Certo che chi si ritrova con 200 o molte più migliaia di euro di minus sai che soddisfazione, io comunque non credo che in Italia siano molto più seri che in Olanda come funzionamento della giustizia, questa è una boia.ta...fra non molto sapremo di che male dovremo morire, speriamo bene per lo meno la quotazione del 31 Gennaio e poi si andrà avanti con i nostri avvocati
. Aggiungo questo articolo che mostra quanto contano in Olanda i contratti:
I treni Ansaldo Breda non funzionano, Olanda e Belgio ne sospendono l’uso
25 January 2013
Treni a pezzi, danneggiati dalla neve e malfunzionanti. Non va bene l’esperienza di Ansaldo Breda in Belgio e Olanda. Anzi, va malissimo: secondo quanto riporta la stampa belga i nuovi treni ad alta velocità Fyra V250, prodotti a Pistoia e che collegano (anzi, collegavano) le principali città olandesi a Bruxelles, saranno sospesi. Erano entrati in attività a dicembre 2012, ma son durati poco. Se poi i problemi non saranno risolti in tre mesi le commesse già fatte (16 da parte della società dei treni olandesi, tre per quella belga) verranno annullate. E i treni già consegnati? Restituiti, con la possibilità di farsi restituire i soldi. Ogni convoglio, va ricordato, costa più di 20 milioni di euro.
Alla base di questa decisione drastica ci sono problemi «allucinanti», come ha detto alla tv l’amministratore delegato della compagnia ferroviaria belga Sncb (Societé National des Chemins de fer Belge) Marc Descheemaecker. Fin dalle loro prime corse i treni hanno accumulato ritardi e problemi. Alcuni sono stati annullati. Uno, partito, si è poi bloccato in una galleria, obbligando i passeggeri a scendere per continuare il tragitto in bus. I pezzi si rompevano, i convogli si bloccavano. Il nuovo servizio Fyra, che pure voleva suggerire la parola fiamminga “fier”, a indicare “orgoglio” diventa il bersaglio degli umoristi dei due paesi, che li chiamano “Alditrain”, (da Aldi, nome di un celebre discount olandese), per indicarne la bassa qualità. All’inizio, alla Sncb minimizzavano: «malattie di giovinezza», dicevano. «Non è affatto peggio dei vari Thalys e Eurostar, quando furono lanciati», aveva aggiunto Descheemaecker. E «anche i treni Benelux erano annullati ogni volta».
Poi, però, la musica è cambiata. I danni sono continuati, e la scoperta, avvenuta il 18 gennaio, di pezzi di treni sulle rotaie (addirittura un pezzo di cofano) hanno convinto le società a chiudere la questione. I belgi hanno sospeso le corse e le commesse (almeno 63 milioni di euro) almeno finché non ci sarà una garanzia reale, e hanno dato ad Ansaldo Breda tre mesi di tempo per risolvere la situazione. Gli olandesi ci hanno messo il carico: «Stiamo considerando l’ipotesi di fermare il progetto Fyra, perché abbiamo perso fiducia nei loro costruttori», ha dichiarato mercoledì 23 gennaio Bert Meerstadt, direttore della società di ferrovie olandese, alla tv Rtl Z. «Non sarà facile, ma vorremmo anche recuperare i soldi», restituendo al mittente i treni e facendosi risarcire per i disagi.
E di fronte alle accuse, Ansaldo Breda che fa? Si è scusata per i disagi, e ha avanzato una spiegazione. La causa sarebbe un «indebito accumulo» di neve sotto i treni: con il freddo sarebbe diventata ghiaccio, che staccandosi mentre il treno era in corsa, provocava danni al sottocassa. Una risposta che non soddisfa i vertici delle ferrovie: «Quando sento le loro scuse, resto a bocca aperta», ha risposto Descheemaecker. «I problemi, poi, c’erano anche prima che arrivasse la neve», ha rincarato Meerstard.
L’azienda pistoiese, il 20 gennaio, ha anche mandato ad Amsterdam una squadra di 30 tecnici per rimediare ai problemi. Una figuraccia, certo. Ma anche un disastro economico. Eppure, i treni «avevano affrontato tutte le previste e adeguate sperimentazioni e collaudi», specifica Ansaldo Breda. Cioè le prove in camera climatica all’Arsenal Institute di Vienna e le corse sul circuito di test di Velim, in Repubblica Ceca. E anche sui percorsi Fyra.
Di fronte a questo disastro, però, si va verso una commissione di inchiesta parlamentare. Il 28 gennaio ci sarà una riunione congiunta tra la Commissione delle Infrastrutture della Camera belga e il suo omologo olandese. Per investigare le responsabilità delle due aziende, ma anche dei governi dei due paesi. La questione Fyra sta crescendo. E non c’è nulla di cui essere orgogliosi.
Finmeccanica, Farnesina difenderà Ansaldo Breda presso autorità Belgio e Olanda
venerdì 7 giugno 2013 14:26
ROMA, 7 giugno (Reuters) - La Farnesina, su input del ministro Emma Bonino, si è attivata con le autorità belghe e olandesi per difendere gli interessi di Ansaldo Breda, società del gruppo Finmeccanica, nella disputa su una commessa di treni ad alta velocità sulla tratta Bruxelles-Amsterdam.
E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri.
"Viene seguita con particolare attenzione, al ministero degli Esteri, la vicenda del contratto di fornitura per treni ad alta velocità Fyra, assegnato dalle ferrovie belghe (Nmnbs) ed olandesi (Ns) all'azienda Ansaldo Breda del Gruppo Finmeccanica, e successivamente sospeso per decisione unilaterale delle società committenti", dice la nota.
Il comunicato aggiunge che, "su istruzioni del ministro Bonino, la Farnesina si è attivata, attraverso le ambasciate a Bruxelles e all'Aja, al fine di promuovere e tutelare, presso le autorità dei due Paesi, gli interessi dell'impresa italiana, e di rappresentare il vivo auspicio di una rapida e positiva soluzione del caso. Nel corso dei passi diplomatici compiuti negli ultimi giorni, è stato, in particolare, ricordato che il treno V250, oggetto della commessa, ha già ottenuto tutte le certificazioni internazionali per la messa in esercizio, e che l'autorizzazione per la sua messa in servizio è stata rilasciata in conformità alle regole ed alle certificazioni previste dalla normativa".
Due giorni fa, come ha precisato questa mattina una nota sindacale della Fim-Cisl, l'azienda italiana ha "ricevuto formale comunicazione della disdetta della commessa V250 per 19 treni, 3 Belgio, 16 Olanda, ufficialmente per motivazioni tecniche e di carenze progettuali dichiarate dai committenti".
Sulla vicenda, Ansaldo Breda ha tenuto una conferenza
stampa ieri a Napoli.