C’è chi lo pensa e non lo dice pubblicamente,
che un mercato che andrebbe riposizionato è quello russo.
Un potenziale di ca. 144 milioni di consumatori.
Ma la Russia, essendo in guerra con l’Ucraina, è sottoposta a sanzioni che nessuno oggi vorrebbe allentare.
Forse Trump si sta proprio impegnando per far cessare la guerra,
cosi da non lasciare il mercato russo appannaggio della Cina e dell’Unione europea.
Per evitarlo però, gli serve velocemente la fine del conflitto e togliere progressivamente le sanzioni americane.
Se ciò avvenisse, l’UE, che ad oggi non ha mai cercato la pace tra i due paesi belligeranti,
resterebbe ancora una volta ai margini.
In questo nuovo ordine mondiale commerciale
dovrebbero essere loro in prima linea,
ma non ci arrivano e forse non vogliono.
La guerra non è mai un bene, porta solo disgrazie, morte e dolore tra le popolazioni,
ma come purtroppo sappiamo, qualcuno ha avuto in passato e avrà sempre in futuro,
dei vantaggi economici e geopolitici nell’assetto strategico contrattuale.
Da qualche parte qualcuno avrà anche questo obiettivo in agenda, specie negli USA
e quindi vedremo se l’Europa, in difficoltà economica, coglierà l’occasione di darsi una mossa e cambiar paradigma.
Ma con la lentezza dell’UE ci vorranno anni,
mentre il Presidente Trump potrebbe, in poco tempo e qualche “Tweet” sui social, raggiungere i suoi obiettivi,
bruciando tutti sul tempo ancora una volta.