Solo politica

  • Creatore Discussione Creatore Discussione Stic@zzi
  • Data di Inizio Data di Inizio
non gli vorrei dar consigli gratis, ma con Crosetto sarebbero, almeno di facciata, + presentabili
la meloni e' un acufene per le orecchie di tanti
perche' sia mezzo fuori dal partito....sarebbe da indagare...forse si sentiva tra straccioni...e giustamente non voleva mettere il cappello
 
Ossignur ma ogni 3 x 2 salta fuori la notizia che ti fa morir dal ridere



Un’altra femmina beta in cerca di seggi è Laura Boldrini. Laura chi? Potrebbe interloquire un giovane di primo pelo.


Ma lei naturalmente. L’ex Presidente della Camera, quasi trombata nel 2018 (già alcuni caroselli erano partiti in diverse città d’Italia) e poi recuperata ai dadi insieme a Debora Serracchiani (anche qui erano partiti i festeggiamenti) dopo essere stata brutalizzate nell’uninominale dimostrando così quanto le amassero davvero gli elettori.


E così tutti quelli che speravano di essersela tolta di torno –e sono veramente tanti- se la sono dovuta sorbire per un’altra legislatura e meno male che ci sono le elezioni anticipate.


Chi può dimenticare le epiche e fondamentali battaglie di questa radical - chic allevata negli attici romani a soffici tartine imburrate al salmone?


Ad esempio quella su linguaggio che ha prodotto dei mostri linguistici come “sindachessa” ed altre impronunciabili storpiature lessicali che tanta partecipata ilarità producono all’estero.


Qualche giorno fa il giornalista Giuseppe Cruciani, durante La zanzara nella zuppa,
ha raccontato un’altra perla della badessa marchigiana
e cioè che quando era Presidente della Camera
aveva fatto raccogliere – naturalmente coi soldi dei contribuenti -
un “dossier alto così” su quanto era stato detto su di lei a La Zanzara
per cui l'editore, cioè Confindustria, esprimeva una certa preoccupazione,
più che legittima dato il tipo vendicativo e imprevedibile.


E tutti si dovrebbero preoccupare di quei politici che raccolgono dati e costruiscono dossier sui giornalisti.

Non è una cosa sana proprio per quella democrazia che lei –a parole- dice di voler difendere.


L’ultima che si è poi inventata è una battaglia sui giocattoli per bambine
e specificatamente contro la bambola Barbie che –a suo delirante dire- costituisce un “pregiudizio di genere”.


Ma c’abbiamo proprio bisogno di politici come Laura dei Miracoli?


Dobbiamo proprio spendere le tasse degli italiani che faticano e lavorano
per gente come questa che fa dell’ideologia malsana la propria ragione di vita?


Diciamo “anche no”, come va di moda di dire.


I soldi spendiamoli per la Sanità (visto che c’è una pandemia in corso),
per le Scuole, per il Lavoro, per migliorare la vita degli italiani
e non per foraggiare i ghiribizzi lessicali di chi non sa come impiegare il tempo
che gli è stato pagato a peso d’oro dal popolo italiano.


Ora, in questi cupi e forsennati tempi estivi di elezioni anticipate c
he stanno divenendo a tutti gli effetti una sorta di “erezioni anticipate”,
per far vedere chi ce l’ha più lungo,
ci dovevamo pure sorbire la Boldrini che, come è del tutto evidente,
è già alla ricerca di uno strapuntino dove depositarsi per altri cinque anni.


Siete avvertiti.
 
Qui siamo al prendi 5 paghi 3



E così finalmente l’evento che numinoso mulinava nell’oscuro cielo politico romano è accaduto:
anche Mara Carfagna lascia Forza Italia.


L’ha fatto con una lettera indirizzata, stranamente ma non troppo, a La Stampa
in cui ha sciorinato la prevedibile solfa dell’estremizzazione ideologica del centro – destra dopo aver fatto cadere Mario Draghi.


E poi, dulcis in fundo, il suo “programma” politico:


“Le “casacche” che indossavamo – per usare una orribile espressione – non raccontano più la verità,
non definiscono più i campi, anzi confondono le idee.
Bisognerà cominciare a cucire un nuovo abito
per l’Italia moderata, europeista, liberale, garantista, fedele al patto occidentale e alla parola data agli elettori”.


