SOLO UNA MENTE EDUCATA PUO' CAPIRE UN PENSIERO DIVERSO DAL SUO SENZA LA NECESSITA' DI ACCETTARLO

Anthony Fauci è l’uomo di punta a livello globale nella definizione delle contro-misure mediche e politiche
per contenere la diffusione della pandemia COVID-19.

Il burocrate più pagato in tutti gli Stati Uniti, Fauci ha ricoperto il ruolo di responsabile del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID)
– l’istituto nazionale per le malattie infettive e le allergie – dal 1984, servendo sotto sei diversi presidenti degli Stati Uniti.

Dalla sua nomina in questa posizione strategica, Anthony Fauci ha avuto un ruolo determinante
nel finanziare ricerche di tipo “gain of function” sia negli Stati Uniti sia in Cina.

Gli esperimenti “gain of function” (guadagno funzionale) consistono nel prendere un virus dal mondo animale
e modificarlo in modo che possa contagiare anche l’uomo, spesso rendendolo più contagioso e più pericoloso.

Gli esperimenti vengono eseguiti su topi umanizzati e altre cavie e sono estremamente pericolosi.



Per tale motivo devono essere eseguiti in laboratori con un elevato livello di sicurezza e sottostare a controlli molto rigorosi.

E’ facile per chi lavora in questi laboratori essere contagiato, soprattutto da virus che si trasmettono per via aerea come i coronavirus.

I contagiati portano quindi il virus all’esterno contagiando altri e provocando potenzialmente un’epidemia.


Questo tipo di esperimenti hanno lo scopo dichiarato di sviluppare nuovi virus prima che si sviluppino in modo naturale in natura.

Tuttavia non hanno mai prodotto nessun risultato concreto, mentre presentano enormi rischi.

Numerosi scienziati li ritengono moralmente ingiustificabili e un rischio per l’intera umanità.


Negli Stati Uniti esistono 11 laboratori che ancora oggi eseguono ricerche di questo tipo
finanziate o comunque tollerate da Anthony Fauci e dall’organizzazione di cui è capo
che avrebbe esattamente lo scopo opposto: prevenire il diffondersi di virus pericolosi nella società.


In realtà, secondo alcuni ricercatori medici, “gain of function” è un nome astuto per mascherare lo sviluppo di armi batteriologiche.


E’ stato proprio il sospetto che l’Iraq stesse lavorando alla produzione di antrace,
una malattia infettiva provocata da un batterio che si trasmette al contatto,
per l’impiego in armi di distruzione di massa ad aver fornito la scusa per l’invasione da parte degli Stati Uniti nel 2003.


Secondo documenti che sono emersi dall’inizio della pandemia, appare molto probabile che il Wuhan Institute of Virology,
considerato potenzialmente l’origine della pandemia COVID-19, fosse impegnato in esperimenti di tipo “gain of function”
in parte finanziati indirettamente dagli Stati Uniti e possibilmente dall’agenzia gestita da Anthony Fauci.


Lo stesso Fauci ne parla nelle sue email scritte subito dopo l’esplosione della pandemia
che sono state pubblicate di recente come parte di un pacchetto di 3.200 email desecretate.


In questo caso Fauci, che ha di fatto preso il controllo della gestione della pandemia negli USA
e, indirettamente, anche all’estero, potrebbe anche essere la persona che l’ha causata in primo luogo.

Del resto è stato proprio l’intervento di Fauci con disposizioni spesso contraddittorie sulle mascherine, sui lockdown, sulla gestione della risposta medica,
che ha determinato lo stravolgimento del sistema elettorale americano nel 2020 e la mancata rielezione di Donald Trump.

Sempre Fauci, insieme a un gruppo di altri “scienziati” consenzienti
è stato il principale responsabile per il sabotaggio dell’economia americana e mondiale,
e la riduzione di libertà per miliardi di persone.

I politici hanno usato le sue previsioni apocalittiche, regolarmente smentite dai fatti,
per assumere il controllo dittatoriale delle rispettive aree
e privare i propri cittadini dei più elementari diritti costituzionali, fino al tentativo d’imporre la vaccinazione obbligatoria.


Ma lo stesso Fauci aveva già predetto l’avvento di una pandemia mondiale durante un discorso tenuto l’11 gennaio del 2017,
pochi giorni prima dell’inaugurazione di Donald Trump come presidente.

Fauci aveva anche precisato che una pandemia inaspettata avrebbe sicuramente colpito durante la presidenza di Donald Trump.

