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Soliti complottisti.


Vedi l'allegato 713167


 
Parlando alla BBC, Fatih Birol ha affermato
che se la ripresa economica della Cina dalla pandemia
dovesse accelerare nel corso dell’anno
e se l’inverno nell’emisfero settentrionale fosse più rigido di quello dell’anno scorso,
i prezzi aumenterebbero.


In tal caso, i governi dovrebbero intervenire nuovamente per sovvenzionare il consumo di energia.

Altrimenti vi sarebbe il rischio di una povertà energetica.


In uno scenario in cui l’economia cinese è molto forte, acquista molta energia dai mercati,
e abbiamo un inverno rigido, potremmo assistere a una forte pressione al rialzo dei prezzi del gas naturale,
che a sua volta graverà ulteriormente sui consumatori
“, ha dichiarato Birol alla BBC.


Inoltre, Birol ha detto di non poter escludere blackout in inverno, che potrebbero essere “parte del gioco”.


Il mese scorso, il capo del regolatore energetico tedesco ha lanciato un allarme simile per l’inverno 2023/24.
Parlando con i media locali, Klaus Mueller ha detto che la crisi energetica in Europa non è ancora finita
e che se l’inverno sarà freddo, l’offerta potrebbe essere inferiore alla domanda.

Per quanto riguarda il riempimento dei serbatoi di stoccaggio, ora siamo a un livello diverso rispetto all’anno scorso…
Ma il fattore più importante rimane il tempo atmosferico
“, ha dichiarato Mueller all’inizio di giugno, come riportato da Reuters.
La crisi energetica non è ancora finita“, ha aggiunto.

La Cina rimane il principale fattore che influenzerà i prezzi dell’energia per il resto dell’anno.

Finora la sua ripresa economica è stata più stentata di quanto inizialmente previsto
e questo ha portato a un calo dei prezzi dell’energia sui mercati mondiali.

Ma l’attività industriale potrebbe ancora accelerare con l’aiuto del governo, e questo farebbe salire i prezzi per tutti gli acquirenti.


Se a ciò si aggiunge la dubbia probabilità
che si ripeta l’inverno insolitamente caldo dello scorso anno,
il potenziale di incertezza dei prezzi e dell’offerta di energia
aumenta notevolmente.
 
Ma no dai. Hanno sempre scritto che le "scie chimiche"
sono un'invenzione degli stupidi intelligenti ed ora esce LA VERITA?

La Commissione europea lancia la discussione sul tema,
in vista di una possibile regolamentazione a livello globale.

Ecco le tecnologie allo studio


Si chiama geoingegneria ed è una possibile risposta al cambiamento climatico:
prevede di modificare le condizioni meteorologiche
per influire sulla temperatura della Terra.

Si tratta di una tecnologia controversa,
i cui sviluppi (e i rischi) sono ancora da definire.


Come funziona la geoingegneria

Nello specifico, alcuni ricercatori stanno già lavorando su diversi tipi di tecnologie in grado di abbassare le temperature.

Una è chiamata iniezione di aerosol stratosferica:
in pratica vengono rilasciate al di sopra delle nuvole
minuscole particelle catarifrangenti, per respingere la luce solare.
 
Ma dai. Ma se siamo gli "stupidi intelligenti" che credono a tutto.
Ma sì, insomma, dei bufalotti.....poi però.......ach


La Casa Bianca ha pubblicato venerdì un nuovo rapporto
che indica che l’amministrazione Biden vuole manipolare il sistema ambientale planetario
per bloccare la luce solare per salvare il pianeta.
 
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Ma no, dai. Sono solo le scie degli aerei .....che si divertono nei cieli azzurri.
 
Parlando alla BBC, Fatih Birol ha affermato
che se la ripresa economica della Cina dalla pandemia
dovesse accelerare nel corso dell’anno
e se l’inverno nell’emisfero settentrionale fosse più rigido di quello dell’anno scorso,
i prezzi aumenterebbero.


In tal caso, i governi dovrebbero intervenire nuovamente per sovvenzionare il consumo di energia.

Altrimenti vi sarebbe il rischio di una povertà energetica.


In uno scenario in cui l’economia cinese è molto forte, acquista molta energia dai mercati,
e abbiamo un inverno rigido, potremmo assistere a una forte pressione al rialzo dei prezzi del gas naturale,
che a sua volta graverà ulteriormente sui consumatori
“, ha dichiarato Birol alla BBC.


Inoltre, Birol ha detto di non poter escludere blackout in inverno, che potrebbero essere “parte del gioco”.


Il mese scorso, il capo del regolatore energetico tedesco ha lanciato un allarme simile per l’inverno 2023/24.
Parlando con i media locali, Klaus Mueller ha detto che la crisi energetica in Europa non è ancora finita
e che se l’inverno sarà freddo, l’offerta potrebbe essere inferiore alla domanda.

Per quanto riguarda il riempimento dei serbatoi di stoccaggio, ora siamo a un livello diverso rispetto all’anno scorso…
Ma il fattore più importante rimane il tempo atmosferico
“, ha dichiarato Mueller all’inizio di giugno, come riportato da Reuters.
La crisi energetica non è ancora finita“, ha aggiunto.

La Cina rimane il principale fattore che influenzerà i prezzi dell’energia per il resto dell’anno.

Finora la sua ripresa economica è stata più stentata di quanto inizialmente previsto
e questo ha portato a un calo dei prezzi dell’energia sui mercati mondiali.

Ma l’attività industriale potrebbe ancora accelerare con l’aiuto del governo, e questo farebbe salire i prezzi per tutti gli acquirenti.


Se a ciò si aggiunge la dubbia probabilità
che si ripeta l’inverno insolitamente caldo dello scorso anno,
il potenziale di incertezza dei prezzi e dell’offerta di energia
aumenta notevolmente.

Mentre in America si festeggia il giorno dell’indipendenza, della nascita degli Stati Uniti, il settore manifatturiero registra l’ottavo mese consecutivo di contrazione, e ovviamente, non c’è recessione…
Il bello è che c’è qualche pirla che si sforza per raccontarvi per quale motivo questa non è una recessione.
Anche in Cina, si la Cina che tiene in piedi il mondo, non va tanto bene, terzo mese consecutivo sotto 50 per il settore manifatturiero.
 
Trovato su telegram.

Da alluvionata in Romagna sto osservando quello che succede intorno a me. Nelle colline franate vogliono espropriare i terreni alla gente che abita lì da anni, con la scusa che le strade non ci sono più. Non vogliono ricostruire ma vogliono che la gente vada altrove. In quei posti c'è l'esercito. In alcuni posti dove prima andavamo a camminare ora non possiamo andare. Mettono allerte meteo, dicono di non spostarsi e poi nemmeno una goccia (pochi giorni dopo l'alluvione in quei posti ti potevi spostare solo per motivi di emergenza, chiedere il permesso al sindaco, essere schedato e accompagnato per un tratto dall'esercito...). Questa è già una guerra, contro di noi.
 
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