Solo politica

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hanno ormai un' emivita rapidissima, + di quella dello iodio 131
interessante e' invece la cosa del nome in mano a grillo
 
della serie : NO, non sono fascisti !


ooopppsssss




Ennesimo autogol per il partito guidato da Giorgia Meloni. Il caso a Civitavecchia. A fare discutere un'immagine scattata dentro alla sede di Fratelli d'Italia in cui si possono vedere un poster con il vessillo della X Flottiglia Mas e una foto del suo comandante Junio Valerio Borghese, noto anche per aver organizzato un golpe, poi sventato, nel 1970.
 
della serie : NO, non sono fascisti !


ooopppsssss




Ennesimo autogol per il partito guidato da Giorgia Meloni. Il caso a Civitavecchia. A fare discutere un'immagine scattata dentro alla sede di Fratelli d'Italia in cui si possono vedere un poster con il vessillo della X Flottiglia Mas e una foto del suo comandante Junio Valerio Borghese, noto anche per aver organizzato un golpe, poi sventato, nel 1970.


non lo controlla il partito, e' strapieno di sta roba..mai se ne liberera'
poi lei con dei toni sempre sopra le righe (sembra che sia in guerra col mondo) li tiene sempre pronti
 
Siete proprio alla canna del gas.

Perchè nelle sedi del pci non ci sono immagini di Lenin, di Stalin ....

Ahahahahah vinceremo........ops, ma si può dire ?
 
nel comizio di vox, ha tirato fuori perfino una fantomatica lobby LGBT ...cioe' voglio dire....ma ci stai con la testa?!
se non ci stai tu, vuoi che ci stanno 4 relitti umani che frequentano i tuoi circoli ultras?
 
All’orchestrina che suona il requiem per il centrodestra mancava il trombone.


Carlo De Benedetti
si prende la scena ma il canovaccio è il solito, trito e ritrito refrain di sempre:

“Una catastrofe se vince il centrodestra”.


Tutto secondo pronostico, artiglieria pesante e spari ad alzo zero per evitare che il centrodestra trionfi alle urne del 25 settembre
e poco importa se i sondaggi al momento sembrano premiare, e di tanto, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

De Benedetti controlla l’ebollizione e il minestrone in salsa dem sembra piacergli anche se è sciapo.


Giochi di palazzo e benedizione a canali unificati per ingrossare le fila del fronte rosso
e tentare l’ardita rimonta per tornare al governo con l’agendina Draghi sottobraccio.

L’ammucchiata di sinistra piace così tanto all’imprenditore
che in caso di sconfitta vede fantasmi degni di poltergeist profilarsi all’orizzonte:

“Corriamo il pericolo più grave nella storia della Repubblica, sarebbe una catastrofe”.


"L’imprenditore" ha fatto anche nomi e cognomi.

È convinto che nel fronte repubblicano debbano entrare
Enrico Letta, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Roberto Speranza, Renato Brunetta e Mariastella Gelmini.

Inoltre, De Benedetti ha evocato la logica del Cln, ovvero il Comitato di liberazione nazionale come contro Benito Mussolini.

“La Meloni e Salvini non ci metterebbero in camicia nera.
Ma metterebbero a rischio la democrazia, l’Europa, i nostri valori.
E isolerebbero l’Italia. Proprio come fece Mussolini”.


La riproposizione di temi cari alla sinistra serve come il pane per terrorizzare gli italiani
e dare il via prima di subito ad una campagna di demonizzazione dell’avversario
per ammonire l’elettorato sul pericolo incombente.


E quale sarebbe?


“Il ritorno del fascismo”.


Elementare Watson.


.
 
I cosiddetti “sinceri democratici” utilizzano il termine sovranista come dispregiativo.

Gli stessi atlantisti dell’ultima ora ed europeisti a prescindere,
considerano il sovranismo come se fosse il male assoluto della politica italiana.

Eppure il secondo comma dell’articolo 1 della Costituzione italiana recita:

La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.


Ovviamente, quali sono i limiti e le forme della sovranità popolare lo stabiliscono gli autoproclamati “progressisti”.

La Costituzione e le leggi in generale “si interpretano per gli amici e si applicano per i nemici”.


La Treccani definisce :

il sovranismo come

“posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale

da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione

e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione”.



Il populismo lo definisce

“atteggiamento ideologico che sulla base di principi e programmi ispirati al socialismo,

esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi”.



Pertanto, come direbbe Giorgio Gaber,

il sovranismo è di destra mentre il populismo è di sinistra.


L’Italia è un Paese a sovranità limitata.

L’ultimo baluardo alla nostra semi-autonomia era la sovranità monetaria

che abbiamo perso con l’ingresso dei Paesi che hanno aderito alla moneta unica.
 

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