Viene da chiedersi come mai, avendo previsto l’evento con quattro anni di anticipo,
l’infrastruttura governativa statunitense non fosse pronta ad affrontare l’evento quando si è manifestato.


E ci chiediamo anche per quale motivo nell’agosto del 2019 diverse agenzie del governo statunitense
abbiano condotto un’esercitazione, denominata Crimson Contagion, in cui hanno simulato
la risposta congiunta di diversi ministeri al contagio di un’ipotetica malattia respiratoria proveniente dalla Cina.


L’ipotesi era di 110 milioni di contagiati, 7,7 milioni di ricoveri e 586.000 morti.


La simulazione si concluse determinando che il governo
non disponeva di risorse sufficienti per far fronte a un contagio di questa portata,
non disponeva delle capacità produttive per fabbricare in maniera indipendente mascherine e altri dispositivi medici,
inoltre il coordinamento tra le varie agenzie lasciava a desiderare.


Infine, il 15 ottobre 2019 a New York, il Word Economic Forum insieme alla Bill & Melinda Gates Foundation
organizzò l’Evento 201 che simulava il diffondersi di una pandemia mondiale e anticipa conseguenze catastrofiche.



Notate come si sottolinea l’unione tra grandi aziende e governi secondo lo schema del corporativismo
(governo da parte delle corporazioni) che abbiamo visto nel parlare del Grande Reset.

Notate anche il continuo riferimento al concetto di stakeholder (parte interessata)
che costituisce l’elemento chiave del Grande Reset proposto dal World Economic Forum.


Parallelamente Donald Trump e gran parte del suo staff alla Casa Bianca era impegnato a difendersi
dall’interminabile primo impeachment che gravitava intorno all’Ucraina e che ha visto passare in rassegna
una serie di testimoni improbabili e di racconti per sentito dire che si sarebbero chiaramente risolti in una bolla di sapone.

Eppure l’intero parlamento statunitense è stato completamente assorbito in questa attività
dall’aprile del 2019 fino al febbraio del 2020, quando ormai la pandemia era già cominciata.

Tanto che Trump ha dovuto delegare inizialmente la gestione della risposta al COVID al segretario della sanità, Alex Azar,
lo stesso che aveva organizzato e condotto la simulazione Crimson Contagion.

Azar andò in rotta di collisione con Anthony Fauci e altri cosiddetti esperti
che fecero pressione su Trump affinché affidasse l’incarico al vicepresidente Mike Pence,
minacciando conseguenze apocalittiche se non lo avesse fatto.

Mike Pence subentrò a febbraio e di fatto passò la palla ad Anthony Fauci
che da quel momento in poi ha dettato le regole del gioco,
anche in aperta sfida nei confronti delle posizioni dello stesso Trump
che disse fin da principio che il virus proveniva dal laboratorio di Wuhan.


Per smentire Trump e per dare spazio agli attacchi della stampa contro di lui, la rivista Lancet,
una delle più autorevoli del settore medico, pubblicò un articolo in cui escludeva categoricamente l’ipotesi del laboratorio.

Da quel momento in poi chiunque proponesse tale versione, compreso il vincitore del premio nobel Luc Montagnier, veniva attaccato e dichiarato complottista.


Facebook e gli altri social media hanno bloccato sistematicamente qualsiasi articolo o commento che andasse in tale direzione.



Troppe coincidenze per una pandemia che, stando a quanto dichiarato per oltre un anno e mezzo dalla stampa di regime,
da Anthony Fauci, dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dal governo cinese,
è dovuta al passaggio accidentale di un virus animale all’uomo all’interno del mercato del pesce della cittadina di Wuhan.


A sedici mesi dall’inizio del contagio nella città di Wuhan, l’animale che avrebbe dovuto trasmettere il contagio non è ancora stato trovato
e le probabilità che venga identificato in futuro sono bassissime.

Nelle due epidemie precedenti è stato trovato rispettivamente dopo 3 e 10 mesi.


Abbiamo scoperto che il famoso articolo pubblicato sul Lancet era in realtà un falso, commissionato da Peter Daszak,
presidente di lungo corso della non-profit EcoHealth Alliance che ha l’obiettivo dichiarato di prevenire pandemie,
ma che abbiamo scoperto aver versato in passato oltre mezzo milione di dollari proprio al Wuhan Institute of Virology
per condurre ricerche potenzialmente collegate al “gain of function”.

Questi soldi provengono in origine dall’agenzia gestita da Fauci.



Nelle email di Anthony Fauci rivelate di recente ne troviamo proprio una di Daszak
in cui ringrazia Fauci di aver escluso pubblicamente fin da subito la possibilità che il virus fosse sfuggito dal laboratorio.


Peter Daszak è stato anche il referente americano
per l’ispezione condotta a Wuhan da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità all’inizio del 2021,
composta da ispettori selezionati personalmente dal governo di Pechino.


L’ispezione è stata in realtà una farsa visto che gli ispettori non hanno potuto ispezionare nulla,
ma si sono dovuti basare unicamente sulle dichiarazioni e i documenti forniti dal partito comunista cinese.


Nella relazione finale, naturalmente, Daszak e compagni hanno escluso categoricamente
la possibilità che il virus avesse avuto origine nel laboratorio,
ma sono stati subito smentiti da centinaia di altri scienziati che hanno sollevato un tale clamore
che lo stesso Tedros, Segretario dell’OMS, ha disconosciuto il risultato dell’indagine
e ha dichiarato che non si può escludere che il virus sia uscito dal laboratorio.




Ma il colpo finale alla teoria del pangolino, l’animale che avrebbe dovuto trasferire il virus dal pipistrello che lo ha generato fino all’uomo,
è venuto dal un articolo pubblicato recentemente sul New York Times.

Si riferisce a un resoconto parziale di un’indagine condotta con gran fatica
da un gruppo di investigatori specializzati del Dipartimento di Stato sotto la protezione di Mike Pompeo
e desecretata dallo stesso Pompeo prima di lasciare il proprio incarico.

Il rapporto dichiara che già nel mese di novembre 2019, molto prima che il virus emergesse nel cosiddetto mercato del pesce,
tre ricercatori del Wuhan Institute of Virology erano stati ricoverati in ospedale con sintomi molto simili al COVID-19 e che la moglie di uno di questi fosse poi morta.

A questo punto l’intero castello di carte della tesi sulla diffusione naturale crolla
come crolla la premessa fondamentale su cui si basa il Grande Reset del WEF.


Scopriamo inoltre che, appena arrivato alla Casa Bianca,
Job Biden ha bloccato l’indagine avviata da Mike Pompeo
posizionandosi come possibile complice in questo complicato scenario di dissimulazione.



Questo ha costretto Joe Biden a riavviare un’indagine in cui ha chiesto alla comunità dell’intelligence americana,
che non esclude la fuga dal laboratorio, di fornire una relazione entro 90 giorni.

L’intelligence britannica ha pure fatto sapere che l’ipotesi della fuga dal laboratorio è credibile.

Persino il Washington Post ha dato come credibile l’ipotesi del laboratorio.


Josh Rogin, commentatotre del Washington Post, ha chiamato Anthony Fauci “il padrino della cupola del gain of function”
e ha spiegato che Fauci ha riattivato le ricerche sul gain of function negli USA nel 2018, all’insaputa della Casa Bianca,
dopo che Obama le aveva già vietate nel 2014.

Inoltre, sempre nel 2014, ha continuato a finanziare il laboratorio di Wuhan che potrebbe averle usate per ricerche di tipo gain of function.


Per di più alcuni rapporti del Dipartimento di Stato pubblicati proprio nel 2018
avevano sollevato serie perplessità circa la sicurezza del Wuhan Institute of Virology
che all’epoca stava conducendo ricerche di tipo gain of function.


Anthony Fauci quindi potrebbe aver riattivato attività di Gain of Function,
a dispetto dell’esplicito divieto dalla Casa Bianca, che potrebbero anche aver prodotto il risultato finale del COVID-19.
 
Per questo motivo diversi senatori repubblicani si sono scatenati alla ricerca della verità.

E qui vediamo un interrogatorio tenuto dal senatore e medico Rand Paul nei confronti di Anthony Fauci.


Dr. Fauci, non sappiamo se la pandemia è iniziata in un laboratorio di Wuhan o si è evoluta naturalmente, ma dovremmo volerlo sapere: 3 milioni di persone sono morte per questa pandemia e questo dovrebbe indurci ad esplorare tutte le possibilità. Invece, le autorità governative, interessate a continuare la ricerca sul gain of function, dicono che non c’è niente da vedere qui. La ricerca “gain of function”, come sapete, consiste nell’aumentare la potenza di virus animali esistenti in natura per infettare gli esseri umani.

Per arrivare alla verità, il governo degli Stati Uniti dovrebbe ammettere che il Wuhan Institute of Virology stava facendo esperimenti per aumentare la capacità dei coronavirus di infettare gli esseri umani.

Potenziare i super virus non è una novità. Gli scienziati negli Stati Uniti sanno da tempo come mutare i virus animali per infettare l’Uomo. Per anni, il dottor Ralph Baric, un virologo negli Stati Uniti, ha collaborato con il dottor Shi Zhengli del Wuhan Virology Institute, condividendo le sue scoperte su come creare super virus. Questa ricerca sul gain of function è stata finanziata dal NIH (National Institutes of Health). La collaborazione tra gli Stati Uniti e l’Istituto di virologia di Wuhan continua.

I dottori Baric e Shi hanno lavorato insieme per inserire la proteina spike (punta di lancia) del virus del pipistrello nella base strutturale del virus mortale della SARS e poi usare questo super virus artificiale per infettare le cellule delle vie respiratorie umane.

Pensateci per un momento. Il virus della SARS aveva una mortalità del 15%. Stiamo combattendo una pandemia che ha circa l’uno per cento di mortalità. Riuscite a immaginare se un virus della SARS che è stato potenziato e a cui sono stati aggiunti proteine virali del tipo proteina spike, se venisse rilasciato accidentalmente? Dr. Fauci, sostiene ancora il finanziamento del NIH al laboratorio di Wuhan?

Senatore Paul, con tutto il rispetto, lei è del tutto, interamente e completamente errato sul fatto che il NIH non ha mai finanziato e non finanzia ora ricerca gain of function nell’Istituto Wuhan of Virology.

Finanziano il dr. Baric?

Non finanziamo il guadagno

Finanziate la ricerca sul gain of function del dottor Baric?

Il dottor Baric non fa ricerche sul gain of function. E se lo fa, è secondo le linee guida e viene condotta in North Carolina, non in Cina.

Non pensi che inserire una proteina spike del virus del pipistrello che ha ottenuto dall’Istituto Wuhan nel virus della SARS sia un gain of function?

Questo non è

Sarebbe in minoranza perché almeno duecento scienziati hanno firmato una dichiarazione dal Cambridge Working Group che dice che è un gain of function.

Beh, non lo è. E se guardate la sovvenzione e guardate i rapporti di progresso, non è gain of function nonostante il fatto che la gente lo twitti.

Quindi, sostiene ancora l’invio di denaro all’Istituto di virologia di Wuhan?

Non inviamo denaro ora a Wuhan Virology Institute.

Sostenete l’invio di denaro. L’abbiamo fatto sotto la vostra tutela. Lo mandavamo attraverso Eco-Health. Era una sub-agenzia e una sub-sovvenzione. Appoggia il denaro del NIH che andava a quell’istituto di Wuhan?

Lasciate che vi spieghi perché è stato fatto. La SARS COVID-1 ha avuto origine nei pipistrelli in Cina. Sarebbe stato irresponsabile da parte nostra non indagare sui virus dei pipistrelli e sulla sierologia per vedere chi poteva essere stato infettato.

O forse sarebbe possibile inviarlo al governo cinese di cui forse non possiamo fidarci con questa conoscenza e con questi virus incredibilmente pericolosi. Gli scienziati del governo come lei che favoriscono la ricerca sul gain of function

Non sono a favore del ricerca sul gain of function in Cina. Lei dice cose che non sono corrette.

I difensori governativi del gain of function come lei, dicono che le mutazioni COVID-19 erano casuali e non progettate dall’Uomo. Ma è interessante notare che la tecnica che il Dr. Baric ha sviluppato forza le mutazioni attraverso il passaggio seriale attraverso la cultura cellulare che le mutazioni sembrano essere naturali. Infatti, il dottor Baric ha chiamato la propria tecnica, con nome di tecnica non-si-vede perché le mutazioni appaiono naturali. Nicholas Baker nella rivista New York ha detto che nessuno saprebbe se il virus è stato fabbricato in laboratorio o coltivato in natura.

Le autorità governative negli Stati Uniti, compreso lei, negano inequivocabilmente che il COVID-19 possa essere sfuggito al laboratorio. Ma anche il dottor Shi a Wuhan non era così sicura. Secondo Nicholas Baker, il dottor Shi si chiedeva: questo nuovo virus potrebbe provenire dal suo stesso laboratorio? Ha controllato freneticamente i suoi registri e non ha trovato alcun riscontro. Questo mi ha davvero tolto un peso dalla mente, ha detto. Non avevo dormito per giorni. La direttrice della ricerca su gain of function a Wuhan non riusciva a dormire perché era terrorizzata che potesse essere nel suo laboratorio.

Il dottor Baric, un sostenitore della ricerca sul gain of function, ammette che il problema principale dell’Istituto di virologia è che l’epidemia si è verificata in prossimità. Quali sono le probabilità? Ha risposto Baric. Si può escludere una fuga dal laboratorio? La risposta in questo caso è probabilmente no. Di fronte a questo gruppo, lei è disposto a dire categoricamente che il COVID-19 non potrebbe essersi verificato al passaggio seriale in un laboratorio?

Non ho alcun resoconto di ciò che i cinesi possono aver fatto, e sono pienamente a favore di qualsiasi ulteriore indagine su ciò che è accaduto in Cina. Tuttavia, ripeterò ancora una volta, NIH e NIAID categoricamente non hanno finanziato ricerca gain of function da condurre nel Wuhan Institute of Virology.

Ma voi avete sostenuto negli Stati Uniti. Abbiamo 11 laboratori che lo fanno e voi lo avete permesso qui. Abbiamo un comitato per farlo, ma il comitato ha concesso ogni esenzione.

State pasticciando con Madre Natura. State permettendo la creazione di super virus con una mortalità del 15%. È molto pericoloso. Penso che sia stato un enorme errore condividerlo con la Cina. Ed è un enorme errore permettere che questo continui negli Stati Uniti. Dovremmo essere molto attenti ad indagare sulla provenienza di questo virus.

Sono pienamente d’accordo che si dovrebbe indagare sulla provenienza del virus. Ma ancora una volta, non abbiamo finanziato la ricerca di funzioni su questo virus nel Wuhan Institute of Virology. Non importa quante volte lo dice.

Lei sta giocando con le parole. C’è stata una ricerca fatta con il dr Shi e il dr Beric. Hanno collaborato a una ricerca sul gain of function in cui hanno migliorato il virus della SARS per infettare le cellule delle vie respiratorie umane. E l’hanno fatto fondendo una nuova proteina spike su di esso. Questo è un gain of function.

Era una ricerca congiunta tra l’Istituto Wuhan e il dottor Beric. Non si può negare.

Senatore Paul, il suo tempo è scaduto. Dottor Fauci, la lascerò rispondere a questo. Dobbiamo andare avanti.

Mi scusi.

Vi permetterò di rispondere a questo e poi andremo avanti.

Sì, volevo solo dire che non so quante volte posso dirlo. Signora Presidente, non abbiamo finanziato la ricerca sul gain of function da condurre nell’Istituto di virologia di Wuhan.

Grazie, senatore Smith.

Rand Paul è un senatore repubblicano che è stato personalmente attaccato più volte
per le sue vedute sul COVID-19 e per il suo sostegno a Donald Trump.

La terza volta è stato attaccato da una folla di facinorosi di Black Lives Matter nell’agosto del 2020 mentre usciva con la moglie dalla Casa Bianca.

Lo hanno colpito alla testa, lasciandolo stordito sul selciato.


In precedenza era stato attaccato da un vicino, di orientamento socialista e iscritto al partito Democratico mentre tagliava l’erba a casa propria.

Il vicino, poi condannato a pagare mezzo milione di dollari, gli ha rotto sei costole e perforato un polmone che è stato in parte asportato,
lasciando Rand Paul a sputare sangue per un anno.


E’ quindi una persona di grande integrità e dimostra come gli Stati Uniti attraverso Anthony Fauci e il Dr. Ralph Baric
abbiano condotto per anni esperimenti di potenziamento dei virus (gain of functions)
e che lo stesso Baric abbia personalmente collaborato con la dottoressa Shi Zhengli del Wuhan Virology Institute specializzata negli esperimenti sui virus estratti da pipistrelli.


Baric e Zhengli hanno trovato il modo di collegare nel virus originale della SARS-COVID 1,
speciali proteine (spike) prese dai nuovi coronavirus estratti dai pipistrelli.



Questo rende estremamente più contagioso e potente un virus che quando si diffuse nel 2003,
dimostrò una mortalità del 15% rispetto alla mortalità dell’1% del COVID-19.


Il SARS-COVID-1 era molto meno contagioso pur essendo molto più letale,
quindi uccise solo 700 persone grazie anche a una gestione più trasparente dell’epidemia.


Rand Paul immagina quali sarebbero le conseguenze se un virus contagioso quanto COVID-19,
ma 15 volte più letale potesse sfuggire accidentalmente da un laboratorio americano
e condanna una ricerca estremamente pericolosa condotta a spese dei contribuenti.

Inoltre si chiede l’utilità di finanziare il Wuhan Institute of Virology che ha già dimostrato in passato di essere meno sicuro.


Anthony Fauci risponde in modo evasivo, misurando le parole,
ma non ha mai negato che si conducano esperimenti gain of function negli USA
e che la sua agenzia abbia finanziato il laboratorio di Wuhan,
anche se ufficialmente tali finanziamenti non erano per una ricerca di tipo gain of function.

Di fronte al parere di 200 scienziati che dichiarano che il lavoro negli USA del Dr. Ralph Baric è gain of function,
si limita a dichiarare che, se anche lo fosse, viene condotto entro i parametri previsti.


Ma questa è solo la punta dell’iceberg, nella prossima puntata andremo più a fondo mettendo a nudo fatti ancora più sorprendenti.
 
Val "torna alla lira"
Stravolgi le tue abitudini:
smetti di essere abitudinario e ripetitivo , da oggi almeno una o due volte alla settimana prendi la bicicletta e vai nella bella "Terronia" a raccogliere pomodorini in compagnia di persone aperte ma che con costanza ed intelligenza provano ad aprirsi "per disintossicarsi da pensieri fissi e martellanti pressapoco:jolly: come i Tuoi" restando sotto al bellissimo sole estivo e all'aria aperta e sana.
Altro esempio su come voler fortemente allargare le proprie vedute: fuori piove? tu odi uscire con la pioggia? Da adesso non dev’essere più fare così; sforzati, vestiti, esci e vai a fare qualche oretta da manovale sotto la pioggia in compagnia di qualche capomastro albanese o rumeno, Ti aiuterà ad educare la mente.
Mi sembrava che tu stessi cercando “come aprire la mente ed educarla” o sbaglio?
in mezzo alla gente di altre culture, si coltiva una mente multiculturale: chi sa fare questo ha una mente al plurale. Interagiscei in maniera efficace con persone provenienti da culture differenti. Non vi è un unico modello per vivere ma ce ne sono molti, molti modi diversi a seconda dell’ambiente e delle zone di nascita.
Sei un cittadino del Mondo! Lecco è un paese troppo piccolo per una "grande mente statica" ma parcheggiata come la Tua..
Viaggia, visita molti posti, posti diversi, annusa gli odori di nuovi luoghi, senti lingue diverse, vivi i ritmi della gente che abita nei posti che visiti; questa è una bella palestra per allenarsi ad avere una mente aperta ed educata.
Certo se vai in bicicletta e ti fermi nella grande Patagonia passando solo da solitarie montagne deserte e prive di "sapiens" ti si apriranno i polmoni sia a dx che a sx ma la mente rimarrà bloccata da un lato..
 
Quando ai sinistri il Papa fa comodo – quando parla di immigrazione, di temi che a loro fanno gioco –
corrono subito a baciargli l’anello.

Appena il Vaticano si mette di traverso su qualcosa che sta loro a cuore tirano fuori il veleno,
attentando al Concordato e sputando fuori ciò che probabilmente hanno sempre pensato
e che non hanno mai avuto il coraggio di dire del piccolo Stato d’Oltretevere
o che forse hanno tenuto in serbo per le occasioni speciali, come il vino d’annata in cantina.


Tutto ciò al mio paese si chiama ipocrisia.


La legge Zan non s’ha da fare così com’è perché pericolosa in tre punti
che spieghiamo anche ai cantanti che ci piacciono e che tengono famiglia.

Pertanto, rischiano grosso, senza rendersene conto, pure loro stessi.

Forse non leggono bene o non li informano a sufficienza.

Ma lo facciamo noi e ci auguriamo di aprire uno piccolo squarcio di conoscenza a protezione, così, anche del loro futuro.


Nell’articolo 1 il Ddl Zanal comma “d” – recita così:

L’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se corrispondente al sesso,
indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione
”.

Questo consente a chiunque di dichiararsi uomo o donna anche più volte nel corso della vita,
indipendentemente quindi da processi di trasformazione in atto,
creando uno sconvolgimento antropologico senza alcun precedente nella storia dell’uomo e il caos.


Nell’articolo 4
si considera il “reato di opinione”,

ciò vuol dire che si può alzare un giudice e dire che una famiglia tradizionale,
basata su padre madre e figli, sia un’eresia, un’offesa, per le coppie omosessuali che devono adottare bambini.
Bambini che possono essere tranquillamente comprati all’estero o provenienti da uteri in affitto
messi a disposizione da ragazze disperate per svariate ragioni.
Perseguire il reato di opinione è certamente un errore gravissimo,
per cui si deve lottare, su questo punto non si può e non si deve arretrare.


Nell’articolo 7 impone che nella loro
Giornata Nazionale

i gender vadano nelle scuole a spiegare ai bambini anche di 6, 7, 8 anni che i generi sessuali sono svariati.

Attualmente risultano 52 generi sessuali differenti, figuriamoci nella testa di un bambino,
che non ha strumenti critici e cognitivi sufficienti per valutare, cosa può generare,
in un’età in cui è in piena formazione e la cui educazione deve essere affidata alla sua famiglia e a nessun altro.


Le discriminazioni non sono ammissibili ad ogni livello e grado.
 
Lo ripeterò all'infinito.
NULLA cambia rispetto ad oggi. Leggete i dpcm.



Come annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza,
il 28 giugno decadrà l’obbligo delle mascherine all’aperto.

Ma sarà vero che questo demenziale trattamento sanitario obbligatorio sarà rimosso all’aria aperta?

Giudichino i lettori.


Se infatti fino ad oggi c’era l’obbligo di indossarla solo quando non si poteva garantire l’isolamento delle altre persone, esclusi i congiunti,

da tale data si dovrà comunque sempre portare con sé questa sorta di feticcio sanitario, per poi regolarmente indossarla

quando non sia possibile mantenere il canonico distanziamento sociale prescritto dai soloni del Comitato tecnico-scientifico.


Quindi, trovare la differenza tra il prima e il dopo sembra roba da espertoni di quiz enigmistici.
 
Le "risorse" sono sempre più giovani .........


Scene da “Gomorra” oggi, poco dopo le 12.30, in via dei Municipi a Verderio

dove un bambino di dieci anni ha ferito alla gamba con un’arma bianca, un coltello, la madre.


L’aggressione, che ha fatto scattare alla centrale operativa del 112 di Lecco l’allarme per un codice rosso, è avvenuta proprio fuori dal municipio.


Una donna di 45 anni, di nazionalità marocchina, stava camminando con i due figli di dieci e sei anni, probabilmente diretta a casa.

A un certo punto, quello più grande, per una questione di soldi, ha colpito la mamma a una gamba, ferendola.


Un gesto del tutto volontario in seguito alla quale la donna si è messa ad urlare.


Sul posto sono giunti i medici e i carabinieri; questi ultimi sono riusciti a stento a fermare la violenta rabbia del bambino più grande, spalleggiato da quello più piccolo.
 
Spingono spingono spingono.........e trovano la scusa per terrorizzare ancora.

Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Ema:

«I vaccini stanno funzionando anche contro la variante Delta, ma dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose», ha detto.

La variante Delta «sarà sempre più importante», in termini di diffusione in Europa,
ha rilevato Cooke, ribadendo la fiducia nei vaccini come strumento di protezione.
 
Ahahahahah gli Svizzeri.........

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Dementi allo stato puro che cercano visibilità nel nome di cosa ? Boh


Finalmente è giunta la decisione
e i calciatori della nostra Nazionale non si dovranno inginocchiare!

Impostato e preteso genera lo stesso fastidio che si prova di fronte alla beneficienza esibita.


In Italia il razzismo è confinato a una minoranza di subcultura e, quindi, strettamente correlato all’ignoranza.

Il movimento Black Lives Matter è lo stesso che si ispira alla cosiddetta cancel culture, versione estrema e integralista del politically correct.


Latino e greco sono di conseguenza già stati cancellati dai programmi dei Dipartimenti di studi classici
di alcuni atenei americani per favorire il diffondersi di una cultura non razzista e della diversità.

Fanatici docenti si augurano che greci e romani vengano rimossi dai loro piedistalli
perché le lingue classiche sarebbero idioma dell’autorità.

Per una mentalità che si sta diffondendo con rapidità pari alla moda delle genuflessioni,
dal retaggio letterario del mondo greco-romano e dalle opere di autori come Platone o Cicerone
deriverebbe la cultura della supremazia bianca e conseguentemente la politica del colonialismo.


Tutto il passato è dunque da boicottare, da Omero a Dante, da Virgilio a William Shakespeare
con le loro opere discriminatorie e diseducative sino ad arrivare agli Aristogatti, che insieme a Dumbo
sono stati recentemente vietati dalla Disney ai bimbi inferiori ai sette anni.


Per coerenza chi si inginocchia deve parimenti rinnegare tutta la propria cultura classica se ritenuta così intrisa di intolleranze.

Non ci si deve intromettere più di tanto sulle singole posizioni in quanto se taluno ha qualcosa da farsi perdonare
è libero di procedere nei modi che ritiene più liberatori per lui, però propaganda e induzione sono pericolose tanto più se finalizzate alla convenienza.


Stia sereno, pertanto, chi è rimasto deluso dalla decisione di far rimanere gli Azzurri a testa alta.

Può comunque ripiegare sull’invito a non farli chinare sui Classici!
 
Le persone sono tutte uguali. Hanno pari libertà. Libertà di pensiero e di parola. Punto.


Negli ultimi mesi si è acceso il dibattito su quello che viene definito il ddl Zan,
un disegno di legge al quale una parte della nostra politica assegna la missione di
“prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull'identità di genere o sulla disabilità”.



Quella che, invece, appare degna di nota è l’ennesima manifestazione di un fenomeno ben radicato
e sempre presente in una certa parte politica.

Quella parte politica, per intenderci, che fa del politicamente corretto,
delle battaglie civili, dell’accoglienza e dei buoni sentimenti, le proprie bandiere,
possibilmente vestite con i colori dell’arcobaleno, e per la quale, in sostanza,
è acriticamente buono tutto, purché porti i voti di cui ha disperatamente bisogno.



È il fenomeno, o piuttosto il paradosso, della tolleranza intollerante.


Da quando mondo è mondo, o meglio, da quando sinistra è sinistra,

è possibile parlare di ogni cosa,

è possibile contestare ogni istituzione o persona,

con parole anche forti,

se il bersaglio è quello che la sinistra condivide.


È la libertà di pensiero!

È la incomprimibile libertà di espressione!

È il sacro diritto costituzionale guadagnato a spese del sangue di chi è stato perseguitato per le proprie opinioni!



Tutto bello.


Ma, sissignori, c’è un “ma”. Ed è grosso come una casa.


Tutto questo vale, ma solo per le opinioni giuste, ossia quelle validate dalla suddetta parte politica.


Chi la pensa diversamente, no, non può parlare, non si può esprimere.


Si possono fare molti esempi, ma basti citare i dibattiti, sovente unilaterali,
in tema di aborto o metodi contraccettivi chimici (la pillola del giorno dopo),
o, su di un altro piano, in tema di accoglienza e immigrazione.


Le voci a favore, magari espresse dal figurante di turno, non importa se cantante o influencer,
con toni spesso sopra le righe, se non addirittura violenti, sono accettabili e degne di essere ascoltate e riprese.


Le voci contrarie, invece, vengono additate a censura, schernite,

accusate di violenza contro le donne, di razzismo, di discriminazione, insultate.




Però può accadere che Kamala Harris, acclamata frettolosamente
come simbolo anti-trumpiano della nuova democrazia statunitense delle diversità, affermi:

“Difenderemo i nostri confini, non venite senza autorizzazione, vi rimanderemo indietro”.

In quel caso, un imbarazzato silenzio della sinistra.

Ma è solo un’eccezione verso una “compagna che sbaglia” (abbiamo sentito anche questo).


Insomma, il paradosso è che la tolleranza diviene fortemente intollerante con chi la pensa diversamente.


La definizione di tolleranza secondo la Treccani:


“Atteggiamento teorico e pratico di chi, in fatto di religione, politica, etica, scienza, arte e letteratura,

rispetta le convinzioni altrui, anche se profondamente diverse da quelle cui egli aderisce,

e non ne impedisce la pratica estrinsecazione, o di chi consente in altri, con indulgenza e comprensione,

un comportamento che sia difforme o addirittura contrastante ai suoi principi, alle sue esigenze, ai suoi desideri”.



Ma l’indulgenza è faticosa, richiede intelligenza.



E, soprattutto, non porta i voti di cui si va a disperata caccia.

E questi signori in tutti questi anni di danni ne hanno fatti in quantità industriale...

Già i voti, il vero obiettivo di questa fazione,

dietro la finta vocazione all’umanità che poi scricchiola quando posta di fronte agli afflati religiosi.


In realtà, una vocazione ad utilizzare a scopi prima di lavoro e poi elettorali
un mondo di persone da integrare per essere utilizzate.


Non ci facciamo abbindolare, il senso del prossimo è un’altra cosa...
 

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