma anche con altri Paesi che potrebbero cercare di sfruttare la situazione per ottenere contratti energetici favorevoli.

7.​

  • Settori colpiti: A causa dei costi più elevati e della possibile chiusura di alcune industrie ad alta intensità energetica, ci potrebbero essere perdite di posti di lavoro in determinati settori, mentre altri potrebbero emergere grazie all'espansione delle energie rinnovabili e delle infrastrutture per il LNG.
  • Disuguaglianza sociale: Gli aumenti dei prezzi dell'energia potrebbero avere un impatto maggiore sulle famiglie a basso reddito, creando disuguaglianze sociali e aumentando la pressione sui governi per fornire sussidi o altre forme di aiuto.

8.​

  • Sebbene a breve termine le difficoltà potrebbero essere considerevoli, nel lungo periodo, l'Europa potrebbe essere in grado di adattarsi al nuovo scenario energetico, aumentando la capacità di importazione di LNG, espandendo le energie rinnovabili e migliorando l'efficienza energetica. Tuttavia, ciò richiederà investimenti significativi, politiche coordinate a livello europeo e tempo.
In sintesi, senza la possibilità di usufruire del gas russo, l'Europa potrebbe affrontare alti costi energetici, impatti sull'industria, un incremento dei prezzi e una maggiore instabilità geopolitica. Allo stesso tempo, la transizione verso fonti energetiche più diversificate e rinnovabili potrebbe accelerare, ma richiederà tempo e risorse.
 

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