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Il rischio per il Presidente della Commissione è stato pari a zero:
come confermano tutte la fonti, l’aereo ha utilizzato l’ILS nelle procedure d’atterraggio,
cioè il sistema di guida su cui si basano tutti gli aeroporti commerciali.

Ci sarebbe un discorso da fare sulla confidenza forse eccessiva dei piloti nella tecnologia, ma questo è un altro problema:
l’aereo ha semplicemente cambiato sistema di guida per l’atterraggio.

Se mai il fatto che il GPS sia gratuito, mentre l’ILS abbia dei costi,
sta rallentando il rinnovamento di un sistema di guida aerea testato efficiente e poco disturbabile.


Dubito che i piloti non fossero in grado di superare il problema del disturbo del GPS.

Non ne erano informati?
Male, avrebbero dovuto informarsi prima, visto che portavano un politico di rilievo,
ma la questione resta totalmente secondaria.

Sembra che i media stiano accentuando questa questione totalmente ininfluente
per far apparire la von der Leyen come una combattente in prima linea
che mette a rischio la propria vita gettando il petto contro il nemico russo.

Un’interpretazione che, francamente, fa sorridere.
 
«Pensate che ora hanno paura di essere invasi dalla Russia,
ma senza dire nulla ci hanno fatti invadere dagli islamici».

Un’affermazione che pone l’accento su quella che si considera una “invasione” culturale e religiosa,
più subdola e meno riconosciuta, ma altrettanto incisiva: «che già ci impongono le loro regole».
 
Nel corso di un recente intervento, ha espresso una riflessione critica
su quello che definisce un evidente paradosso nella narrazione politica europea:

da un lato la paura di un’ipotetica invasione militare da parte della Russia,
dall’altro il silenzio rispetto a un fenomeno che ritiene ben più concreto e radicato,
ovvero l’islamizzazione progressiva dell’Occidente.


L’Europa starebbe rinunciando gradualmente ai suoi riferimenti culturali e religiosi originari,
in nome di un rispetto che, nei fatti, si tradurrebbe in una cancellazione della propria identità.

«Le altre religioni hanno eliminato il Natale per sostituirlo con gli auguri di stagione.
Ci stanno già islamizzando da anni, un po’ alla volta, sempre di più».


Il punto centrale del suo ragionamento è la contraddizione che vede, da un lato,

l’Unione Europea e i governi nazionali enfatizzare la minaccia russa come problema di sicurezza e integrità territoriale,

e dall’altro

ignorare – o minimizzare – l’impatto sociale, valoriale e normativo dell’immigrazione islamica, e delle dinamiche culturali che ne derivano.


Con tono ironico e provocatorio, ha lanciato un monito simbolico sull’evoluzione del voto democratico stesso:

«Di questo passo alle prossime elezioni sarà vietato votare con una croce per rispetto alle altre religioni.
Dovremo fare un tondino, un fiore, una L».



Le sue parole si inseriscono in un dibattito sempre più acceso sul ruolo dell’identità culturale in Europa,
sulle scelte di neutralizzazione religiosa nelle istituzioni pubbliche e sul tema dell’integrazione.

Se da un lato l’obiettivo ufficiale dell’Unione resta la tutela del pluralismo e della convivenza,
dall’altro emergono voci critiche, che denunciano quella che definiscono

una “rinuncia sistematica” ai simboli e ai valori storici dell’Occidente.
 
annunciato l'accordo fra Gazprom e Cina per la costruzione di un nuovo gasdotto. alla faccia di coloro che credono che se l'Europa non compra il gas russo Gazprom va in fallimento

 
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Beh...qualcuno anche russo...ma poca roba

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L'Europa rimpiangerà la politica guerrafondaia anti Russia nei prossimi anni. Si sta tagliando fuori da forniture economiche di energia
 
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L'Europa rimpiangerà la politica guerrafondaia anti Russia nei prossimi anni. Si sta tagliando fuori da forniture economiche di energia
Il petrolio lo regalano?
 

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