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i soliti noti diranno che il fatto quotidiano è schierato. sarà anche vero, ma le considerazioni di questo articolo sono molto sensate. tanto ai zalenskiani duri e puri non interessa il buon senso e il realismo. solo chi è schierato pro zal merita la lettura, anche se scrive cazzzzzzz.te
 
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La politica energetica europea. Da leggere questo ironico articolo sul ricatto russo del gas. 🤣 come ho scritto varie volte, quante volte la Russia ha chiuso i rubinetti in tutti gli anni che ha fornito gas all'Europa? Mai, neppure negli anni più freddi della guerra fredda. Abbiamo fatto tutto da soli. È ora di una nuova rivoluzione francese. Dobbiamo sganciarsi economicamente dall'America e guardare di più a nuovi mercati, oltre che al ns mercato interno europeo. Sono sicuro che il ns grana e il ns vino piace anche al resto del mondo e non solo agli americani. Lasciamo che si mangino i loro hamburger e si bevano il loro whisky
 
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Chi se ne frega se non è la reincarnazione di Bernstein?
Al Teatro La Fenice di Venezia è arrivata Beatrice Venezi,
nuova ragione per fingere interesse verso la musica classica.

Dopo anni di dibattiti e direttori invisibili, finalmente una scelta che divide, infiamma
e, diciamolo, fa pure girare qualche testa.

Curriculum da Wikipedia, comparsata a Sanremo nel 2021 finita nel dimenticatoio Rai,
qualche bufera con orchestrali a Palermo (“inadeguata”, dicevano)
e una discreta collezione di nomine discutibili, tra cui quella a Consigliere per la Musica dal ministro Sangiuliano.

Dettagli.
Perché nel Paese dove i titoli contano meno delle foto su Instagram, la Venezi è perfetta:
bionda, occhi di ghiaccio, posa da calendario e quel pizzico di fiamma politica che tanto piace al Governo.

Sì, il padre era di Forza Nuova, ma mica possiamo biasimarla per l’albero genealogico, no?

Alla fine, chi ascolta davvero Liszt?
Se ci tocca ingoiare due ore di sinfonie, almeno che ci sia qualcosa di bello da guardare.
 
In un momento di tensione geopolitica come questo,
chiunque si avventuri in accuse incendiarie che poi si rivelino false
dovrebbe pagare in proporzione al rischio che, con la propria incoscienza o per il proprio tornaconto, fa correre alle popolazioni coinvolte.

Si pensi a Zelensky e Von der Leyen che, in più occasioni,
hanno lanciato alla Russia accuse false, per citarne due:

il sabotaggio del Nord Stream 2 e

il missile caduto in Polonia il 15 novembre 2022.

In entrambe le occasioni la colpa ricadde immediatamente sulla Russia,


in entrambe le occasioni la responsabile era l’Ucraina.
 

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