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Solo qualche mese è passato dalle elezioni USA, e le alleanze sono cambiate radicalmente. Dal nemico bidè all'amico Trump
 
Ahahahah manco riescono a connettere il neurone.

Anche fossero stati 3 giorni di lutto, il 25 aprile viene un giorno prima del funerale.

La scomparsa del Papa ha innescato una serie di protocolli e iniziative d’emergenza
che hanno stravolto anche l’agenda settimanale dei principali attori politici.

I funerali del Pontefice sono previsti sabato 26 aprile alle ore 10
ed il Consiglio dei ministri ha indetto cinque giorni di lutto nazionale.

Da qui valanghe di polemiche immediate provenienti da sinistra, se ne discute anche a Dimartedì.

In studio c’è l’ex-direttore de La Stampa, Massimo Giannini,
che ha attaccato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci:

“Ti direi che siamo, con queste valutazioni e aggiungo anche queste decisioni motivate così, al di sotto della decenza.
Ricordo che, quando morì Papa Wojtyla, i giorni di lutto nazionale furono tre. Stavolta sono stati cinque e non dico altro.
Non voglio pensare male, però trovo ridicolo che, di fronte a ciò che è accaduto, si decidano ok cinque giorni di lutto nazionale,
si chieda sobrietà nelle manifestazioni pubbliche in senso generale
e poi qualcuno ci tenga a precisare che anche il 25 aprile ci sia sobrietà,
non sia mai che viene fuori che sia stato merito anche della resistenza e della lotta partigiana, per l'amor di Dio”.


Il ministro Musumeci, dal canto suo, sconfessa l’indignazione sinistra:
“Sia la premier che i ministri all’unanimità, che io stesso,
non abbiamo mai pensato né di vietare né di ostacolare alcunché,
figuriamoci una celebrazione così importante come l’anniversario della fine della guerra civile e del ripristino della democrazia!”
 
Francesco non era certo un filosofo come Giovanni Paolo II,
e quindi non aduso a penetrare la realtà con i mezzi della razionalità,
né un teologo come Benedetto XVI,
e quindi non aduso a insegnare la verità rivelata con rigore metodologico.

Ha reso l’istituzione cattolica più prossima al mondo contemporaneo,
cioè un mondo non soltanto privo di fede come un qualunque mondo secolarizzato,
ma soprattutto privo di razionalità e, ancor peggio, di umanità,

che all’essere ha preferito l’apparire,
che al ragionamento esteso preferisce il tweet,
che è tutto piegato sul proprio stesso ego

e che non riesce più a distinguere il vero dal falso, il bene dal male, il bene oggettivo da quello soggettivo,
il maschile dal femminile, l’est dall’ovest, il naturale dall’artificiale, la libertà dalla schiavitù.
 

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BERGOGLIO

✔️Massone

✔️Globalista

✔️Immigrazionista

✔️Vaccinista

✔️Agli ordini di Soros

✔️Con tutto il Vaticano Bergoglio è stato un grande protagonista della farsa pandemica

✔️Ha imposto il green pass e i vaccini obbligatori ai lavoratori del Vaticano sostenendo ovunque obblighi, sospensioni e apartheid

✔️Senza il marchio della bestia niente mense né un luogo per dormire: Bergoglio è stato il contrario di quanto insegnato da Gesù

✔️Questa moneta non è falsa

✔️Be io lo chiederei alle famiglie dei dipendenti del vaticano ricattati da lui e lasciati affamati senza stipendio se è stato buono. Come un Mario Draghi qualsiasi ha estorto la vaccinazione dissacrando il principio n.1 della persona, l'inviolabilità del proprio corpo
 
Linearità di pensiero.

Non date retta al mainstream, che in queste ore sta inondando di melassa neo-cesaro-papista
(o meglio, cesaro-antipapista) iltubo catodico e il web.

Bergoglio, innanzitutto, non era canonicamente il vero papa.

Poi non era affatto un santo, non era cattolico e non era amico degli ultimi,
piuttosto dei più ricchi potentati global-massonici che lo hanno sponsorizzato
con impudiche campagne mediatiche e uno sfacciato appoggio politico.

Era un eretico gnostico e ha usurpato la Sede Apostolica per 12 anni.

Ha fatto solo il male della Chiesa e del nostro Paese supportando le più pestifere istanze mondialiste:
dal green, all’immigrazionismo kalergiano, al gender, al punturismo dei famosi “atti d’amore”.

Ha scomunicato e ridotto allo stato laicale, brutalmente,
tutti i sacerdoti che hanno dichiarato, con enorme coraggio,
che lui non era il vero papa a causa della sede impedita di Benedetto XVI.