Dunque, come si può dedurre facilmente, anche la “sora tentenna”,
ha finalmente avuto il coraggio di fare la sua scelta probabilmente costretta dall’inesorabile avvicendarsi degli eventi.


Lasciateci invece dubitare che sia motivata dal “bene dell’Italia”, come ratta si è poi affrettata a dire.


La sua è stata una scelta di “pura opportunità
fatta da una ex ministra delle “Pari opportunità” -se mi concedete il gioco di parole-,
ben sapendo che nel centro – destra
c’è già una vera femmina alfa, Giorgia Meloni,
che l’avrebbe annichilita in pochissimo tempo, soprattutto nel periodo elettorale.


La potenza di fuoco della bionda leader di Mostacciano
è riassunta nel famosissimo mix che divenne un tormentone qualche tempo fa:

“Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana “.


È chiaro che contro questa roba ben poco potevano le damine di Forza Italia.


Come peraltro è evidente che Mara è stata contagiata dalla “centrite poltronista”
che vede il suo focolaio naturale nel ministro degli Esteri Luigi Di Maio.


Lei, insieme a Renato Brunetta e a Mariastella Gelmini lasciano Forza Italia solo perché la “ministrite”
è una brutta bestia che ha una capacità di persuasione pressoché infinita nell’animo umano.


Guardate come ha trasformato Luigi Di Maio che insieme a Alessandro Di Battista

dava di matto a Parigi nelle manifestazioni anti-governative francesi con i gilet gialli

e poi si è mutato in una sorta di Tabacci de noantri.



E proprio come Di Maio, anche Mara Rosaria Carfagna,
non è che avesse mai fatto una professione vera e propria aldilà della politica,
anche se almeno una laurea l’ha presa.


Una volta venuto meno il cordone ombelicale con Arcore,
le si spalanca l’incubo di tornare a ballare a Colorado Café
e a fare qualche Televendita, lo stesso incubo che affligge Di Maio che faceva il bibitaro al San Paolo.


Insomma, questa è la classe politica che abbiamo.


Del resto, ogni volta che ci sono un certo numero di trombate e trombati illustri

scatta poi il “riflesso centrista” e cioè i poveretti pur di salvare la pagnotta si auto - illudono

dell’esistenza di un luogo mitico, una sorta di Śambhala

in cui le anime di tutti gli ex potenti brutalizzati dagli eventi del destino “cinico e baro”

possano ritrovarsi ancora insieme per potere ricominciare a sperare.
 
1658941699796.png


Chissà se scenderà in politica con il suo boy-friend?
 
Naturalmente uno/una che pagano 20.000 euro al mese di affitto

lo faranno solo per scopi "democratici".
 
minchia quanto scrivete dalla mattina a sera ! rilassatevi e' fine luglio .

Ma poi soprattutto , non vi e' ancora chiaro che la politica non conta piu' un beato caxxo? Non vi e' ancora chiaro?
 
"Chi lascia, fa il gioco della sinistra e della sua idea di politica economica fondata sul tassa&spendi".

Ne è convinto Sestino Giacomoni, presidente della commissione di Vigilanza su Cdp.
 
I numeri dell'Enea dimostrano fin dove si può arrivare per Cingolani: con termosifoni ridotti di un grado per decreto e una serie di comportamenti volontari e incentivati da parte delle famiglie si può risparmiare oltre il 20% del gas russo (almeno 6,8 miliardi di miliardi di metri cubi). Con due gradi in meno si sfiorano i 10 miliardi di taglio (1/3 delle forniture russe pre guerra)

quindi da 21 a 19....siccome e' esponenziale...immaginate dove si puo' arrivare
Com'è possibile, tu possa assoggettarti a simili castronerie...quando chi ti consiglia l'approccio invernale, la notte rompe i maroni perché il termostato manuale si blocca a 22*....senza contare il renzie che voleva bloccare tutte le uscite d'emergenza, altrimenti non prendeva sonno....in bocca al lupo, x la buona fede
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto