Come spiega il portale
Lavori Pubblici,
“quando tutti pensavano che l’ingranaggio potesse finalmente sbloccarsi dopo mesi di stop,
è arrivata la Circolare n. 23/E del 23 giugno 2022 con la quale l’Agenzia delle Entrate
ha complicato non poco i problemi, definendo alcuni indici
per la verifica della diligenza dei cessionari nell’acquisto dei bonus edilizi
e quindi della loro eventuale responsabilità per concorso nella violazione in caso di frodi o errori”.
“Indici che hanno definito delle attività “non proprie” per le Banche che, in realtà, da tempo
si affidano a diverse società di consulenza (Deloitte, PwC, Ernst Young EY, KPMG,…)
che dopo degli audit molto spinti, garantiscono la piena liceità del credito.
Audit che quindi dovrebbero “tranquillizzare” gli istituti bancari su possibili concorsi nella violazione.
Nessuna tranquillità e tanti dubbi e preoccupazioni per l’Associazione Bancaria Italiana (ABI)
che in una recente nota ha parlato proprio delle criticità della circolare del Fisco sulla responsabilità solidale”.
Ecco cosa resta del Superbonus che doveva risollevare l’Italia.