Ha ignorato la petizione che gli hanno inviato 2300 fedeli
affinché facesse aprire il processo sulla nullità dell’abdicazione di Benedetto XVI:
non ha fatto mai nulla, in 12 anni, per chiarire la questione.

E questo dimostra una patente malafede.
 
Queste righe, che ribadiscono i concetti
che abbiamo schiettamente e pubblicamente espresso negli ultimi cinque anni
in 1000 articoli di un’inchiesta pluripremiata che il quotidiano Libero ha appena censurato,
vogliono ristabilire la giusta temperatura rispetto alla martellante propaganda in azione,
la quale però sortisce risultati opposti a quelli desiderati,
come si legge dai commenti ferocemente ostili sotto i video dedicati a Bergoglio sui canali Youtube dei media generalisti.

Decisamente notevole come lo pseudo cardinale Farrell, (di nomina antipapale) abbia dichiarato :
“Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre”.


“Vescovo di Roma”, e non “Sommo Pontefice”,
esattamente come Bergoglio si era presentato alla sua elezione invalida,
avvenuta con papa Benedetto impedito e non abdicatario.


In effetti, Bergoglio sapeva fin dall’inizio di essere un vescovo illecito di Roma, un vescovo usurpatore,
un po’ come in Cina vi sono i veri vescovi nominati dalla Santa Sede che vengono messi in prigione,
sostituiti con vescovi illeciti nominati da Pechino.

Bergoglio è stato uno dei 40 antipapi della storia della Chiesa
e come tale, è destinato alla nullità di tutto quanto fatto in 12 anni
di tentativi di demolizioni controllate della Chiesa e della dottrina.

In effetti, ha solo potuto scalfire, rovinare, oltraggiare il Cattolicesimo e la sua istituzione,
dato che dal punto di vista dottrinale non è riuscito ad abbattere i muri portanti della fede: ultimo fallimento, il Sinodo.

Questo perché, come abbiamo scoperto negli ultimi mesi,
c’è una Chiesa istituzionale, amministrativa che ha controllato la combo papa impedito + antipapa usurpatore fin dal 2013.

Tale amministrazione ha deprivato Bergoglio, fin dall’inizio, di tutta una serie di prerogative pontificie:
dalla mozzetta rossa, all’appartamento apostolico, al palazzo di Castel Gandolfo, all’anello piscatorio, allo stipendio,
fino ai titoli di Vicario di Cristo, Primate d’Italia, per non parlare della facoltà di celebrare la messa,
cosa che non ha fatto negli ultimi tre anni.

Privazioni che sono state o spacciate come rinunce pauperistiche del “buon papa Francesco”,
oppure maldestramente dissimulate dai media allineati.
 
Il senso del “ministero allargato” fra papa impedito e antipapa usurpatore, predisposto da Benedetto XVI era quello di un vero e proprio servizio, ma volto a far emergere una chiesa gnostica, una chiesa “del diavolo” per dirla con Ticonio, teologo romano apprezzatissimo da Benedetto XVI, affinché potesse poi essere espunta in blocco, purificando la Chiesa.


Notevolissimo come, il 12 aprile scorso, chi scrive, dopo aver presentato due istanze presso il Tribunale penale vaticano, sia stato ascoltato per 4 ore dal Promotore di Giustizia. Finalmente sono state aperte delle indagini preliminari, quantomeno.


Adesso, se tutto andrà come da programma,
questo Reggente che ha controllato come un arbitro, un notaio, i 12 anni di antipapato,
dovrà convocare un vero conclave, composto solo da veri cardinali nominati da Benedetto XVI.

Se questo non avverrà, se entrerà in conclave anche solo uno dei falsi cardinali di nomina bergogliana,
il conclave sarà ancora una volta nullo, ed eleggerà un altro antipapa,
ancora una volta privo di munus petrino,
quell’investitura di origine divina che rende il papa infallibile come custode della fede.

L’elezione di un altro antipapa sarebbe certo un disastro, ma non irreparabile.

La situazione si potrà recuperare fin quando ci saranno minimo tre veri cardinali per eleggere un vero successore di Benedetto XVI.

Infatti, dato che servono i 2/3 della maggioranza per eleggere il papa, 3 è il numero legale minimo di cardinali elettori.

Tale possibilità dovrebbe sussistere fino al 18 agosto 2036,
quando il terz'ultimo cardinale più giovane, Woelki, compirà 80 anni perdendo il diritto di entrare in conclave.

Rimarrebbero così in due, i cardinali Tagle e Tottunkhal e mancherebbe il numero legale per eleggere il Papa.

In quel caso la successione petrina sarebbe terminata e la Chiesa cattolica, tecnicamente, finita.
 

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