Ieri Vi ho riportato il report di un "PROFESSIONISTA".
Oggi mi trovo questa squinternata, a scrivere di clima.
"Indagatrice dei motori di ricerca, copywriter e giornalista per passione.
Sono un presunto personaggio immaginario, vivo scrivendo e
scrivo per vivere."
POVERETTA. Ma c'è chi pubblica questi scritti e ...gli allocchi ci cascano.
Se fino a qualche giorno fa pensavamo che il peggio fosse passato,
è tornato ufficialmente il momento di ricominciare a preoccuparci per il caldo.
Nonostante l’attuale tregua, infatti, l
‘estate non è ancora finita e, purtroppo, (????????? perchè purtroppo ?)
sono in arrivo delle lunghe giornate caratterizzate da afa e temperature incandescenti.
Tutta “colpa” del ritorno della
fase africana,
un periodo caratterizzato dal passaggio di uno specifico fenomeno atmosferico
che porterà con sé delle correnti calde,
in grado di spazzare via ciò che rimane dell’aria fredda
che, la settimana scorsa, era stata portata sulla nostra penisola dal vortice di bassa pressione Petar.
Di quale fenomeno atmosferico stiamo parlando?
Dell’
alta pressione africana (o anticiclone subtropicale africano),
che si allungherà dalle coste del Nord Africa
(più o meno dalla regione del deserto del Sahara)
fino ad abbracciare il Mediterraneo centro-occidentale.
L’anticiclone altro non è che un banco di aria calda,
che porterà dunque con sé delle correnti torride.
Tuttavia, la sua “azione” non finisce qui.
L’aria calda che lo caratterizza, infatti, comprimendosi,
diventa più secca e dissolve le nubi che incontra sul suo cammino.
Ciò significa che il
Sole splenderà senza alcun tipo di filtro sulla nostra Penisola.
L’alta pressione africana occuperà l’intera troposfera
e non si muoverà almeno
fino al 20 di agosto,
causando un’assenza di piogge e precipitazioni in quasi tutta la nazione
(sono escluse alcune zone a quote elevate e dei disturbi temporaleschi sulle Alpi)
e temperature che andranno dai
37 ai 42°.